Genere: M/M, Paranormal
Editore: Triskell EdizioniPagine: 190
Uscita: 11 agosto 2017
Traduttore: Barbara Cinelli
Sinossi:
Afflitto da tutta la vita da dolori e debolezza, Ethan Abbatt è un mutaforma che non riesce a mutare. Sperando di andare incontro a una morte onorevole unendosi al suo branco durante un attacco ai vampiri, Ethan viene invece a conoscenza di due cose: che perdere sangue allenta il dolore e libera il suo lupo, e che il suo vero compagno è un vampiro di nome Miguel.
Miguel Rodriguez, un feroce e potente vampiro di quattrocento anni, percorre la strada della vita come un’ombra, senza felicità né affetti. Quando un giovane mutaforma gli dice di essere il suo vero compagno e che sono destinati a stare insieme, Miguel lo manda via. Ma Ethan è insistente, e stare con lui gli viene talmente naturale che Miguel non riesce a resistergli a lungo.
La sfida vera consiste nel cercare di sopravvivere, in modo da poter stare insieme fino alla fine dei tempi.Questo secondo volume della serie Mates non mi ha convinto al pari del precedente.
Cerchiamo
di capire perché: la scrittura è sempre fluida, ma la trama l'ho
trovata un po' scontata e ripetitiva. Il primo volume era decisamente
più accattivante e originale.
La
storia di Miguel ed Ethan è narrata dal punto di vista di
quest'ultimo.
Il
giovane mutaforma è poco considerato dal suo clan, perché a causa
del suo fisico minuto e delicato non è mai riuscito a mutare in
lupo, l'altra metà della sua anima. Tutti pensano che avrà vita
breve, arrivando a trattarlo come fosse un malato senza speranza di
guarire. Solo i suoi genitori e la sorella maggiore sembrano
trattarlo al pari di una risorsa preziosa.
Ethan
risulta essere molto carino e dolce; sebbene non molto “fisicato”,
è un tipetto tenace e volitivo e, una volta capito che il suo
salvatore è la sua anima predestinata, nessuno potrà tenerlo
lontano da Miguel!
Sulla
base del concetto che gli opposti si attraggono, compare in scena un
vampiro pluricentenario, il tenebroso Miguel: alto, spalle enormi,
forte e potente, con capelli del colore della notte, la carnagione
scura e profondi occhi castani.
Gran
parte della vicenda è incentrata più sull'attrazione sessuale dei
due protagonisti che sui sentimenti che stanno crescendo in loro, o
sulle battaglie che dovranno affrontare visto che appartengono a due
specie da sempre in forte contrasto:
“Comunque,
se mi fossi immaginato un ricongiungimento tra compagni, non sarebbe
stato minaccioso con suoni paurosi, grida di terrore e sguardi
assassini. Quindi sì, la situazione era un po’ carente sotto
l’aspetto romantico. E poi c’era un livello preoccupante di
implicazioni omicide. Ma era ormai chiaro come avevo scelto di
affrontare quei problemi: misi un piede davanti all’altro e
camminai verso il mio destino. Che fosse la morte imminente o un
grande amore non riguardava nessuno, a quel punto. Entrambe le
possibilità erano reali. Mi rifiutavo di scappare dal mio compagno,
fosse quel che fosse.”
Ho
letto innumerevoli libri che narrano di vampiri e mutaforma; le
dinamiche e abitudini delle due specie differiscono di poco da
scrittore a scrittore, ma in questo libro mi è piaciuto molto come
Cardeno ha caratterizzato la figura del vampiro, rendendolo non un
essere che vive alla spalle del genere umano, ma che non può
sopravvivere senza, fino a divenire una sorta di paladino dello
stesso “cibo” di cui si nutre:
«A
dire il vero non lo è quasi mai. Abbiamo bisogno degli umani per
sopravvivere, quindi non è nostra intenzione ferirli, non davvero.
Sono parte di noi, il loro sangue scorre nelle nostre vene. E non
dimenticarti che eravamo umani anche noi prima che ci trasformassero.
E poi, come ti ho già detto, ad alcuni umani piace come si sentono
dopo che ci siamo cibati di loro. Lo vogliono.»
Ho
trovato molto affascinante anche la diatriba tra le due specie
soprattutto in riferimento alla mancanza dell'anima dei vampiri:
«...Quando
i mutaforma hanno deciso di distruggere tutto ciò che c’era
attorno a loro, quando hanno iniziato a cacciare gli umani, bruciando
edifici e alberi, pensando così di tenerli lontani, i vampiri li
hanno fermati. Non siamo andati con l’intenzione di combattere.
Quello è il sistema dei mutaforma, non il nostro. Se c’era
qualcuno che stava difendendo qualcosa, eravamo noi. I vampiri che
difendevano gli umani. Difendevamo la terra che i mutaforma dicevano
considerare preziosa finché qualcun altro l’ha voluta. Eravamo
noi, i succhiasangue senz’anima. Noi.»
Decisamente
sembrano fare più bella figura i succhiasangue dei lupi!
Come
vi dicevo molta dell'azione si svolge sotto le lenzuola, rendendo il
romanzo molto, molto hot.
La
trama poteva essere più articolata e, solo negli ultimi capitoli del
libro, assistiamo a una pseudo lotta di volontà tra il beta del clan
e Miguel, per non parlare di quell'idiota di Ralph...
La
cosa che invece mi è piaciuta molto è stato l'epilogo: a distanza
di vent'anni dallo svolgimento della vicenda principale; un modo per
allietare i lettori.
Sono
comunque sicura che gli estimatori di Cardeno non rimarranno delusi
di questo libro; io mi ritiro nell'attesa del prossimo capitolo della
serie, per vedere chi sarà la prossima coppia di anime predestinate!
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