Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Garzanti
Pagine: 330
Prezzo: € 9,99 (Ebook)
Uscita: 17 Maggio 2018
Traduttore: Stefano Beretta
Sinossi:
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la
testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io
sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello
stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi
torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha
bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto
gentile. Il primo della mia vita.
E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo
segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse
paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato.
Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi
manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che a detta di tutta la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. I numeri parlano da soli: venduto in 35 paesi, per mesi in vetta alle classifiche, adorato sui social dalle star del cinema più impegnate, vincitore del Costa First Novel award, presto diventerà un film.
Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Perché spesso ci si rifugia nella propria realtà per non vivere quello che c’è veramente fuori. In quel riparo si crede di stare benissimo, ma basta una folata di aria fresca per capire che troppo è quello che si sta perdendo.
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