Genere: Romance
Editore:
Amazon Publishing
Pagine: 256
Prezzo:
€ 3,99 (E-book) - € 9,99 Cartaceo
Sinossi
Quando l’amore arriva è come pioggia che nutre la terra: anche il cuore più indurito ricomincia a battere
Harrison
Duke, fascino selvaggio e pessimo carattere, è un ex scrittore di
successo. Il burrascoso divorzio da una vanesia diva di Hollywood, il
flop del suo ultimo romanzo e un pericoloso attaccamento alla bottiglia
lo hanno spinto a rifugiarsi in una baita sperduta fra le montagne del
Wyoming.
Tormentato da un triste segreto e in cerca di una nuova
dimensione, Harrison vive in solitudine, lavora duramente ed evita ogni
contatto umano, specie femminile. Tornare a scrivere è fuori discussione
ma un giorno il suo ex agente gli propone di concedere un’intervista a
Leo Tucker, giovane giornalista di talento, e Harrison a malincuore
accetta. Salvo pentirsene non appena realizza che Leo è diminutivo di
Leonora.
Quello che avrebbe dovuto essere un breve incontro si
prolunga inaspettatamente, e i due sono costretti a condividere per
giorni la spartana baita, isolati dal mondo, con effetti disastrosi.
Non
è facile sopportarsi quando si è più che determinati a odiarsi. Ma cosa
potrebbe succedere se la convivenza forzata si rivelasse più piacevole
del previsto?
Ogni volta che sta per uscire un libro della
Giusti, sono su di giri. Adoro il suo stile e il modo che ha di farti entrare
in empatia con i suoi personaggi.
Amo il fatto che sappia sondare le profondità
oscure dell’animo umano e, allo stesso tempo, far brillare la luce finché il
buio non si dipana. Mai del tutto, ovviamente, ma abbastanza da provocare uno
scossone al cuore di chi legge le avventure dei suoi personaggi.
Ogni volta che sono solo con te ha confermato
l’indiscusso talento di questa straordinaria scrittrice.
Harrison è un uomo dall’animo tormentato, uno
scrittore che ha perso tutto, se stesso in primis. È tenebroso, brusco, maleducato e
dispotico. Un personaggio che sarebbe opportuno evitare e che vive in un posto
dove la natura regna incontaminata e l’uomo non può che essere costretto a
piegarsi al suo volere.
Un orso. Questa la definizione che gli calza a
pennello.
Di certo non è sempre stato così “selvatico”. Non era un esempio di galateo e gentilezza nemmeno un tempo, ma ora la
situazione è drasticamente peggiorata.
Vuole stare solo. Odia il genere umano almeno
quanto detesta se stesso.
Ama la vita spartana che conduce e il suo
particolare connubio con gli animali che popolano la sua modesta fattoria, e a
i quali è particolarmente legato.
Tutto procede secondo i suoi piano fino
all’arrivo di Leo Tucker.
Un Leo che in realtà è una “lei”. Leonora.
Formosa donna newyorkese che si avventura tra le
inospitali montagne del Wyoming per intervistare il suo idolo. I libri di
questo straordinario scrittore le hanno cambiato la vita e dato la forza per
far fronte alle proprie insicurezze e difficoltà dell’essere figlia di due
genitori completamente anaffettivi e più attenti all’etichetta che a dimostrare
amore nei confronti della propria “imperfetta” figlia.
Leonora è una creatura pura e semplice,
idealista e sognatrice. Certo, avvezza agli agi di una vita di città e amante
del rumore che una metropoli come New York le può offrire. Il silenzio la
terrorizza, la solitudine l’affligge. È però determinata a non farsi vincere
dalle proprie insicurezze, a farsi schiacciare dall'altrui cattiveria e a
evitare di essere sopraffatta dai modi bruti dell’orso nel quale si è
trasformato il suo sogno proibito.
Di sicuro l’incontro e i primi tempi che
condivideranno assieme non saranno rose e fiori, ma, come spesso accade nei
romanzi della Giusti, la dolcezza e il candore della protagonista femminile
riescono a incrinare la corazza che il nostro eroe si è costruito tutto
intorno.
Tuttavia, Harrison è un uomo troppo segnato,
troppo spezzato per riuscire a vedere il valore di una ragazza come Leonora; ci
vorrebbe tempo, ci vorrebbe un aiuto esterno, ci vorrebbe la voglia di vivere
che se n’è andata da molto tempo, quando ha perso tutto ciò in cui credeva.
Lo stile evocativo della Giusti è stato
intervallato da momenti di sagace ironia, di schietta sincerità e di sofferenza
mai davvero lasciata andare. Ha saputo costruire due ottimi personaggi, ma,
questa volta, ho amato molto di più quello femminile del maschile, con il quale
non sono riuscita a entrare in sintonia. Non del tutto. Non come per i
precedenti.
Uno scrittore scaltro e intelligente, che
trasforma in oro tutto ciò che tocca, ma che è anche troppo pieno di sé per
accorgersi della falsità che lo circonda e contagia. Questo l’aspetto che ho
più amato del burbero orso, molto reale e fin troppo comune per molti artisti
che toccano in fretta la fama senza cogliere le sfumature, da sempre esistenti,
tra realtà e finzione di una vita così travolgente.
Non sono riuscita a comprendere cosa lo abbia
portato davvero verso Leonora, sebbene mi sia chiaro vedendo la situazione
dall’esterno e grazie anche alla narrazione in terza persona. Non sono riuscita
a sentirlo, a emozionarmi. Anche se, azzardo una ipotesi, forse è stato questo
l’intento dell’autrice. Forse voleva che comprendessimo che da una chiusura
così totale nei confronti del mondo, dove gli unici a riuscire a instaurare un
contatto siano degli animali, è difficile uscirne. Non ci sono gesti eclatanti,
né frasi da diventare poesie e far battere il cuore.
C’è un uomo distrutto che incontra una carezza
gentile, un animo nobile e puro. C’è l’oscurità che si lascia ammaliare dalla
luce, e la luce che trova un modo per non dissipare la calma della notte,
tingendone il manto di brillanti stelle.
Ed ecco che Harrison diventa un eroe silenzioso,
un uomo che agisce e lascia le belle parole a riempire i suoi libri, ma nella
vita ama l’azione, la costanza e la presenza, nonché il silenzio.
Un romanzo bellissimo, maturo e profondo, che è
necessario gustare con calma, assaporare come fosse una pietanza prelibata. Una
storia che va compresa fino in fondo per poterla apprezzare al meglio.
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