Genere: Romanzo Contemporaneo
Editore: Longanesi
Pagine: 423
Prezzo Ebook: € 9,99
Prezzo Cartaceo: € 15,00
Uscita: 27 Agosto 2015
Sinossi:
Monsignor
Fausto Denagua ha molti anni e molte doti, tranne quelle che dovrebbe
possedere un uomo di Chiesa. La sua strada incrocia quella di Oswald
Breil dopo la scomparsa di una ricercatrice, e lo scontro si fa
subito aspro perché, come Breil ripete spesso, non tutto è come
sembra…
La lotta è impari: il nemico è potente, ha mezzi
sconfinati e soprattutto ha come alleati l’Isis e il suo feroce
esercito. Manca giusto un anello della catena perché il Male abbia
il sopravvento. Un anello che solo il rinvenimento di un antico
sepolcro riuscirebbe a saldare. Ma l’ubicazione di quel sepolcro è
avvolta nella leggenda…
E la leggenda corre a ritroso sino ad
approdare alla Roma dei re.
L’adolescente Vel vive a Tarquinia
sotto il regno del Superbo, sovrano corrotto e spietato che lascia
mano libera al suo altrettanto crudele figlio, Sesto Tarquinio. Sarà
proprio quest’ultimo a sconvolgere la vita di Vel, costringendolo a
vagare alla ricerca dei propri cari in un mondo ricco di pericoli e
di avventure. Un peregrinare che porterà l’etrusco tra le braccia
di un amore tanto indissolubile quanto tormentato e costringerà Vel
a ingegnarsi per sopravvivere, sino a diventare un brillante
architetto: il progettista preferito da re e imperatori.
Il
maestro dell’avventura Marco Buticchi si destreggia questa volta
tra i fasti delle antiche civiltà e le colpe di un Occidente moderno
inspiegabilmente sordo alle terribili provocazioni dell’Isis.
Era
il lontano 1998 quando mi capitò per le mani il libro Le
pietre della luna di Marco
Buticchi, uno scrittore italiano che all'epoca non conoscevo e
pubblicato dalla casa editrice Longanesi, che ora lo annovera come
l'unico italiano presente nella collana “I maestri dell'Avventura”.
Be’, inutile dirlo, ma fu amore dalla prima lettura!
Avevo
sempre amato i romanzi d'avventura, sia i classici di fine 800 che i
più recenti come Wilbur Smith, Clive Cussler, e il Sig. Buticchi per
me aveva tutte le carte in regola per diventare il mio preferito in
assoluto!
L'autore
è solito narrare le sue storie tra passato antico e presente,
mandando i suoi protagonisti alla ricerca di leggendari tesori
perduti. Ha la straordinaria capacità di riuscire sempre a mantenere
vivo l'interesse del lettore, mescolando la storia reale con le sue
teorie romanzate. Buticchi, inoltre, ci ricorda sempre che il confine
tra finzione e realtà è molto labile, e molte volte la realtà
supera la finzione letteraria. C'è molta ricerca nei suoi libri e
alla fine del romanzo si può consultare una raccolta di fonti
storiche, nel caso il lettore volesse approfondire l'argomento.
Il
segno dell'aquila è il decimo
capitolo delle avventure del “piccolo uomo” Oswald Breil, il
protagonista di tutti i romanzi dell'autore: un personaggio
carismatico, al limite della definizione di nano, ma dal passato
tutt'altro che consono per un uomo che non rappresenti il macho per
antonomasia dei romanzi d'avventura. Breil è stato un ex agente del
Mossad e per un periodo ha ricoperto anche il ruolo di Primo Ministro
Israeliano, dedicando la sua vita a salvare il mondo da celle
terroristiche e alternando a questa sua attività ricerche
archeologiche destinate a svelare antichi misteri. L'autore ha fatto
una scelta coraggiosa scegliendo un protagonista così inusuale:
siamo soliti trovare protagonisti belli, giovani, con fisici possenti
e tutte le donne ai loro piedi, mentre Breil è quasi un antieroe, se
mi permettere il termine. In lui c'è il perfetto equilibrio tra
forza e intelligenza fuori dal comune, che gli consente di cavarsela
in ogni circostanza.
In
quest’ultimo romanzo, la ricerca di un tesoro leggendario di
origine etrusca si alterna alla grande piaga del commercio d'organi,
causa della scomparsa di migliaia di persone ogni anno e intrecciata
alla nascita e avanzata dell'esercito dell'Isis, il Califfato che
vuole conquistare l'Europa e il mondo sotto la bandiera del fanatismo
religioso. Un romanzo che è sì una storia inventata dall'autore, ma
che mi fa fatto riflettere su cosa succeda ogni giorno in quei
territori martoriati da anni di guerre e dall'intensificarsi degli
interessi economici che superano la volontà di mettere fine a questo
conflitto.
Forse
qualcuno troverà un po' forzato il continuo mettere ostacoli, che
sembrano davvero non finire mai, al raggiungimento della felicità
dell'antico etrusco Vel, il protagonista delle vicende ambientate
nella parte storica del romanzo: ogni volta che sembrava riuscire a
ricongiungersi alla sua famiglia, gli veniva strappata, ma ci sta che
all'eroe ne capiti sempre una! Chi è abituato a leggere Buticchi
potrebbe anche storcere il naso perché stavolta Breil mantiene un
profilo basso fino alle ultime 25 pagine, scatenandosi poi con tutte
le sue capacità di intelligence e stratega!
Forse
dopo tante avventure vissute dai suoi personaggi, era il momento di
rendere davvero complicata loro la vita, e Buticchi mi ha fatto
davvero temere che questa fosse la loro ultima avventura... me lo ha
fatto sospirare per tutto il libro ma alla fine Breil è sempre
Breil! E poi chissà ancora quanti tesori nascosti ci sono al mondo
da riportare alla luce...
Per
me promozione a pieni voti per Il
segno dell'aquila, che
consiglio sia a chi segue già l'autore sia a chi non lo conosce, e a
chi per esterofilia l'ha magari snobbato preferendo gli stranieri
come re indiscussi del genere: questo signore è il solo vero maestro
dell'avventura, tutto MADE IN ITALY!
Per
chi volesse cominciare a leggerlo consiglio di seguire l'ordine di
pubblicazione partendo da Le
pietre della luna, perché
anche se le avventure riguardano tesori scomparsi diversi, i
personaggi principali evolvono di libro in libro e sarebbe un peccato
perdersi questa crescita.
Spero
di poter assistere presto a una sua presentazione per pendere di
nuovo dalle sue labbra, sì, perché ho già avuto la fortuna di
assistere a tre delle sue presentazioni con tanto di libro
autografato, e non c'è esperienza migliore per un lettore che
conoscere il proprio scrittore preferito!
Nessun commento:
Posta un commento