Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 214
Prezzo: $ 6,99 (E-book)
Uscita: 12 Giugno 2018
Traduttore:
Valentina Andreose
Sinossi:
Eddie Graber sogna di fondare un rifugio per animali bisognosi, ma
quel sogno è messo a rischio quando il suo partner lo pianta in asso. Ora Eddie
rischia di perdere la fattoria che ha appena comprato nella contea di Lancaster
e di veder sfumare le sue speranze prima ancora di aver avviato il progetto. Ha
bisogno di aiuto, ha bisogno di soldi ma, più di ogni altra cosa, ha bisogno di
ritrovare la fede in quel fine superiore che lo aveva motivato fin dall’inizio.
Malgrado la propria disabilità fisica, Samuel Miller si è spezzato
la schiena per integrarsi nella comunità amish in cui vive. Quando suo padre
scopre che è gay, lo frusta e lo caccia via. Con nient’altro che una manciata
di banconote in tasca, Samuel risponde a un annuncio e si ritrova in una
fattoria gestita da un forestiero. L’uomo tratta gli animali in modo bizzarro,
non ha la minima idea di come si mandi avanti una fattoria ma possiede un cuore
grande e gentile.
Samuel non è
l’unica anima sperduta che il destino ha condotto alla Meadow Lake Farm. Ci
sono anche le mucche Fred e Ginger – che vivevano rinchiuse in un garage – un
gruppetto di pecore e un maialino di nome Benny, che potrebbe dare una
lezioncina agli umani sul segreto della vita, dell’amore e della felicità. E
potrebbe essere proprio lui a mostrare a Eddie e a Samuel la via per il lieto
fine.
La serie "Storie
dalla contea di Lancaster" è al momento così composta:
2 – LA MANO SUL CUORE
Attendevo
con ansia questo secondo volume della Easton ambientato nella contea di Lancaster;
il primo mi era piaciuto molto, l'avevo adorato, questo purtroppo non è stato
all'altezza del precedente.
La storia in
sé è molto carina e dolce ma l'ho trovata poco verosimile.
Certo, non
sono ferratissima per quanto riguarda il sistema americano che regolamenta le
fattorie didattiche e i santuari per animali di cui parla il libro, ma la
storia mi è sembrata un po' debole proprio riguardo a questo tema.
Da noi credo
che non sia possibile mantenere un posto del genere senza avere dei fondi
perduti; è anche vero che la popolazione americana è molto più numerosa di
quella italiana, quindi la possibilità di raccogliere fondi è sicuramente
maggiore là che da noi.
Quando andiamo
a fare la spesa non riflettiamo molto sulla provenienza degli alimenti; il
consumismo forse ci ha reso meno empatici verso i prodotti di origine animale e
questo libro mi ha fatto riflettere su questo. Io sono cresciuta in campagna,
ho sempre avuto animali da fattoria, non so nulla di allevamento intensivo: da
noi gli animali sono allevati in cortile, dove possibile, o in recinti. Ho
amici vegetariani ma non vegani, quindi ho fatto un po' fatica a capire Eddie.
È bello che abbia dei principi così puri e saldi, ma non credo si possa
sopravvivere a un regime alimentare così ristretto come quello vegano, perché
con l'andare del tempo il fisico ne risente e non ci sono ancora studi
scientifici che mi abbiano fatto cambiare idea.
Il libro è
scritto come sempre molto bene, mi piacciono lo stile della Easton e questa
serie in cui mette a confronto due culture così diverse come la nostra, moderna,
scientifica, e quella del giovane Samuel, ancora ferma alla rivoluzione
industriale. Samuel, infatti, è un hamish, proviene da una fattoria in cui il
lavoro viene svolto senza l'ausilio di mezzi meccanici che funzionano con
l'elettricità: solo forza manuale, o animale, e tanto sudore e fatica.
L’incontro
tra i protagonisti sembra voluto da una forza superiore che fa confluire nella
fattoria acquista da Eddie solo creature con un estremo bisogno di aiuto:
Ginger, Fred, Benny… che siano su due zampe o quattro non fa differenza per
Eddie, il suo cuore è troppo fragile per dire di no.
“Forse se la tirava un po’, con quella pelle lattea che non doveva aver visto molto sole, quel pizzetto curatissimo e gli indumenti costosi alla moda. Ma quegli occhi color cioccolato, con quelle lunghe ciglia, erano i più gentili che Samuel avesse mai visto. Sperò che rispecchiassero l’indole dell’uomo e che non si rivelasse un capo tiranno e irragionevole.”
Eddie è
davvero un pezzo di pane, persino troppo ingenuo, ma anche l'unica persona che
sa vedere oltre l'aspetto fisico non proprio perfetto di Samuel, quel ragazzo
dalle spalle larghe e mani rovinate dai calli per il duro lavoro, ma anche
dallo sguardo puro, timido, che non conosce cattiveria. Un ragazzo dolce e
indifeso che non ha mai potuto confidarsi con nessuno per paura di essere
scacciato dalla sua gente:
“Samuel era abituato a essere fissato dalla famiglia e dalla comunità religiosa, che però lo guardavano senza vederlo. O forse lo vedevano, ma non capivano cosa c’era davvero nel suo cuore. Eddie invece non lasciava correre lo sguardo, ma si soffermava e scrutava nel profondo delle cose...Samuel sembrava voler trattenere un sorriso impertinente. Si stava divertendo, si rese conto Eddie. Evidentemente non aveva spesso l’opportunità di guidare, e nemmeno di andare sulle montagne russe. Quel pensiero gli alleggerì il cuore: aveva visto la versione timida e educata di Samuel, la sua versione ferita e timorosa, ma questa versione infantile e allegra era adorabile.”
A parte un
inizio molto drammatico per Samuel, il romanzo non ha picchi esagerati di angst
e nemmeno scene molto hot; il rapporto tra Samuel e Eddie cresce nel tempo, non
si consuma in fretta e furia, entrambi hanno molto da perdere e tanto da
scoprire l'uno dell'altro, a piccoli passi e grazie anche allo zampino di
Benny...
La timidezza
di Samuel e il suo bisogno di compagnia e di scoprire il mondo mi hanno davvero
emozionata, ma non posso andare oltre le tre stelle e mezzo.
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