Traduttore: Laura Berardino
Genere: M/M; Steampunk
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 439
Prezzo: €5.55
Uscita: 17 Novembre 2014
Sinossi:
Dieci anni dopo che Dorjan ha creduto alle parole di un ragazzino anziché a quelle del suo ufficiale, lui e il suo miglior amico, Areau, ne pagano ancora le conseguenze, e cercano di fermare l’uomo veramente responsabile. Bloccato in una meticolosa danza per far cadere un governo corrotto, Dorjan si sforza di bilanciare il suo dolore con la rabbia di Areau. Proprio quando raggiunge il limite della sopportazione, vede un volto familiare nell’ombra, e il ragazzo di cui si era fidato un decennio prima gli offre una gentilezza inaspettata.
Dieci anni dopo che Dorjan ha creduto alle parole di un ragazzino anziché a quelle del suo ufficiale, lui e il suo miglior amico, Areau, ne pagano ancora le conseguenze, e cercano di fermare l’uomo veramente responsabile. Bloccato in una meticolosa danza per far cadere un governo corrotto, Dorjan si sforza di bilanciare il suo dolore con la rabbia di Areau. Proprio quando raggiunge il limite della sopportazione, vede un volto familiare nell’ombra, e il ragazzo di cui si era fidato un decennio prima gli offre una gentilezza inaspettata.
Taern ricorda il soldato
che lo ha trovato sotto ai giunchi e ha ascoltato le sue preghiere di
salvare la sua famiglia. Quando Dorjan riappare nella sua vita, Taern
è conquistato dal suo impegno per la giustizia, ma è anche
terrorizzato dai rischi che si assume. Tutto ciò che vuole fare per
lui è guarirlo, ma la distruzione imminente ha richiesto dieci anni
di lavoro e Dorjan non vuole il suo aiuto. Non se questo lo mette in
pericolo.
Gli scontri di potere e
il destino del mondo sono in bilico tra la follia di Areau e la
nobiltà di Dorjan. Mentre quest’ultimo combatte per salvare
l’umanità, Taern si unisce alla battaglia solo per salvare lui,
sapendo che tutto dipende dal cuore di un uomo in armatura e dalla
forza dell’uomo che lo ama.
RECENSIONE A CURA DI EMILY
HUNTER:
Prima di iniziare la recensione ci tengo a dare qualche
piccola e breve dritta:
- armatevi
di caffè, vorrete fare le ore piccole pur di finirlo. Vi servirà durante la
lettura e il giorno dopo, perché assomiglierete a degli zombi;
-
fazzoletti (credo più verso la fine, ma se siete persone emotive anche prima);
- una
bella tazzona di tisana. Lo so che prima ho parlato di caffè per stare svegli,
ma la tisana serve a calmarvi quando vorrete prendere a
legnate/bastonate/mazzate qualche personaggio.
Bene, ora possiamo entrare nel fantastico mondo che Amy Lane
ha inventato per noi.
Veniamo introdotti in un mondo diviso in province più o meno
economicamente sviluppate, in cui le innovazioni tecnologiche hanno
semplificato la vita degli uomini e in cui c’è sempre qualche testa di cazzo
piena di avarizia che guarda solo al proprio tornaconto e non al bene comune.
Si, è un politico. No, non sono prevenuta. Davvero.
I protagonisti della storia sono… particolari. In mancanza di
altri termini devo dire che sono particolari. Nel tempo che sto utilizzando per
scrivere la recensione, sto ancora elaborando il tutto e mi sto accorgendo che
non trovo le parole adatte.
I personaggi sono caratterizzati divinamente, niente è
lasciato al caso ed è tutto descritto nei minimi dettagli. Così, ci si innamora
di alcuni personaggi, altri li si odia talmente tanto da augurargli una morte
lenta e dolorosa e altri si vorrebbe che capissero, solo questo. Capire cosa stanno
facendo e non farsi trascinare dalla corrente perché è conveniente e semplice.
Mi sto mordendo la lingua per evitare di dire tutto quello
che voglio, perché rischierei di rovinarvi tutto, ma voi dovete essere
preparati alla lettura perché non sarà facile.
Niente di questo libro è facile.
Non è facile il mondo in cui si vive, né il modo in cui si
vive; non è facile sopravvivere e proseguire con la propria vita lasciandosi il
passato alle spalle; non è facile cercare di rimettere insieme non solo la propria
vita ma anche quella degli altri.
Non è per niente facile fare tutto quello che ha fatto
Dorjan.
Ci sono stati alcuni momenti in cui non volevo andare avanti
a leggere perché sapevo che proseguendo avrei trovato qualcosa che non mi
sarebbe piaciuto, quel presentimento dell’inevitabile che sentivano anche i
personaggi. Loro erano felici ed io ero felice, loro erano irrequieti e lo
diventavo anche io. Non ero più una spettatrice, perché ero immersa in una
storia che è diventa peggio di una droga.
Sono molti i personaggi degni di nota. Taern… Taern è la
manna dal cielo, il salvatore consapevole della situazione e l’unico che non lo
nota è Dorjan perché troppo ferito, troppo distrutto per accorgersene.
Areau lo ami, punto. Krissa la ami per forza di cose perché è
una donna con i coglioni. Non letteralmente, sia chiaro.
Poi c’è M. M è una donna fantastica che fa tutto il possibile
per le persone di cui si prende cura nonostante gestisca un bordello.
Due cose che ho particolarmente apprezzato del libro sono
state il fatto che M, nonostante sia nata uomo, è una donna…forse migliore di
chi nasce così; l’altra cosa è la giusta nobilitazione del concetto di
prostituta.
Probabilmente scatenerò una polemica assurda, ma a me non
fanno né caldo né freddo. Si ritiene che uno dei più grandi insulti sia quando
si dice: “tu sei una puttana!”
Lo so che sono particolare e che ho dei concetti tutti miei,
ma a dispetto di quel che si vuole pensare, le prostitute hanno una vita e dei
sentimenti degni di considerazione. Questo libro per me è anche un po’ la loro
rivalsa. Non so se fosse l’intenzione di Amy, ma per me lo è stato.
E ora arriviamo alla parte più sentita. Alum Septra. Tu,
dannato bastardo, ti odio come non mi capitava di odiare un personaggio da
mesi! Hai rovinato la vita delle persone di cui dovevi prenderti cura perché
era conveniente. Hai ucciso, mentito, corrotto e distrutto e ti meriti di tutto
e di più. In breve, schiatta e soffri le pene dell’inferno e, se non esiste, lo
creo solo per te.
Okay, probabilmente non sono brava a esprimere quello che
sento ma è che questo libro ha così tanto da dire, così tanto da raccontare…che
io non ho le parole e quando le trovo sono disordinate e creo frasi senza
senso. Non so nemmeno se la recensione abbia senso!
Amy Lane è un genio, si sapeva da tempo, ma questa è
l’ennesima conferma di quanto sia brillante.
Non esiste la versione cartacea del libro in italiano, ma a
costo di farla arrivare da un altro pianeta, io avrò la mia copia in lingua tra
le mani. Sfortunatamente senza autografo, ma chi si accontenta gode.
Sono state 400 pagine di dolore, felicità, attesa, rabbia,
indignazione e chi più ne ha più ne metta. Posso solo dire che leggere e
recensire questo libro è stato un onore e non vedo l’ora di essere deliziata
con altri suoi capolavori.
Mai cinque stelline furono più meritate.
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