Editore: Quixote Edizioni
Pagine: 180
Prezzo: 3,99 €
Uscita: 5 ottobre 2018
A questa mocciosa sta per essere impartita una lezione.
MAX.
per la prima volta e mi sono sepolto dentro di lei.
Ma sto per sposare sua madre… un matrimonio senza amore, che non ha alcuna importanza per entrambi, ma che significa comunque che Lola Grace non può essere mia.
In ogni caso non sarei sicuramente un buon partito per lei. Gioco sporco, e scopo ancora più duro. Rovinerei una ragazza carina come lei nel giro di poche ore.
Eppure non ho saputo resistere… Lola Grace è troppo dolce perché io possa rinunciarvi.
LOLA GRACE
Ma allo stesso tempo, non posso lasciare perdere.
Conosco le regole. Nessun bacio.
Vietato toccarsi. Vietato parlare. Vietato scopare.
E sto per violare ognuna di esse.
Prima
di leggere questa recensione, una premessa è d’obbligo: amo l’esagerazione. Non
sempre, eh, per la maggior parte del tempo quando leggo un libro sono
ossessionata dalla coesione della struttura, dalla pertinenza dello stile
narrativo, dalla profondità delle caratterizzazioni… e cose del genere.
Ma in
me vive una Mrs. Hide che si nutre di trash, che adora sguazzarci dentro,
sporcarsene le mani. E quando il mio lato oscuro e cazzone viene a galla, importa
solo quanto tutto in un romanzo sia adorabilmente… esagerato.
“La sua
tentazione” di Isabella Starling di trash ne contiene a palate sin dalla trama,
che da sola è bastata a stamparmi in faccia un sorriso ebete e riempirmi di una
soddisfazione pari a quella dei maiali che rotolano nel fango. E,
attenzione, il riferimento ai suini non è casuale, perché Paparino e Gattina
sono due sporcaccioni.
Di chi
sto parlando? Dei protagonisti del romanzo: Max Rivers, avvocato super tatuato
e amante del sesso spinto, e Lola Grace, al secolo gattina, dolce ragazzina che
salta ogni stadio evolutivo fino a diventare, in poche pagine, una maliarda.
ADORO.
Adoro
che lei sia la figliastra di lui, che lui sia il suo daddy anche per la legge e
che questo non sia solo un nomignolo da ansimare sotto le lenzuola. Adoro che
facciano finta di interessarsi ai limiti morali quando non vedono l’ora di
saltarsi addosso, cosa che poi fanno, immancabilmente, nell’interesse delle
lettrici che in un autunno dal clima incostante non disdegnano picchi di caldo
equatoriale.
E io
non solo non disdegno, ma addirittura apprezzo. Perché? Esagerazione, ho detto
prima, ma anche degenerazione. Degenerazione dei costumi, degenerazione causata
dall’ambizione, dall’avidità, dalla sete di potere. Non è chiaro, vero? Mi
spiego meglio: Max e Lola Grace hanno dei nemici, le cui perversioni rendono la
loro irrisoria.
Che
sarà mai una storia d’amore, perché l’amore c’è, tra un patrigno e la
figliastra maggiorenne, quando in giro ci sono madri (al plurale) che farebbero
alzare bandiera bianca a Crudelia De Mon, padri aberranti, amici diabolici?
Ora capite
perché ho adorato tutto ciò? Perché fin dalla quarta di copertina non c’è nella
Starling nessun tentativo di abbindolarci con una storia normale. Lei parla a
un pubblico particolare, quello che ama affogare nelle perversioni, che al
sesso consumato nei vicoli bui con temperature artiche si chiede “a me quando?”,
che di fronte a un uomo pazzo di una ragazzina non si addentra in disquisizioni
etiche ma macina pagine per scoprire se la principessa riuscirà ad avere il suo
principe tatuato.
Tutto
ciò che una mente forbidden potrebbe desiderare è condensato qui nello spazio
di un romanzo breve (180 pagine). Dite che sono poche? Avete ragione. Un
forbidden serio trascinerebbe paturnie e tormenti per 300 pagine per poi
arrivare allo stesso punto di questo romanzo. Sì, forse vi giungerebbe meglio, molto
meglio, dopo aver sezionato sentimenti e risvolti psicologici. Ma alla Starling
non interessa, lei vuole appiccicarvi addosso una patina di deviazione e
degradazione, mista a eccitazione pruriginosa e divertimento (alcune cose sono
così improbabili che ho riso a crepapelle con gran soddisfazione).
Per
questo scava nel torrido e nel torbido senza alcuna necessità di lanciare
messaggi positivi o creare eroi in cui immedesimarsi (mi stupirei se qualcuna
di voi volesse davvero perdere la verginità con il patrigno, ma ho una mente
aperta). Ciò che le piace e in cui riesce è esplorare e descrivere quella linea
sottile tra erotismo e perversione, tra serietà degli argomenti e trattazione farsesca.
Uno
stile alla Madeline Sheehan per la quale (sempre in un romanzo breve) ho
rischiato di vomitare per il disgusto, ridere fino a farmi scoppiare i polmoni ed
eccitarmi… il tutto contemporaneamente, proprio come voleva l’autrice.
Difficile,
difficilissimo spiegare questo sottogenere, spiegare quanto il trash per il lettore
giusto e predisposto sia una manna dal cielo, quanto un libro, per questo tipo
di lettori, acquisti stelle non in relazione all’armonia, ma alla disarmonia e
ai suoi elementi più grotteschi e buffoneschi.
Perché
dovreste leggere “La sua tentazione”? Perché quella di Cenerentola è la fiaba
più bella di tutte, e questa ne è una versione porno; perché l’erotico spacca e
la depravazione pure; perché spesso ridere is the answer; perché anche nei
contesti meno predisposti l’amore fa sospirare e innamorare di sé, fa sognare
la staccionata bianca e il camino davanti a cui leggere favole ai bambini in
pigiamino. Le domanda sono: come faranno Max e Lola ad arrivare al lieto fine,
viste le premesse? E soprattutto, che tipo di lettore siete?
Non
resta che mettere alla prova voi stessi e i vostri limiti pensando a divertirvi
il più possibile.
Quanto
a me, la mia Mrs. Hide è soddisfatta e si sta riscaldando: i prossimi libri
della Starling alzano l’asticella dell’immoralità e non vede l’ora di
tuffarsi tra le pagine.
Al
prossimo appuntamento e buona lettura!
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