Genere: MM
Editore: Ashley John
Pagine: 104
Prezzo Ebook: € 1,99
Uscita: Settembre 2015
Sinossi
Sono passati cinque mesi da quando Harvey si è lasciato George alle spalle. Sta viaggiando per tutto il Paese con suo fratello Leo, ma le cose non vanno come si era aspettato. Dopo aver combattuto per rimanere sobrio, Leo ricade nelle sue vecchie abitudini e in breve il mondo di Harvey si trasforma in un inferno. Cose terribili e struggenti succederanno ad Harvey, forzandolo a tornare indietro e a lottare per l’unica persona che abbia veramente amato, George Lewis.
George lo aspetterà a braccia aperte? Paula si farà da parte lasciando che Harvey le porti via il marito? Leo lo lascerà andare via? Le azioni di Harvey avranno delle conseguenze mortali? Avranno mai George & Harvey il loro “e vissero felici e contenti”?
Finalmente è giunta la fine di questa travagliata, snervante storia d’amore, i cui protagonisti non mi resteranno nel cuore. Badate bene non per colpa dell’autore, anzi, proprio per come sono ottusi ed egoisti i tre lati di questo triangolo, a cui direi si possono aggiungere i vari cani sciolti così ben rappresentati in questo ultimo capitolo.
Il romanzo è un romance: ci farà soffrire per tutto il volume, ma alla fine ci strapperà un sorrisone, con qualche forzatura, ma un sorrisone a 32 denti. Un finale molto atteso, certo, dopo litri e litri di lacrime , ma che Hasley e George si dovranno sudare. In questo volume Paula è più acida, irritante e combattiva che mai. Trucchi e stratagemmi adottati sono di alto livello, la strega di Biancaneve le fa un baffo!
George… è George, meno pusillanime ma pantofolaio, facilone e posapiano come sempre. Sembra che aspetti una soluzione divina ai suoi problemi, un qualche angelo riparatore che con un magico battito d’ali metta tutto a posto. Sveglia!!! Ci credo che Paula se la ride: ha terreno fertile su cui spargere il suo veleno.
Veniamo a Harvey. Finora lo abbiamo giustificato, abbiamo asciugato le sue lacrime, compreso i suoi capricci della serie “voglio, voglio, voglio” perché dall’altra parte avevamo a che fare con George, l’uomo codardo che non ammette neanche a se stesso la propria bisessualità. Bene, ora le carte sono cambiate. Harvey se n’è andato seguendo quella serpe di Leo, sicuro di un futuro radioso. Ora, voglio dire, Harvey, sei un ragazzo di strada, dovresti annusare le fregature a km di distanza eppure… quella specie di band a cui ti sei unito, quella gente lercia dentro e fuori, non ti ha messo in allarme? Doveva quasi accadere l’inevitabile perché tu capissi che era ora di abbassare la testa e ritornare a casa? Almeno questa esperienza ti ha insegnato che volere tutto e subito non porta a niente di buono.
George e Harvey escono decisamente maturati da questo terzo capitolo della loro storia. Finalmente uomini. Una parola per Leo: ha rappresentato tutto il male possibile. Paula è una moglie e, si sa, quando i rapporti finiscono il rancore c’è sempre. Ma Leo è un fratello, il sangue per lui non ha contato nulla e quindi ben venga la reazione finale di Harvey: bravo, sei stato un gran signore! Do atto ad Asley John di essere un autore estremamente onesto con i suoi personaggi, niente filtri, niente abbellimenti, niente giustificazioni alle loro mancanze e questo è decisamente un punto a suo favore.
Il romanzo è un romance: ci farà soffrire per tutto il volume, ma alla fine ci strapperà un sorrisone, con qualche forzatura, ma un sorrisone a 32 denti. Un finale molto atteso, certo, dopo litri e litri di lacrime , ma che Hasley e George si dovranno sudare. In questo volume Paula è più acida, irritante e combattiva che mai. Trucchi e stratagemmi adottati sono di alto livello, la strega di Biancaneve le fa un baffo!
George… è George, meno pusillanime ma pantofolaio, facilone e posapiano come sempre. Sembra che aspetti una soluzione divina ai suoi problemi, un qualche angelo riparatore che con un magico battito d’ali metta tutto a posto. Sveglia!!! Ci credo che Paula se la ride: ha terreno fertile su cui spargere il suo veleno.
Veniamo a Harvey. Finora lo abbiamo giustificato, abbiamo asciugato le sue lacrime, compreso i suoi capricci della serie “voglio, voglio, voglio” perché dall’altra parte avevamo a che fare con George, l’uomo codardo che non ammette neanche a se stesso la propria bisessualità. Bene, ora le carte sono cambiate. Harvey se n’è andato seguendo quella serpe di Leo, sicuro di un futuro radioso. Ora, voglio dire, Harvey, sei un ragazzo di strada, dovresti annusare le fregature a km di distanza eppure… quella specie di band a cui ti sei unito, quella gente lercia dentro e fuori, non ti ha messo in allarme? Doveva quasi accadere l’inevitabile perché tu capissi che era ora di abbassare la testa e ritornare a casa? Almeno questa esperienza ti ha insegnato che volere tutto e subito non porta a niente di buono.
George e Harvey escono decisamente maturati da questo terzo capitolo della loro storia. Finalmente uomini. Una parola per Leo: ha rappresentato tutto il male possibile. Paula è una moglie e, si sa, quando i rapporti finiscono il rancore c’è sempre. Ma Leo è un fratello, il sangue per lui non ha contato nulla e quindi ben venga la reazione finale di Harvey: bravo, sei stato un gran signore! Do atto ad Asley John di essere un autore estremamente onesto con i suoi personaggi, niente filtri, niente abbellimenti, niente giustificazioni alle loro mancanze e questo è decisamente un punto a suo favore.
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