Quando usare il discorso indiretto? Come rendere più interessanti i periodi? Leggete la nuova lezione di Laura Gay e scopritelo!
Lezione 20
Rieccoci
al nostro appuntamento settimanale con i miei consigli di scrittura creativa.
Oggi torneremo a parlare di dialoghi.
Una
cosa che ho notato frequentemente nelle opere degli scrittori esordienti è la
tendenza a sfruttare pochissimo i dialoghi, scegliendo la strada del discorso
indiretto. Di solito in questi casi faccio notare che un racconto o un romanzo
privo di dialoghi non fa che appesantire la lettura, risultando noioso o
addirittura fastidioso.
Vi
faccio un esempio: ditemi voi se è meglio la prima versione o la seconda.
Sara entrò in casa, posò
le borse della spesa e lanciò uno sguardo al marito comodamente seduto sul
divano. Inarcò un sopracciglio e irritata gli fece notare che avrebbe potuto
darle una mano, invece di continuare a leggere il suo stupido giornale.
Lui sbuffò e si alzò in
piedi mollemente, lo sguardo che lanciava segni di impazienza. Si scusò
avvicinandosi, e prese una delle borse cariche di cibo e prodotti per la casa,
chiedendole se per caso avesse svaligiato il supermercato.
Sara entrò in casa, posò
le borse della spesa e lanciò uno sguardo al marito comodamente seduto sul
divano. Irritata, inarcò un sopracciglio. – Potresti anche aiutarmi, invece di
startene lì a leggere il giornale!
Lui sbuffò e si alzò in
piedi, lo sguardo che lanciava segni di impazienza. – Scusami, cara. – Si
avvicinò e prese una delle borse cariche di cibo e prodotti per la casa. –
Accidenti, quanto pesa! Per caso hai svaligiato il supermercato?
Noterete
che il brano senza dialoghi è molto meno fluido e coinvolgente. Questo perché i
dialoghi danno immediatezza. E sbirciare nelle conversazioni tra i personaggi
piace al lettore: si sente più coinvolto nell’azione.
Questo
vuol dire che i discorsi indiretti vanno banditi dai nostri scritti? Non
necessariamente. Ci sono casi in cui possono venirci utili. Vediamo di
esaminare con attenzione questi casi.
1)
Convenevoli e situazioni
ordinarie. I
brevi scambi di battute che non aggiungono nulla alla conversazione possono essere
tranquillamente convertiti in discorso indiretto.
Guardai la cameriera e
ordinai un hamburger con delle patatine.
L’impiegata digitò sulla
tastiera, poi sollevò lo sguardo e le disse di accomodarsi in sala d’attesa.
Carlo ringraziò è uscì
dal negozio.
L’uomo si fermò, indicò
un punto in cima alla collina spiegandomi come arrivarci.
Fissai il passante che
mi aveva indicato la strada e gli sorrisi ringraziandolo per l’aiuto.
2)
Riassumere qualcosa di
poco rilevante. A
volte i personaggi riportano fatti di poco conto e riportarli tutti sarebbe
troppo noioso. In questi casi, è bene ricorrere al discorso indiretto.
– Cosa mi consigli? – chiese dopo averle
raccontato la sua triste storia.
Giulia gli raccontò di
essere separata dal marito e quindi irrimediabilmente single.
Mi spiegò che la maestra
li aveva divisi in due squadre e ciascuna squadra doveva trovare un oggetto
nascosto precedentemente, basandosi sugli indizi forniti dalla maestra stessa.
Una sorta di caccia al tesoro, insomma.
3)
Evitare le ripetizioni. Se nel testo è
necessaria una ripetizione, meglio riportarla col discorso indiretto, così da
risparmiare al lettore lo stesso concetto ripetuto due volte.
Sbuffai spazientita e
ricominciai la mia storia da capo.
4)
Riportare un dialogo nel
dialogo.
Ho detto a Marco che non
doveva preoccuparsi.
5)
Riportare una frase
detta in passato
Le aveva chiesto di
portare delle birre al tavolo, ma non lo aveva fatto. E ora i clienti erano
spazientiti, anzi furiosi.
6)
Dare più enfasi a ciò
che viene detto.
Mi disse che capiva. Ma
aveva capito sul serio? Tony aveva i suoi dubbi.
Concludendo,
si potrebbe dire che tutto ciò che è irrilevante nella narrazione può essere
trasformato in discorso indiretto. È necessario tuttavia valutare caso per caso, magari facendo delle prove per capire se in quel
punto stia meglio il discorso diretto o indiretto. L’importante è non abusarne.
E voi cosa ne pensate? Fate largo uso del discorso indiretto o preferite i
dialoghi?
NB.: Se avete delle domande commentate la Lezione e Laura vi darà delucidazioni!
Lezioni:
Lezione 1: La grammatica
Lezione 2: L'infodump
Lezione 2: L'infodump
Lezione 3: Lo Show don't tell
Lezione 4: Le descrizioni
Lezione 5: Il punto di vista
Lezione 6: Ritmo e velocità
Lezione 7: Rallentare il ritmo
Lezione 8: I personaggi
Lezione 9: Scheda del personaggio
Lezione 10: L'arco di trasformazione dei personaggiLezione 11: Le cinque fasi di elaborazione del dolore
Lezione 12: I personaggi secondari
Lezione 13: I dialoghi
Lezione 14: Dialoghi - Il verbo dire
Lezione 15: Errori comuni, come evitarli
Lezione 16: Conoscere i generi letterari
Lezione 17: Suggerimenti per creare una storia
Lezione 18: Risvegliare l'interesse del lettore
Lezione 19: Scrivere di ciò che si conosce. Ma anche no.
Lezione 20: IL DISCORSO INDIRETTO: QUANDO USARLO?
+ a seguire
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