Genere: Storico
Editore: Neri Pozza
Collana: Le Tavole D'Oro
Pagine: 608
Pagine: 608
Prezzo: € 18,00
Uscita: 5 Novembre 2015
Sinossi:
È il 22 marzo 1921. Davanti alle Piramidi d’Egitto
tre turisti occidentali posano per una foto a dorso di un cammello. I primi due
sono gli inglesi più famosi del Ventesimo secolo: il ministro delle Colonie,
Winston Churchill, e lo scrittore paladino del nazionalismo arabo, Thomas
Edward Lawrence. Il terzo – «cappello di paglia ornato di rose e pistola al
polpaccio nascosta dalla sottoveste» – è l’archeologa, poetessa, linguista e
maggiore dell’esercito Gertrude Bell.
Chi è quella donna così influente e talentuosa da essere paragonata a
Elisabetta I? E perché ha scelto di «competere a condizioni maschili nel mondo
maschile» delle imprese eroiche mediorientali di inizio Novecento? Dopo la
laurea in Storia a Oxford, Gertrude rinuncia agli agi della vita in una delle
famiglie più ricche d’Inghilterra e parte a esplorare i ,territori dell’Impero
Ottomano. Ci vuole poco a capire di che pasta è fatta. Per prima cosa dice
sempre quello che pensa: che si trovi in compagnia di un funzionario turco
corrotto, di un diplomatico inglese incapace o di un derviscio dal coltello
facile. E poi ha un’inesauribile sete di conoscenza e di giustizia, e detesta
sentirsi vincolata a un unico luogo. Naturale, perciò, che l’ingresso nel
controspionaggio inglese e la richiesta di Churchill di far parte del gruppo di
«orientalisti» che traccerà il nuovo assetto del Medio Oriente, per lei non sia
ancora abbastanza. Gertrude vuole afferrare le complesse contraddizioni di
quella terra assolata.
Parte alla volta della Palestina. Visitala Turchia e la Grande Siria.
Conosce emiri, sceicchi e vescovi finché, nel 1917, l’esercito britannico le
ordina di stabilirsi a Baghdad nelle vesti di «segretaria orientale», dove
rimane dieci anni, fino alla notte in cui morirà per un’overdose di farmaci.
Gli ottimi rapporti di collaborazione con re Faysal, la fondazione della
Biblioteca pubblica e del Museo nazionale iracheno sono solo alcuni dei
tasselli con cui Gertrude dà il via al processo di costruzione di uno stato
arabo indipendente e a una fase di stabilità politica che durerà per ben
trentadue anni. Un evento che ha dell’incredibile, come sottolinea l’autrice
Georgina Howell, se si pensa che oggi Stati Uniti e Gran Bretagna farebbero
carte false «per la promessa di un Iraq pacifico e ben governato anche solo per
quattro anni».
Riportata in auge dal film di Werner Herzog (con Nicole Kidman nei panni di Gertrude Bell), La regina del deserto racconta l’incredibile storia della «Lawrence d’Arabia al femminile »: una donna coraggiosa, altruista e capace come pochi di comprendere l’animo umano. Un libro avvincente e riccamente documentato che ci consegna non soltanto la prima eroina del Novecento, ma anche il ritratto di una terra antica che rischia di scomparire sotto i colpi di mortaio di una guerra infinita.
Parte alla volta della Palestina. Visita
Riportata in auge dal film di Werner Herzog (con Nicole Kidman nei panni di Gertrude Bell), La regina del deserto racconta l’incredibile storia della «Lawrence d’Arabia al femminile »: una donna coraggiosa, altruista e capace come pochi di comprendere l’animo umano. Un libro avvincente e riccamente documentato che ci consegna non soltanto la prima eroina del Novecento, ma anche il ritratto di una terra antica che rischia di scomparire sotto i colpi di mortaio di una guerra infinita.
«La donna che venne definita la “Lawrence d’Arabia
al femminile”».
la Repubblica
«L’incredibile vita di Gertrude Bell offre una lezione senza prezzo all’Iraq di
oggi».
The Guardian
«Gertrude Bell è stata una donna speciale».
Werner Herzog
«La britannica Gertrude Bell è stata una figura chiave nel Medio Oriente nato
dopo la caduta dell’Impero Ottomano».
Il Sole 24 Ore
L'autrice:
Georgina Howell ha iniziato a lavorare
come giornalista all’età di diciassette anni. Ha collaborato con l’Observer,
Vogue, The Tatler, ed è stata articolista per il Sunday Times. Attualmente vive
tra Londra e la Bretagna.
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