
Genere: MM
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 192
Prezzo: € 4,49 (ebook) - € 18,50 (cartaceo)
Uscita: 3 giugno 2016
Sinossi:
Gabe
Scott, la Principessina della scuola e unico gay dichiarato, e Zeke Zimmerman,
il quarterback e capitano della squadra di football. Due persone opposte tra
loro. Eppure è proprio da Gabe che Zeke corre in cerca di aiuto per fare coming
out. Riuscirà Gabe a perdonare anni di bullismo e ad aiutare il ragazzo? E
riuscirà a non innamorarsi di Zeke?
Devo assolutamente
cominciare questa recensione con il fare i miei complimenti all'autrice per
aver scritto questa toccante storia.
La copertina è molto rosa
e zuccherosa, bella e intrigante, ma non fatevi ingannare perché il tema
trattato dall'autrice mi ha spezzato il cuore, mi ha fatto piangere ed
emozionato tantissimo.
I protagonisti sono due
adolescenti che frequentano la stessa scuola, hanno la stessa età, ma che non
potrebbero essere più differenti tra loro.
La storia è narrata in
terza persona, ma dal punto di vista di entrambi i ragazzi è una soluzione che
avvicina molto il lettore a entrambi.
Zeke è la star della
squadra di football: bello, intelligente e acclamato da tutta la scuola.
Potrebbe avere tutte le ragazze che vuole, ha una madre che lo ama e che lo
sostiene sempre, ma l'unico dolore sembra essere rappresentato dalla scomparsa
del padre, militare di carriera e venuto a mancare durante una missione
all'estero.
Altro protagonista della
storia è Gabe, l'unico gay dichiarato della scuola, l'emarginato senza amici,
vittima di continui atti di bullismo.
Il primo giorno di scuola
non potrebbe cominciare bene se non ci fosse il lancio del povero Gabe nel
cassonetto dei rifiuti organici; una specie di atto propiziatorio per
ingraziarsi il “Dio del Football” e per poter avere una stagione in positivo.
Zeke ha sempre ignorato
Gabe; fisicamente non l'ha mai molestato, è sempre stato Mason il suo
idiota/migliore amico tutto muscoli e senza cervello a compiere quei gesti così
meschini. Ultimamente, però, Zeke sembra aver bisogno dell'aiuto di Gabe,
finendo per comportarsi come uno stalker
nei suoi confronti; cosa vuole il bel Zeke dalla principessina della scuola? Forse i due non sono poi così diversi,
o forse hanno gli stessi gusti in tema di attrazione...
PRINICIPESSINA è il
soprannome che hanno affibbiato al povero Gabe a causa del suo orientamento
sessuale e per la passione verso il colore rosa in tutte le sfumature: lo
indossa perché gli piace, e poi... che soddisfazione dare fastidio agli altri
con il suo look!
Gabe ha un aspetto
delicato, i capelli biondi tanto chiari da sembrare finti, i profondi occhi
azzurri che tendono al grigio, pelle chiarissima e un fisico minuto,
longilineo.
Non fatevi trarre in
inganno però dal suo aspetto perché non è per nulla effeminato, anzi, il suo
spirito è molto forte, deve esserlo per forza per sopportare tutti i dispetti e
per affrontare ogni giorno il silenzio e l'indifferenza dei genitori.
Le conseguenze del suo coming-out sono state disastrose per la
famiglia: la madre lo ignora, è come se non esistesse più: non gli parla, non
lo considera, mentre il padre non riesce a farlo, purtroppo...
Non vi sto a raccontare
dei fiumi di lacrime che ho versato e i fazzoletti che ho consumato mentre
leggevo la storia. Ancora adesso, mentre sto scrivendo, rivivo il dolore che ha
sopportato Gabe.
Qualcuno che però ama Gabe
per quello che è, c'è: l'unica persona su cui può ancora contare è la sorella,
Mery.
Mery: l'unica che lo
capisce, l'unica per cui Gabe è sempre lo stesso anche se è attratto dai
ragazzi invece che dalle ragazze. Mery che studia le vendette più spietate
verso coloro che maltrattano il fratellino. Mery pronta a sacrificarsi per lui
in ogni occasione, anche a farsi bocciare e perdere un anno di scuola pur di
restare acconto e proteggerlo. Tanto sono disgustosi i genitori di Gabe, tanto
è splendida Mary.
“«Non so che intenzioni tu abbia con mio fratello, ma se lo guardi nuovamente con quell’espressione da tonno lesso, giuro che ti cavo gli occhi.» Mery sbuffò, sbavandosi il rossetto. «Non sono assolutamente d’accordo su questa uscita, ma Gabe si è messo in testa di aiutarti, quindi io aiuterò lui. Ma ti terrò d’occhio. Costantemente!»......Mery sorrise alle sue parole e Zeke fu certo, oltre ogni ragionevole dubbio, che se il diavolo avesse sorriso a sua volta avrebbe avuto la stessa espressione terrorizzante. Il medesimo luccichio demoniaco negli occhi. L’identica promessa di morte.”
Un altro bel personaggio
presente nel libro è la madre di Zeke, la dolce Jessica, che saprà sorprendere
Gabe regalandogli tutto l'amore di cui necessita da una figura genitoriale, un
tipo di amore che purtroppo la sua stessa madre gli ha ormai negato per sempre.
“Allungò una mano sul tavolo, stringendo quelle affusolate di Gabe. Le accarezzò con dolcezza, come solo una madre sa fare, e il ragazzo sentì un dolore nel petto. Non aveva mai pensato che il suo cuore potesse spezzarsi a causa di una donna... Gabe sentì le lacrime che gli scorrevano sulle guance, il petto che doleva. Sì, era un’ottima soluzione. Essere amato. Essere voluto.”
Dopo tutte le sofferenze
provate, Gabe non sa più come reagire a manifestazioni di dolcezza e amore che
provengono da persone che non siano la sorella.
La dolcezza la fa da
padrona anche durante il primo rapporto sessuale tra i due ragazzi. Ormai Zeke
non può più fare a meno di proteggere il suo Gabe.
“Avrebbe voluto accendere la luce, memorizzare ogni centimetro di quel corpo snello, ma non gli sembrava giusto. Non voleva che il ricordo della loro prima volta insieme – la prima di innumerevoli, se Zeke avesse potuto fare di testa sua – fosse contaminato dai lividi che ricoprivano il ragazzo. Già sopportava appena il respiro spezzato di Gabe: lo voleva sentir ansimare per la passione, non per il dolore. Riportare alla mente quelle chiazze violacee era troppo e avrebbe trasformato un gesto d’amore in rabbia pura. Zeke fece appoggiare Gabe alla testiera del letto e a occhi chiusi posò la bocca su una spalla. Se non poteva vedere la sua pelle, se non poteva toccarla con le sue mani rudi, l’avrebbe baciata fino a tracciarsi unacartina nella mente. Una mappa del tesoro, il suo tesoro.”
Questo libro è molto
diverso dal precedente, sempre pubblicato da Triskell: mi riferisco a “Occhi di
ghiaccio”, che già avevo apprezzato.
Ho amato ogni singola
pagina di questo libro, l'ho trovato vero e molto ben scritto.
Non so se l'autrice abbia tratto qualcosa dal suo
vissuto personale per scrivere una storia così toccante e aver dato vita a
personaggi così veri nel bene e nel male — perché diciamola tutta e non
chiudiamo gli occhi: persone come i genitori di Gabe purtroppo esistono ancora
— ma so solo che mi ha conquistata.
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