Genere: Fantasy
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Prezzo: € 4,99 (ebook )
Uscita: 09 giugno 2016
Sinossi
Secondo
me Il
principe delle tenebre
si pone nel filone fantasy dello “sword and sorcery”. “Spada e
stregoneria” (significato letterale) sono infatti gli ingredienti
principali a cui si associano altri elementi identificativi del
genere, ovvero l’ambiente medievaleggiante fantastico, l’avventura,
il viaggio e la presenza di creature sovrannaturali. Menzione
speciale per l’ambientazione, che mi ha sorpreso: un’Europa
futura, immersa in uno stato medioevale inventato dall’autore, che
allude alle condizioni più note come se si fossero sfaldate. Sono
presenti, per esempio, riferimenti al Cristianesimo e alla geografia
sociale attuale. La cartina iniziale spazza ogni dubbio.
Ho
apprezzato il protagonista. Il suo carattere si accorda al filone
fantasy più recente, che stravolge la concezione dell’eroe nobile
di spirito. Infatti il principe Jalan è un ventenne perspicace e
sarcastico, ma è indolente, codardo, dedito al vizio dell’azzardo
e dei piaceri carnali. Mi è piaciuto per la sua complessità umana
che lo rende un personaggio particolare. La storia è narrata dal suo
punto di vista. Mi ha divertito il suo modo di analizzare le
situazioni, anche le più pericolose. Il viaggio che compie può
essere inteso come un percorso di formazione perché lo valorizza e
lo rende più assennato, ma non snatura la sua indole “ribelle”.
Al suo fianco c’è un personaggio che non si può non amare: il
vichingo Snorri è l’antitesi di Jalan, guerriero, fiero e con
senso dell’onore. Per un bizzarro scherzo del destino (o voluto
dalla magia?) si ritrovano legati da un sortilegio che concede a
Jalan il potere della Luce, condannandolo ad affrontare “la
coscienza del bene”, e a Snorri la forza dell’Oscurità, che lo
esorta ad ascoltare la parte più oscura di sé. Ho adorato il legame
che si instaura tra loro e il modo in cui si sviluppa. Il loro
viaggio li porta a scoprire e a sfidare i motivi del sortilegio.
Motivi che iniziano a delineare un intrigo complesso, in un vortice
macabro di tasselli che si incastrano e che riprende la lotta
ancestrale tra Bene e Male. In questo intrigo prevale la magia nera.
La storia è quindi intrisa di avventura, tra conquista e
sopravvivenza, scontri brutali al limite dell’horror, stregoneria,
incontri e rivelazioni, colpi di scena, territori che possono
rivelarsi amichevoli o infidi. Un avviso: se preferite una trama
semplice e con pochi personaggi, questo romanzo non fa per voi.
Lo
stile rispecchia il temperamento di Jalan: colloquiale, sarcastico e
deciso; è come un flusso di pensieri e sentimenti che filtra la
realtà. Questa scelta mi ha suscitato maggiore partecipazione per la
vicenda ed il protagonista.
Ma
attenzione: essendo il primo volume di una serie, risente della
spiegazione iniziale del contesto (che viene mostrato piuttosto che
descritto) e la storia resta in sospeso.
Consiglio
questa lettura come New Adult / Adult, agli appassionati del fantasy
sia classico (per l’intreccio in stile “sword and sorcery”) che
moderno, a chi predilige letture lunghe e articolate. A me ha
appassionato, a tratti l’ho trovata avvincente, come nella fase
finale, “da brividi”. Presumo che lo scenario si farà sempre più
tragico, ma sono curiosa di conoscere la risposta definitiva al
mistero del sortilegio che lega Snorri e Jalan.
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