Teresa Siciliano ci illustra come fare acquisti su amazon, cosa è bene seguire e quali sono gli store che potrebbero migliorare.
Il mio
primo rapporto con Amazon risale al febbraio 2013, quando Miriam Formenti mi
regalò il suo primo self, Un uomo da odiare: vi avevo accennato in
un’ampia discussione sul blog dei Romanzi, come avveniva allora, nel momento in
cui fu ristampato negli Oro Capelli di luna.
All’epoca non avevo il kindle né il tablet, quindi dovetti
rileggerlo sul computer, dopo aver scaricato con qualche difficoltà, ma con l’usuale
valido supporto del team di Amazon, l’applicazione dedicata. Quindi cominciai a
mettere sul sito qualche recensione dei romanzi che mi parevano migliori, molto
prima di acquistare qualcosa. Leggere sul computer era molto scomodo e quindi
cominciai a farlo sporadicamente solo dopo aver comprato il primo tablet, dal
momento che la app android era molto più comoda. Lo facevo soprattutto per i
titoli esclusiva Amazon o fortemente scontati rispetto agli altri store.
Piuttosto presto, invece, sono diventata dipendente dall’offerta
lampo del giorno, dove non dico tutti i giorni, ma certo alcune volte durante la
settimana trovavo qualcosa di interessante. Allora andavo su Ultima (che poi
sarebbe diventata Streetlib) e compravo lì il libro, dal momento che non amavo
(e non amo) il formato mobi a causa dell’assenza del numero a piè di pagina.
Usavo il sito come vetrina: ogni mattina guardavo la classifica dei più
venduti, per vedere se c’era qualcosa che mi stuzzicava.
Col tempo ho imparato a usare la lista dei desideri: ci metto
tutti i libri, di qualunque genere, per me interessanti e aspetto che scenda il
prezzo. Controllando ogni mattina, individuo subito le promozioni. L’ho creata
su Amazon perché, fino a tempi recenti, era lo store più aggiornato, dal
momento che da quelle parti pare lavorino giorno e notte.
Il momento della svolta, e non in positivo, è stato la nascita di
kindle unlimited. A prima vista l’idea di poter leggere tutto quello che volevo
a un prezzo forfettario mi sembrava favolosa, dal momento che acquisto ogni
mese molti romanzi.
Invece non ho mai sottoscritto neanche l’abbonamento gratuito di prova.
E i motivi sono stati molteplici. Innanzitutto, almeno inizialmente, nessuna
casa editrice di rilievo ha fornito i suoi libri al sistema e quindi il livello
generale non era soddisfacente, anche se probabilmente l’offerta era più
appetibile per una lettrice giovane, che deve ancora leggere tutto. Poi c’era
il problema tipico di tutti i club del libro: devi scegliere nell’ambito
dell’offerta, non puoi leggere quello che piace a te e dopo un po’
inevitabilmente finisci per essere influenzato e limitato.
Inoltre la pressione di Amazon è particolarmente potente.
Vi prego di far caso a quanto è accaduto nell’ambito dell’offerta
lampo del giorno. Nella prima riga ci sono solo tre libri. Nella seconda 6-7
schermate, ma solo di ku, poi le offerte mensili, sempre le stesse. Penso che
nell’ultimo mese avrò comprato uno o due dei libri proposti, un po’ di più di
quelli gratuiti che chissà quando riuscirò a leggere. Se ci riuscirò.
Ma la cosa più grave è l’assenza di segnalazioni importanti.
Per esempio il fatto che Scandalosi legami della Gay era in
vendita a 0,99 anziché a 2,99 l’ho saputo dalla lista dei desideri, non
dall’offerta lampo. E si trattava di uno sconto solo Amazon!
Non vi compaiono più i megasconti di Leggereditore o di Emma. Per
cui ho deciso che d’ora in poi la mattina guarderò le promozioni su StreetLib e
su Bookrepublic, altrimenti mi perderei molti titoli interessanti.
Il sito Harlequin (ora Harper Collins) è morto ormai molto tempo
fa: quando ho visto che La giovane contessa della Wolf era in vendita a
2,99, ho cercato di vedere quali altri Romanzi storici in ebook fossero in
distribuzione, ma non sono riuscita a trovarli. Inoltre non so come mai non
tutti i GRS escono in ebook: nel mio computer ho molte recensioni di libri
acquistati nella mia edicola dell’usato, che non so dove pubblicare.
Parimenti sta morendo, parrebbe, il blog dei Romanzi Mondadori, un
tempo prezioso punto di riferimento. E ciò anche perché tutte (scrittrici e
lettrici) ormai facciamo riferimento a facebook, dove inoltre abbiamo più
libertà (a volte forse troppa, come è noto).
Negli ultimi i giorni ci si è messa anche la nuova visualizzazione
di facebook per tablet, che non permette di scorrere agevolmente tutti i post
dei gruppi: ora bisogna essere determinati.
Però
proprio facebook mi pare il luogo migliore per vedere che aria tira nella c.d.
letteratura di intrattenimento: ricordandoci che proprio nell’appendice dei
giornali hanno pubblicato Balzac e Dickens e che già prima ai romanzi allora
vituperati avevano affidato la loro concezione della vita la Austen, le Brontë
e perfino Manzoni.
Quindi,
signore scrittrici (e scrittori), evitate di fare spam eccessivo, ma pubblicate
dei post sulle vostre novità che stanno uscendo, cercando di stimolare la
curiosità. E, prima cosa, scrivete bene le sinossi: riassunti brevi sulla
situazione di partenza della vostra storia e NON raccontate il finale, neppure
quando è scontato. Al massimo dite che si tratta di un romance e chi vuol
capire capirà. Non imbrogliate sul contenuto (perché l’acquirente si arrabbia
di brutto). Stimolate discussioni e approfondimenti anche solo su questioni
generali, in modo che si memorizzi il vostro nome. E, se possibile, non
litigate con nessuno: si può esprimere un’opinione diversa anche senza usare
turpiloquio.
Curioso che proprio stamattina l'offerta lampo di Amazon abbia cambiato aspetto.
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaInteressante post, anche se mi ha fatto capire quanto, al contrario di quanto credevo, io sia ingnorante in questo campo.
RispondiEliminaSiccome il mio rapporto con i libri, prima cartacei e ora anche (in prevalenza) elettronici, si limita a questo: se mi ispira, lo compro..., e siccome spesso cerco di capire qualcosa di piu' dalle recensioni dei lettori "seri", faro' come Matesi e "guardero' le recensioni su StreetLib e su Bookrepublic", piu' un paio di blog di cui negli anni ho imparato a fidarmi.
In generale, pochi self, e solo se l'autore ha prima pubblicato con qualcuno...