Genere: Horror
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 89
Prezzo: € 0.99 (e-book); € 9.99
Uscita: 5 Luglio 2015
Sinossi:
Luce è una giovane pittrice, perseguitata da un passato offuscato e doloroso, e dal ricordo sbiadito della madre.
Decisa a porre fine ai suoi tormenti, aiutata da due amiche, Rita e Mary, intraprenderà un lungo viaggio attraverso il deserto, in cerca della madre.
Ma il tragitto non sarà privo di pericoli e fra motel e stazioni di servizio apparentemente silenziosi aleggia una creatura metà donna e metà falena che segue e terrorizza le ragazze in un vortice di violenza, sangue e orrore.
Tra le numerose offerte letterarie del genere "thriller" spesso accade di incappare in titoloni di grande effetto del tipo: "successo planetario", un libro avvincente che ha scalato tutte le classifiche del mondo. Nulla di tutto ciò sembra avvicinarsi a quanto presente in questo breve romanzo. A parer mio, si tratta di un libro che, nella sua semplicità, merita notevole attenzione.
La vicenda di Luce, giovane pittrice tormentata e dal passato terribile, è coinvolgente, ben delineata e si legge davvero tutta d’un fiato. Le prime righe sembrano descrivere un thriller, invece la trama cela una venatura horror che lascia il lettore senza fiato.
Molto intrigante il triangolo che si crea dall’unione di queste tre misteriose figure femminili: Rita, Mary e la Donna Falena. L’ambientazione (anche se non di precisa collocazione geografica, come dichiarato dallo stesso autore) è sinistra al punto giusto, e perfettamente descritta attraverso ambienti affascinanti e misteriosi, quali il più volte citato Mothgirl Pub immerso nel deserto.
La chiave di tutto ruota intorno alla famiglia d’origine di Luce e ai suoi problemi. Inquietante la figura del padre, Davide. Mi sento di consigliare questa lettura a coloro che amano le tinte forti/noir, e quel pizzico di sensuale mistero sempre presente nei film di David Lynch (lo stesso autore dice di averne tratto ispirazione), così come a pellicole del genere Mulholland Drive (2001). Nella sua semplicità, molto bello e di grande effetto.
La vicenda di Luce, giovane pittrice tormentata e dal passato terribile, è coinvolgente, ben delineata e si legge davvero tutta d’un fiato. Le prime righe sembrano descrivere un thriller, invece la trama cela una venatura horror che lascia il lettore senza fiato.
Si appresta a scrivere il titolo, direttamente sopra l’immagine che ha partorito: Delirium.
Molto intrigante il triangolo che si crea dall’unione di queste tre misteriose figure femminili: Rita, Mary e la Donna Falena. L’ambientazione (anche se non di precisa collocazione geografica, come dichiarato dallo stesso autore) è sinistra al punto giusto, e perfettamente descritta attraverso ambienti affascinanti e misteriosi, quali il più volte citato Mothgirl Pub immerso nel deserto.
Non è possibile, non può essere vero.
La chiave di tutto ruota intorno alla famiglia d’origine di Luce e ai suoi problemi. Inquietante la figura del padre, Davide. Mi sento di consigliare questa lettura a coloro che amano le tinte forti/noir, e quel pizzico di sensuale mistero sempre presente nei film di David Lynch (lo stesso autore dice di averne tratto ispirazione), così come a pellicole del genere Mulholland Drive (2001). Nella sua semplicità, molto bello e di grande effetto.
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