Genere: Contemporary Romance
Editore: Self-Publishing
Prezzo ebook: € 1,99
Sinossi:
Giò non ha più un volto. Non incontra più nessuno, non vuole essere giudicata
per quello che è diventata, per il mostro che è di fronte agli occhi di tutti.
Dave è un’oculista che ha perso la voglia di
andare avanti, di cercare la felicità.
Non si conoscono e l’unica motivazione che li
tiene ancorati alla vita sono i loro figli. Solo dalla loro spontaneità nasce il
primo incontro tra i loro genitori: “Le persone ferite si curano meglio a
vicenda”.
Tutti portiamo delle maschere, tutti abbiamo dei
segreti che ci hanno reso quello che siamo. Tutti abbiamo la pelle diventata
più dura, pronta a subire altre ferite. Solo pochissime volte si incontra la
persona capace di vedere oltre la maschera, oltre il segreto, oltre la dura
scorza cresciuta nel tempo.
Ma la domanda è una sola: avremo il coraggio di
vedere questa bellezza?
Estratto: dall’Incipit
2 - Dave
Nola, perché mi perseguiti? Rivoglio la mia
vita, rivoglio te!
C’è qui di fianco a me un’altra donna di cui non
ricordo il nome. L’ennesimo letto in cui sono entrato da quando tu hai deciso
di abbandonarmi.
Lo so, non è stata una tua decisione. È stata
colpa mia. E sono incazzato. Ho tirato fuori anche questo taccuino, sperando di
ritrovarti. Ma è stato tutto inutile.
Mi basterebbe che tornassi a parlarmi, a
sorridere e guardarmi come avevi sempre fatto, ancora prima che ognuno di noi
imparasse la lingua dell’altro.
È stata colpa mia. Non ti ho ascoltata.
Non posso tornare indietro. E nemmeno tu.
Ora mi ritrovo solo con questo taccuino, una
manciata di ricordi che si assottigliano sempre più col passare del tempo,
lasciando una intensità che mi devasta il cuore e l’anima. Come un deserto di
emozioni tutte uguali, che non distinguono più nemmeno il giorno dalla notte.
Credo che smetter di cercare.
Di finire in altre fredde braccia.
È inutile.
Forse, con il passare degli anni, non abbiamo
più alcun diritto verso il futuro: se ce lo facciamo scappare di mano, basta,
abbiamo perso, abbiamo avuto la nostra occasione. Una sorta di ruota della
fortuna: “Caro concorrente, hai esaurito i giri, se vuoi indovina la frase,
altrimenti è stato bello conoscerti, ma non ce ne frega un cazzo di te e della
tua vita”.
Lo so, non sei abituata a sentirmi parlare così.
Ma è finito il tempo dei sogni, il tempo delle speranze, il tempo della tua voce
e dei tuoi sguardi che mi riportavano sulla difficile e inibita via che nasce
dall’unione della ragione e dei sentimenti. Una strada che possono percorrere
solo due persone che si uniscono come abbiamo fatto noi.
Tu sei in silenzio ora. Mi hai abbandonato a un
destino che non ho chiesto. Io vago. Non ti cerco. Non vivo nel passato. Ma mi
manchi.
Dio se mi manchi.
Vaffanculo.
Ti odio.
Mi manchi. Vaffanculo.
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