Lei
una scrittrice di romanzi rosa
Un
incontro che cambierà le loro vite
Genere: Romance Contemporaneo
Editore: Newton Compton
Collana: narrativa n. 1354
Pagine: 320
Pagine: 320
Prezzo: € 4,99
(ebook) - € 9,90
Uscita: 3 novembre 2016
Sinossi:
Dall'autrice
di Ti prego lasciati odiare, vincitrice del Premio Bancarella.
Cinque
anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto nella
solare e assai più divertente California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al
suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie
vendute, era certo di essere diventato a tutti gli effetti un vero scrittore.
Peccato che al momento le cose siano molto diverse: il primo libro è rimasto
l’unico, l’agente e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché ha
firmato un contratto e incassato un lauto anticipo per un romanzo che proprio
non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, prova a rientrare nella sua
città natale, dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà
Laurel, autrice molto prolifica di romanzi rosa. Già, “rosa”: un genere che
Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. Senza
contare che chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia
d’amore. O no?
L’autore:
Anna Premoli, nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano
dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al
Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come
“metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è
stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con
i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio
Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha
pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci
separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi,
L’amore non è mai una cosa semplice e L'importanza di chiamarti amore.
“È solo
una storia d’amore” di Anna Premoli è un romanzo diverso dagli altri dell’autrice.
Sembra che la scrittrice abbia abbracciato una causa e abbia steso il romanzo
come manifesto della sua tesi.
Infatti,
la presenza di due protagonisti che dissertano sull’influenza e la qualità
artistica dei romanzi rosa, ha permesso alla Premoli di affrontare temi cari a
noi lettrici, sempre in bilico tra rigurgiti di orgoglio e il fastidio per i
pregiudizi di cui siamo vittime.
Mi
spiego meglio. Lauren è una scrittrice di romanzi rosa, fuori dal coro delle
‘harmoniane’ voci perché ritiene che le donne abbiano carattere e forza e, a
partire dal linguaggio, non scade nel banale. Lancia una sfida a un grande
rappresentante del giornalismo, Aidan, e ne esce con la missione di scrivere con
lui un lavoro a quattro mani. Quello che nasce come un esperimento, come una
raccolta di dati, travalica l’ambito lavorativo e per i due scrittori diventa
il seme di sentimento profondo.
Lauren
è bellissima, ma non vive una vera storia d’amore da tempo. È molto presa dalla
sua scrittura e dai suoi personaggi. È una donna impegnativa, arguta e
dall’intelligenza vivace. La sua vita è scandita da ritmi precisi e da incontri
con le sue più care amiche, tutte scrittrici a rappresentanza dei generi
femminili più in voga: l’erotico, il romanzo storico, il romantic suspense.
Tutte personificazioni adatte all’ambiente dell’editoria attuale.
Aidan
arriverà nella sua vita come un uragano che va e viene. Ogni nuova incursione lascerà
una breccia che le permetterà di prendere in mano la sua vita e viverla, tutta.
Entrambi
i protagonisti sono forti e coraggiosi, chi più chi meno sa cosa vuole
dall’altro e sarà capace di prenderselo.
Aidan è
un fighetto con pedigree. Bello e indolente, fa colpo sulle donne con un solo
sguardo. Ammicca e ottiene quello che vuole. Gli piace vincere facile perché,
per sua stessa ammissione, le donne complesse sono difficili da gestire, sono
una responsabilità, parola che è bandita dal suo dizionario personale. Aidan
veste i panni di un personaggio che il suo pubblico e la sua famiglia in primis
gli hanno cucito addosso, e lui preferisce attenersi a questo ruolo perché ancora
non ha trovato chi può fargli cambiare idea. È un uomo di 35 anni che
apparentemente ha perso la via della maturità. In realtà vuole solo capire se
c’è una persona che lo consideri per quello che lui è in realtà e, quando
Lauren entrerà nella sua vita e rispolvererà l’uomo sicuro e maturo che si
trova ben nascosto da qualche parte, Aidan diventerà un personaggio adorabile e
ammaliatore.
Aidan ha
un retaggio familiare che lo ha praticamente plasmato. Si sente vittima
dell’opinione negativa dei suoi genitori, e solo quando riuscirà ad avere una
conversazione aperta e sincera con suo padre si sentirà pronto ad affrontare la
vita come avrebbe dovuto fare da ben cinque anni, da quando la vittoria del
premio Pulitzer lo ha trasformato in un insopportabile borioso.
“Sono cresciuto elogiandomi molto, una
sorte di naturale compensazione per il fatto che mio padre mi ha sempre
criticato su tutto”.
Anna
Premoli è capace di scrivere delle grandi storie d’amore, anche se non
approfondisce le scene erotiche. Eh sì, mi sembrano lacunose e sbrigative.
Credo che l’importante è creare nel lettore l’atmosfera giusta e poi la fantasia
di ciascuno di noi completa ciò che viene taciuto.
Dalla
candidatura di Trump alla letteratura rosa, dall’editoria alla famiglia, questo
romanzo abbraccia varie tematiche che lo rendono meno ‘romanzato’ dei
precedenti lavori dell’autrice. L’unica nota dolente è che la vicinanza alle
tesi di Lauren, e quindi il richiamo alla battaglia sul genere del romanzo
rosa, mi ha più volte distratta. Nonostante ciò, mai come questa volta la
coppia di protagonisti, Laurel e Aidan, mi è entrata dentro: ho ammirato
entrambi, li ho studiati, difesi, attaccati se necessario, e apprezzati fino in
fondo. Due personaggi fittizi che hanno talmente tanto di umano da non sembrare
frutto della fantasia, ma persone vere e reali. Anche questo è un grande pregio
di Anna Premoli, che è stata e rimane un bell’esempio di scrittrice rosa.
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