“La vita non è bella.
A volte è brutta come i nostri peggiori incubi.
Questa è una di quelle
volte.”
Genere: Romance
Editore: Self Publishing
Pagine: 150
Prezzo:
Uscita: ottobre 2016
Sinossi:
Pepper ha toccato il fondo. Dopo
essere stata buttata fuori di casa, è disposta a fare qualsiasi cosa per
sopravvivere, anche se ciò significa scendere a compromessi.
Dmitri Strife è una rock star di
fama mondiale che cerca di sfondare nell'industria cinematografica.
Una sordida società lo porta ad
un incontro fortuito con Pepper che cambierà le loro vite per sempre.
Strife è una storia che parla di
privilegio e povertà, di gentilezza e crudeltà, e di imparare di chi fidarti
quando tutto il mondo sembra averti voltato le spalle.
Questo
volume raccoglie le prime tre parti di Strife, un romance a pubblicazione
seriale di Sky Corgan, autrice bestseller di USA Today.
L’autrice:
Sky Corgan è una scrittrice bestseller di USA Today, e autrice del romanzo The
Billionaires Club.
Vive in una piccola città vicino
San Antonio, Texas. Quando non è impegnata a scrivere il suo prossimo romanzo
erotico, occupa il tempo pianificando le sue prossime vacanze.
In origine scrittrice di horror,
ha deciso di dedicarsi al romance dopo che scene sexy e storie d'amore
continuavano magicamente a far capolino nei suoi lavori. Adesso si diletta
nello scrivere storie che fanno battere il cuore e risvegliare i desideri più
profondi.
Breve estratto:
Una parte di me si sente in colpa
nel guardarla, ma è piacevole essere in grado di vedere
attraverso le false apparenze
fino a scorgere la verità. Non è felice di essere qui. È scritto
chiaramente sul suo bel viso. Le
sue labbra color rubino sono serrate in una linea dritta. Nessun sorriso
posticcio. I suoi occhi azzurri sono vuoti.
Mi domando chi sia e quando sia
arrivata. A giudicare dal fatto che non si trova nella stanza delle orge con
James e John, dev'essere appena arrivata oppure è una persona speciale. Di
sicuro non sembra sentirsi speciale, però.
Per diversi secondi, considero di
rimanere in silenzio. Sembra stia avendo una sorta di momento cruciale, assorta
nei suoi pensieri. Poi mi rendo conto di quanto apparirei viscido se mi
cogliesse a fissarla.
«In ritardo alla festa?» chiedo,
riportando lo sguardo sull'oceano e roteando il ghiaccio nel
bicchiere.
Lei emette un gridolino
allarmato, portandosi di scatto la mano sul petto. «Mi ha quasi spaventato a
morte.»
«Mi dispiace.» Sorrido, girandomi
per appoggiarmi contro la ringhiera e lanciarle uno guardo con
la coda dell'occhio. Da un
momento all'altro, capirà chi sono e si trasformerà in una fan smaniosa.
«No, sono io che mi scuso.» Si
riprende in fretta. «Non avrei dovuto dare per scontato che non ci fosse
nessuno qui fuori. Sa dov'è James... Voglio dire il signor Sumner?»
C'è qualcosa che la rende
incredibilmente nervosa. Sembra persa. Fuori posto.
«È nella stanza delle orge?»
Faccio un cenno col capo verso la porta finestra.
«La stanza delle orge» ripete a
pappagallo, come se il termine le fosse estraneo.
Con apprensione, fa qualche passo
verso la porta scorrevole. Poi si ferma, mi lancia uno sguardo e si avvolge le
braccia intorno al petto. «Non le spiace se rimango un altro po' qui fuori,
vero?».
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