Titolo: Il battesimo di sangue
Autore: Natascia Luchetti
Genere: Horror/Romance
Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 56
Prezzo: 0,47 €
Uscita: 31 ottobre 2017
Lui era il Male, lui era la cagione. Ricordava perfettamente il suo nome e il posto che occupava quasi al vertice di questo mondo maledetto: lui era Dracula.
La storia del mostro che ha attraversato i secoli per amore resiste e si rinnova in un tempo immortale. Ogni mito ha il suo inizio ed è sufficiente un solo passo nelle ombre per rimanere prigionieri in eterno della sorte invisa: l’uomo sparisce a favore della bestia. La giustizia punisce coloro che rinnegano Dio, toglie loro l’anima e con questa gioca all’infinito, lasciando che la realtà dei fatti scompaia agli occhi dei mortali. Questa è la vera storia di uno spirito corrotto, ma umano, che parla a nome dell’amore assoluto e della brutalità dell’imperfezione. La rinascita di Dracula prende vita e trasforma la verità in leggenda.
Titolo: Dracula: love never dies
Autore: Natascia Luchetti
Genere: Horror/Romance
Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 208
Prezzo: 3.99 €
Uscita: 31 Gennaio 2017
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Sinossi:
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Sinossi:
Il mio nome è Dracula, venite, vi stavo aspettando. Ho pensieri che non posso confessare a me stesso, tentazioni oscene che gridano rabbia. Questo non è un incubo, è la realtà.
Sono passati più di cento anni dalla sconfitta delle tenebre.
Il ricordo sbiadito e invecchiato della donna che ha amato continua a torturare il suo animo imprigionato e inquieto. L’animale che è in Vlad preme per uscire e vendicarsi così della prigionia a cui Van Helsing e Harker lo hanno costretto, allontanandolo dall’amore. Il male è di nuovo pronto per calare su Londra e lasciare una scia infinita di sangue. Crudele e privo di morale, Dracula si aggira per la città, ma l’antica promessa di un sentimento eterno torna a fargli visita. Yrden Clarks lo guarda con ardore, lei non lo giudica, lei non ha paura… Ma è la vendetta che alimenta la smania del mostro e lo guida nella lotta tra luce e ombra. Non c’è niente che può salvare un uomo senz’anima, niente, nemmeno l’amore a cui la storia sembra averlo destinato.
Dopo più di un secolo, il ritorno di Dracula, in un romanzo che non ammette pregiudizi. Se non si è disposti a capire il male, si finisce per averne paura. Allora chi può salvare la vita alla morte?
LISA C. READER
Cari
Insaziabili,
alzi
la mano chi, almeno una volta nella vita, ha sentito parlare del
vampiro per eccellenza.
Fino
a ieri ringraziavo Stoker, credendo, per merito suo, di sapere quanto
basta o, comunque, di conoscere più che bene la storia di questo
misterioso uomo della Transilvania, ma sbagliavo!
Sapete
perché? Mancava qualcosa, quel valore aggiunto che Natascia Luchetti
ha egregiamente approfondito.
Con
Il battesimo di sangue, prequel di “Dracula – Love
never dies”, l’autrice posa un tassello molto importante per il
mosaico che rappresenta la storia, sicuramente significativo per
comprendere meglio la figura del protagonista, assaporarne la vita da
essere umano e conoscere le ragioni della sua trasformazione nel
mostro che tutti conosciamo.
Chi
è Vlad III?
È
uomo, un marito, un padre, ma prima di tutto è un Voivoda, un
principe con forti ideali, pronto a difendere i suoi affetti e il suo
popolo.
Impavido,
folle, atroce e sanguinario. Chiamato da molti il “figlio del
demonio”, Dracul, perché a differenza degli altri non scende a
patti con nessuno, non vende se stesso a chi ha più potere di lui e
non si piega, anche a costo di spezzarsi: preferisce morire piuttosto
che sottostare al nemico.
Poi
Elisabeta, la sua sposa, il suo grande amore, si toglie la vita. Il
desiderio di vendetta è accecante e totalizzante e l’uomo lascia
il posto alla bestia, l’oscurità avvolge la sua anima divorata dal
dolore e non gli interessa più vivere o morire, perché ciò che
adesso desidera ardentemente è portare nel suo inferno quanti più
uomini possibili.
Sopravvissuto
alla morte e rinato da sangue malvagio, si nutre di vite senza
esserne sazio, una maledizione che lo rende un ladro di anime, un
divoratore di esistenze: Dracula, il mostro.
Però,
per quanto la sua umanità sia completamente azzerata, ciò che resta
immutato nel tempo è proprio quell’amore eterno che non ha saputo
proteggere, quello stesso amore che lo condanna e lo porta in salvo
ogni volta.
Siamo
alla fine del 1800, quando la foto di una giovane donna, Mina Murray,
promessa sposa all’agente immobiliare Jonathan Harker, lo sconvolge
nel profondo.
Mina
non è una donna qualunque. Mina ha lo stesso volto della sua amata
Elisabeta.
Ed
ecco che questo viso familiare diventa da subito l’ossessione di
Vlad: lei è sua e deve riprendersela a tutti i costi, anche lottando
contro acerrimi nemici, primo fra tutti Abraham Van Helsing, il
cacciatore di vampiri, l’unico in grado di braccarlo, che sa come
colpirlo annientarlo. L’uomo a cui Vlad ha ucciso moglie e figlio.
Ora,
cacciatore e vampiro sono mossi dalla stessa disperazione.
Ma
le tenebre si possono davvero sconfiggere? Oppure ci si può limitare
solo ad imprigionare il male?
In
Dracula – Love Never Dies, Natascia ci propone
un salto temporale di oltre un secolo, fino ai giorni nostri,
precisamente nell’anno 2014.
Siamo
ad Hellsgate, una moderna prigione situata a Konin, cittadina nella
gelida pianura dell’Ovest della Polonia, gestita dal discendente di
Jonathan Harker. Sviluppata su due piani in superficie e sette nel
sottosuolo, è teatro di pericolosi esperimenti lontani dall’etica
della medicina, effettuati, senza alcuno scrupolo, su individui con
poteri soprannaturali catturati e segregati nei sotterranei.
Prigioniero,
incatenato in una della celle di massima sicurezza, c’è Wladislaus
Dragwolya, il principe Dracula di Valacchia, che, nonostante il suo
indebolimento fisico e psicologico dovuto alle molte torture subite,
è sopravvissuto e, con grande pazienza e autocontrollo, attende
l’occasione propizia per poter evadere.
I
nemici di un tempo sono oggi presenti nei corpi e nelle azioni dei
loro eredi che, differenza di coloro che sfidarono il vampiro nel
1887, sono deboli e non coesi tra loro.
Il
passo falso del nemico non tarda ad arrivare e Vlad coglie l’attimo
atteso da moltissimo tempo.
Ormai
libero da quell’infernale prigione, torna a Londra per pianificare
e mettere in atto la sua vendetta, quando, nel passeggiare tra la
gente, incontra casualmente lo sguardo di Yrden Clarks, una cameriera
addetta alle pulizie presso l’hotel dove alloggia. Quello sguardo
ha il potere di renderlo immobile, paralizzato. È lo stesso sguardo
appartenuto a Mina Murray, lo stesso amato in Elisabeta, il suo
eterno amore. Uno sguardo che lo perseguita e gli conferma quanto due
anime divise a metà si cercheranno in eterno.
“Ora
guardami, vedimi adesso”
E
lei si voltò, come se avesse sentito quel lontano invito, mormorato
appena.
Lui
è un mostro che si è dannato stringendo un patto con l’Inferno,
il male dal quale fuggire e che si deve odiare a priori, perché alla
dannazione e alla morte non c’è giustificazione: sono valori
negativi ed inaccettabili.
Ma
Yrden non ha paura del mostro, non teme l’oscurità da cui egli
domina il mondo, anzi, ne è attratta, invaghita e profondamente
legata.
Lei
rappresenta per Vlad la rosa più rara che si sia mai degnata di
sbocciare. È un sogno silenzioso, senza origine, già visto e
sentito, che rinasce e continua a vivere grazie ad un desiderio
espresso dalla Principessa alle acque del fiume. Un sogno che lui non
allontanerà mai da sé.
Questo
amore può salvarlo e condannarlo, ancora una volta.
“Tu
eşti dragostea vieţii mele”
Dracula
è colui che ha preferito rinascere nella negazione della luce,
ribellandosi persino a Dio, pur di vendicare il dolore della perdita
del suo amore.
Colui
che ha conosciuto la bellezza di vivere e morire per la libertà.
Colui
che ha combattuto contro un milione di Turchi, sfidandoli senza alcun
timore, ma con intelligenza.
Colui
che, tra i suoi sudditi, non ha fatto distinzione tra ricchi e
poveri, garantendo ad entrambi i medesimi diritti.
Già
da ragazzina amavo il mito e della leggenda di Dracula, sono
cresciuta adorando film e leggendo storie a lui dedicate, progettando
da sempre un viaggio in Romania, ma, fino ad oggi, non avevo mai
guardato così da vicino la sua anima.
Voglio
fare i miei complimenti all’autrice per il suo stile così
dettagliato, preciso e impeccabile.
La
narrazione è ben articolata e scorre così divinamente che è stato
come guardare un bellissimo film: colori, rumori, sapori e odori. I
miei sensi sono stati allerta per tutto il tempo.
Grazie
a Natascia ho avuto modo di andare oltre l’oscurità, di trovare le
risposte alle mie domande e di conoscere le ragioni e le origini di
tanta violenza e mostruosità. Ho potuto comprendere pienamente il
perché di una sete di vendetta così potente da spazzare via
l’umanità di Vlad, rendendolo cieco e distruttivo.
Però
Vlad è molto altro... è un uomo straordinariamente affascinante,
ammaliatore, incantatore. E anche stavolta ne sono rimasta attratta,
ho sognato ad occhi aperti insieme alle donne che lo hanno amato, mi
sono sentita accarezzare dalle sue parole, emozionandomi ad ogni suo
sguardo di ghiaccio.
Ho
sofferto e pianto ogni sua lacrima cremisi, tanto che avrei voluto
abbracciarlo e tenerlo stretto a me.
La
sua ferocia e la sua sete di vendetta sono poi così condannabili
rispetto a tutto quello che ha dovuto sopportare?
Non
so voi, ma io l’ho amato fin dalle prime pagine. L’amore non
muore mai!
Ricapitolando….
L’aglio l’ho gettato, l’argento l’ho fatto sparire e i
paletti di legno in casa sono stati bannati. Direi che sono più che
pronta. Vlad, ti aspetto dopo mezzanotte e mi raccomando di
presentarti sotto sembianze nebbiose perché il trucco dei
pipistrelli, topi e ratti anche no!
Bună
Lectură!
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