Genere: Giallo
Editore: Garzanti
Pagine: 426
Prezzo: € 9.99 (ebook)
Uscita: 17 novembre 2016
Sinossi:
I lunghi corridoi dalle finestre a bifora sono illuminati dalla fredda luce del sole d’autunno. Sta per cominciare un nuovo anno scolastico a St Oswald, un prestigioso collegio per soli ragazzi nel Nord dell’Inghilterra. E, come ogni anno, i professori si ritrovano per la riunione inaugurale del corpo insegnante. Ma stavolta l’anziano Roy Straitley, docente di lettere classiche, si rende conto che il clima è ben diverso dal solito. Durante l’anno precedente, molti eventi inquietanti hanno minato la serenità e il buon nome della scuola. Ecco perché, per contrastare la crisi, è stato scelto un nuovo Rettore. Ed è proprio questa scelta a lasciare l’anziano professore spiacevolmente stupito: a guidare la scuola sarà Johnny Harrington, una sua vecchia conoscenza. Un suo ex studente legato a una brutta storia. Tutta la scuola ne è affascinata, ma Straitley non si fida. C’è qualcosa in lui che gli sfugge. E man mano che la nuova gestione si afferma a St Oswald, il passato ritorna senza pietà con le sue violenze nascoste. Solo il professore è in grado di fermare tutto questo. Ma quando si avvicina alla verità, Straitley capisce di dover compiere una scelta. Fare giustizia o salvare la scuola a cui ha dedicato la sua intera vita?
In fondo, non c’è
divertimento nell’infrangere le regole, a meno che non significhino davvero
qualcosa. Correre nei corridoi non conta. Bisogna andare oltre le cose banali
per arrivare alla roba divertente.
Ah, e non farti mai beccare,
logico. Ecco la cosa più importante. Infrangere le regole è divertente solo se
riesci a farla franca.
Dopo lo scandalo narrato ne La scuola dei desideri, l'antica scuola maschile di St
Oswald sta cercando di risalire la china, con un nuovo Rettore e un'Unità di
crisi in doppiopetto. Naturalmente, a Mr Straitley, anziano professore e lui
stesso vecchio studente della scuola, la cosa non piace, soprattutto perché il
nuovo rettore è John Harrington, ex allievo di una triade che non gli è mai
piaciuta. Così, quando inizia a scontrarsi con lui, che cerca di rubare le ore
del suo amato latino e di introdurre le ragazze della scuola gemella, non può
far altro che tentare qualche futile rivolta. Ma dopo aver ricevuto il lascito
di un ex collega, collegato a uno scandalo risalente a moltissimi anni prima e che aveva
sfiorato Harrington e gli altri due compari, inizia a sospettare che ci sia un
caso irrisolto e qualcuno che voglia arrivare a un ultimo atto.
Prima di tutto, questo è uno
stand-alone, ma ci sono allusioni
a La scuola dei desideri. Se avete intenzione di leggervi
quest'ultimo, fatelo subito perché potreste spoilerarvi qualcosa. Se non è
così, allora potete continuare tranquillamente.
Come al solito, Joanne Harris
ha confezionato una storia impeccabile, con protagonisti a tutto tondo e
realistici. Il doppio pov è gestito meravigliosamente.
Forse questo romanzo lascia
molto meno spazio ad altri personaggi, che rimangono sullo sfondo quando avrei
voluto che venissero alla ribalta, ma è probabile che ciò accada anche per i
pov, uno ambientato in un passato non troppo chiaro (ci sono nomi in codice e
non è ben chiaro fino alla fine chi stia scrivendo) e il professore, nel
presente (2005), che è molto più occupato a pensare al passato che a cogliere
aspetti vari della classe e dei suoi colleghi.
Senza parlare troppo del
mistero, che è ben fatto, nonostante io debba ancora capire cosa facesse il
colpevole nel presente come lavoro, questa è una meravigliosa ode alla scuola,
quella fatta bene, senza troppe ingerenze genitoriali che spesso nuocciono più
del resto.
Joanne Harris descrive qualcosa che conosce bene, con affetto ma
anche con oggettività, sfiorando temi come l'omosessualità, sia tra gli
studenti che tra i professori, il genere di rapporto tra essi, l'essenza di un
buon professore e il suo affetto per il luogo in cui insegna.
In loco parentis. Un tempo
significava: «Comportati come un genitore ragionevole». Oggi praticamente
nessuno sa cosa significhi. E poi, la maggior parte dei genitori oggigiorno non
è affatto ragionevole. Sono litigiosi, legittimati a esprimere la loro
opinione, creduloni, difensivi, maleducati e ossessionati dallo spendere bene i
propri soldi. Come dice il Nuovo Rettore: non più genitori, ma clienti.
Si mostrano varie categorie
di professori, a volte in maniera ironica, come i Doppiopetto, le Giacche di
Tweed e gli Yogurt a basso contenuto di grassi, e di studenti, come gli Stanlioe
Onlio & co, senza però farsene beffe pesantemente e con l'affetto di chi
ormai li vede come la propria famiglia.
Oltre a tutto questo, si
riflette sul fanatismo religioso, su problemi mentali non ben curati e sull'amicizia
e i suoi segreti, che possono farci meravigliare di quanto in realtà non
conosciamo le persone che più ci stanno accanto.
Con il personaggio giusto,
posso nascondermi in piena luce. Posso fare tutto ciò che voglio purché
mantenga le apparenze. Con il personaggio giusto, posso fargli fare qualsiasi
cosa – ai miei genitori, a Poodle, a Goldie, agli insegnanti –, posso farli
ballare come marionette.
L'unica pecca del libro è la
traduzione, che non rende i giochi di parole.
Fino all'ultimo sono stata
tenuta con il fiato sospeso, senza sapere contro chi puntare il dito o
illudendomi di avere la risposta in tasca e per me questo significa trovarmi
davanti a un ottimo giallo.
Ciao Giorgia!!
RispondiEliminaQuesto libro l'ho prenotato in biblioteca, nonostante ci siano altre 10 prenotazioni prima di me... però non mi arrendo e aspetto di leggerlo! :)