Genere: M/M
Editore: Triskell
Pagine: 278
Prezzo: € 4,49
Uscita: 31 Gennaio 2016
Sinossi:
Malloy, caposquadra del J-Bar Ranch, è
un tipo riservato che si muove in modo quasi furtivo attorno agli altri, come
un vecchio coyote, facendo il proprio lavoro e tutelando la propria privacy.
Questo fino a quando non arriva Crispin
Carrasco. Snello, muscoloso e con una bocca che non smette mai di parlare,
Crispin innesca qualcosa in Malloy, qualcosa che il caposquadra non sapeva
esserci.
Ma come può un coyote solitario
avvicinarsi al calore di un fuoco? E cosa più importante, cosa accadrebbe se
quel fuoco lo bruciasse?
Ogni volta che finisco di
leggere un libro sui cowboy si rinnova il mio interesse per il filone western!
Per chi non ne avesse mai letto
uno, potrebbe risultare noioso: sempre i soliti cavalli, i soliti cowboy, le
solite praterie...
Per me, invece, si tratta ogni
volta di una scoperta nuova.
In particolare, qui si dà
spazio all’introspezione, a come possa essere l'amino di un taciturno cowboy,
che ha passato tutta la sua vita a farsi accettare dalla famiglia che l'ha accolto
e amato, ma con cui non ha legami di sangue: il cuore di Malloy. Questo non è
il nome di battesimo del cowboy che ci racconta la sua storia in prima persona.
Non voglio svelarvelo, ci penserà Crispin a spiegare le cose per bene,ma vi
posso solo dire che dentro il suo nome si nasconde l'anima di una guerriero.
L'altro protagonista assoluto
del romanzo è, appunto, Crispin,un ragazzo che sembra giovane,ma solo in
apparenza, perché è molto più saggio dei suoi venticinque anni, anche se il suo
aspetto può confondere le idee,sopratutto a Malloy:
“Le sue lunghe ciglia si abbassarono, le sue
palpebre si chiusero sui caldi occhi marroni e le sue guance si colorarono di
rosa sotto a una miriade di lentiggini. Era goffo e allampanato come un cucciolo,
e sapeva di esserlo. Non aveva molti peli sul viso, e la pelle era scura come
quella di sua zia. Sicuramente era di discendenza nativa americana, con quegli
zigomi.”
Nessuno era preparato al suo
arrivo! Ha una parlantina motorizzata,come dice Malloy, è orgoglioso delle sue
origini e tradizioni, ma senza esserne schiacciato,ha un passato doloroso alle
spalle ma anche una zia che lo adora. Un piccolo esempio dei suoi
pensieri? Eccolo:
«Un tempo
immaginavo che le parole fluttuassero in aria per un po’, svolazzando in giro,
per poi cadere a terra in mucchi di lettere come dei fiocchi di neve.»Guardai
in direzione del vialetto congelato, i cumuli di neve sporca che avevo spalato
via dagli scalini della veranda. Vidi la pozzanghera dove il gas di scarico
della macchina di Flora aveva sciolto il ghiaccio lasciando un residuo oleoso,
e pensai: “Santo cielo. Riesco davvero a immaginarmelo. Lettere che volteggiano
come fiocchi di neve nell’aria attorno a Crispin, andando a ricoprire il legno
della veranda, dove – per fortuna – i suoi piedi sono ben chiusi in un paio di
solidi stivali da cowboy”. Almeno non gli sarebbero venuti i geloni e non
avrebbe perso
nessun
dito...«Siamo anime gemelle,» esclamò felice. «Sei la prima persona a cui
l’ho
raccontato che le abbia cercate davvero.»”
Crispin con la sua naturale
esuberanza scaverà nel cuore di Malloy fino a fargli trovare la forza di vivere
la vita per se stesso e non solo per il ranch che gli è stato affidato.
È come se il cuore di Malloy
fosse sbocciato con la brezza delle parole di Crispin:
“Le sue braccia si saldarono di nuovo attorno a me
e io mi voltai per fronteggiarlo. Le sue palpebre si abbassarono, lente e
pesanti, e sapevo che era vicinissimo al sonno. «Dio, sei bellissimo.»
«Proprio. Come. Te.» «Non so cosa farò con te,» mormorò.«Tienimi con te, per un
po’.» Ti prego. Ti prego, tienimi.«Beh, sì. Quello.» Sospirò. «Quello di
certo.»«Farò lo stesso.»...
….Fallo, Crispin. Fallo, e riempimi con la tua
essenza nello stesso modo in cui mi riempi col calore del tuo spirito e il
rumore delle tue chiacchiere incessanti. Riempimi. Circondami. Marchiami. Ho
bisogno di te.”
Si vivranno momenti altamente
drammatici ma anche siparietti molto divertenti offerti in primis dalla
parlantina sciolta di Crispin,che spazia da un argomento all'altro(la
spiegazione dell'incrocio tra mucca e bufalo,il beefalo,mi ha fatto morire dal
ridere)e dalla presenza di un cavallo semi pazzo, dispettoso, orgoglioso,e con
una presenza scenica da far invidia ad una diva dello spettacolo: Teddy! Ma mi
raccomando non chiamatelo cosi'!I nomi hanno importanza anche quelli degli
amici a quattro zampe! Che dire poi della dolcissima 3PO…
Una lettura consigliata su
tutti i fronti,con la giusta dose di dolcezza,passione e anche di dramma che aiuta
i personaggi a capire chi sono veramente senza appesantire troppo la vicenda.
Molto ben scritto. Quasi mi dimenticavo! La frase più bella del libro? La
dichiarazione silenziosa di Malloy a Crispin:
“Amavo Crispin Carrasco. Chiacchierone nervoso,
creatore di bambole, salvatore di cani, merce
danneggiata,
sussurratore di cowboy.”
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