Genere: Erotico
Editore: Self Publishing
Pagine: 348
Prezzo:
Uscita: 25 maggio 2017
Sinossi:
Jonathan Maier è il cantante di una band di successo, i Dead Strippers. Andrea Anderson, una regista della BBC, rappresenta invece il suo incubo peggiore. Egoisti, arroganti e cinici entrambi, saranno costretti a vivere l’uno la vita dell’altra a causa di un programma televisivo che entrambi non hanno la benché minima intenzione di portare a termine, condividendo così una gabbia fatta di imposizioni, sfottò, sesso e arroganza, odiandosi, disprezzandosi, pur volendosi irrimediabilmente.
Ma si può rimanere stoici e fermi malgrado il cuore che si sente battere nel petto?
C’è stato un tempo in cui ho creduto che tutto ciò di cui avevo bisogno fosse solo sesso, alcol, depravazione e musica. C’è stato un tempo, neppure tanto lontano, in cui mi bastava salire su un palco, suonare la mia chitarra e ubriacarmi delle urla del mio pubblico per sentirmi un dio onnipotente e sedare i miei demoni. C’è stato un tempo in cui la perdizione, la decadenza morale, hanno rappresentato l’unico baluardo da raggiungere.
E quel fondo, il baratro, l’ho toccato con mano, sbattendo in faccia al mondo il mio sorriso più dannato.
Distruggersi per non sentire, scopare per riuscire a vivere.
Quel tempo è esistito, ma quel tempo è anche terminato e la svolta, la luce che mi ha colpito gli occhi, porta solo un nome: Andrea.
(Autoconclusivo).
Cap.
1 DEEP SIX – MARILYN MANSON L’amore è diabolico, l’eros è dolente, il peccato è
sincero Sei piedi in profondità.
Non conoscevo la penna di
Laura Pellegrini finché non mi sono imbattuta in questo romanzo dal titolo
accattivante: Darkness within.
Io sono sempre stata attratta
dall'oscurità e, sebbene le rockstar non facciano al caso mio, ho risposto al
richiamo. E che scoperta!
Jonathan Maier è il front man
di una rock band famosissima, bello ed estremamente talentuoso: oltre che a
cantare, suona chitarra e pianoforte in modo sublime.
Ha la musica che gli scorre
nelle vene, con essa fa l'amore mentre con i corpi fa solo sesso. Beve e fa
sesso. Lo fa ovunque, senza inibizioni, senza interesse se non quello fornito
dal piacere fisico e sempre sotto l'effetto dell'alcool.
La sua anima è un pozzo
dimenticato, annegata in un passato nero e vischioso, è quasi inesistente e,
quando esiste, rinnega quasi la vita stessa. Dolore e tradimento gli gravano
sulle spalle e gli impediscono di respirare. Nulla ha senso.
Io
sono Jonathan Maier, la scelleratezza, la follia.
È famoso, idolatrato e con
mille donne pronte per lui, ma non basta. Non è nulla.
Un uomo alla deriva.
Non
voglio risplendere in questo mondo di ipocriti del cazzo. Non voglio rifrangere
luce. Voglio assorbirla, voglio assoggettarla, voglio soffocarla.
Qui emerge un quadro
abbastanza realistico della fama e del prezzo che questa esige e che lui si
ritrova a dover pagare.
Il problema?
Il problema è che ha commesso
un reato ed è stato in carcere.
Il problema è che la sua
immagine deve essere ripulita.
Ed è a questo punto che gli
occhi azzurri di questo scellerato incontrano quelli acquamarina di Andrea
Anderson. La regista, la donna che porterà scompiglio nella sua bieca esistenza
per il semplice fatto di esistere.
Parlando di Andrea, devo dire
che è un personaggio unico.
Finalmente un donna con gli
attributi, un maschiaccio con la lingua che taglia e cuce chiunque gli capiti a
tiro, un caterpillar che non si ferma mai, un genio nel suo lavoro, una ragazza
che non è solo forte, ma d'acciaio eppure... qualcosa in Nat la tramortisce.
No, non è la sua bellezza, ma
quello che le accade quando lui suona.
In quel momento lei vede
qualcosa e, come una falena con la luce, ne è irrimediabilmente attratta.
«Perché
con la musica non si può mentire, non te lo permette.»
Ma Andrea non è una persona
che scende a compromessi, né amante degli svaghi che interessano la rockstar.
Lotteranno con tutte le loro
forze, si feriranno e faranno sgorgare acido da quelle ferite, ma creeranno
anche uno spiraglio per la loro fusione, sempre che siano disposti a fondersi.
Il buio di Nat è terribile e
la luce di Andrea accecante.
Come possono due realtà così
opposte stare insieme?
Siamo
entrambi vittime e carnefici di tutto questo, soggiogati dai nostri stessi
corpi e dalla bramosia che ne scaturisce.
La storia è davvero molto
bella, ma a renderla intensa è il magnifico stile di questa autrice che usa le
parole come fossero miele e fiele insieme. Ti incanta, ti trasporta, ti
ipnotizza e, sul più bello, ti atterrisce.
Ho amato questo romanzo alla
follia, ho vissuto i tormenti di entrambi i protagonisti come fossero i miei e
ho ascoltato tutti i brani consigliati all'inizio di ogni capitolo e
accompagnati dalla citazione di una strofa della canzone stessa. Un preludio a
ciò che si troverà all'interno.
Un'altra nota di merito va
data ai dialoghi: superlativi. I battibecchi tra i due sono una pausa di
respiro tra oscurità, sesso e ansia.
Un ritmo sempre incalzante,
una scrittura fluida e intensa: un mix micidiale per un lettore, per me che
l'ho letteralmente divorato!
Un romanzo meraviglioso e
un'autrice, per me, da scoprire.
Pellegrini, you rock!
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