Genere: Urban fantasy, M/M
Editore: Self Publishing
Pagine: 302
Prezzo: € 3,99 (e-book)
Uscita: 29 settembre 2016
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Sinossi:
Il tempo è finito e la
ribellione dei Nephilim ha raggiunto il suo culmine. Lo scontro con gli Eterni
e con la legge divina è ormai inevitabile. Mentre le ultime pedine prendono
posto sulla scacchiera della guerra, le alleanze che potrebbero portare alla
vittoria vacillano, rischiando di far crollare tutto.
La perdita dell’umanità di
Jonathan e Alexander che conseguenza porterà? Cosa rimarrà di loro quando la
guerra sarà finita? Chi sopravvivrà alla battaglia finale?
Nell’ultimo volume della
saga dei Nephilim ogni segreto viene svelato, ogni intrigo viene scoperto.
Quando però tutte le
verità saranno rivelate per cosa si potrà ancora combattere?
Ho atteso molto questo
finale di saga, praticamente dall'uscita del primo capitolo!
Il primo e il secondo
libro si erano conclusi con un colpo di scena finale, lasciando per ben due
volte il povero Ryan — l'Infernale — a disperarsi per il suo amore perduto,
Jonathan il Celestiale.
Avevo una gran paura che
l'autore decidesse di porre fine a questa storia in maniera molto tragica —
troppo tragica! — arrivando a minacciarlo fisicamente, perché se non avesse
dato un lieto fine ai due ragazzi sarei andata sotto casa sua ad aspettarlo...
Ebbene, il boia (IO!) ha
deciso che Valerio per questa volta l'ha scampata: la trilogia si è conclusa
nel migliore dei modi.
Tranquilli, niente
spoiler, dovrete leggere e soffrire in silenzio fino alla fine come ho fatto
io; in silenzio più o meno, visto che insieme ad atri lettori tenevamo d'occhio
Valerio, nel caso giocasse qualche scherzo ai suoi personaggi.
Dal punto di vista
narrativo l'autore ha mantenuto lo stesso stile utilizzato nei libri
precedenti, con l'utilizzo della prima persona con la specifica di chi sta
raccontando la storia; capitoli brevi e d'impatto che danno alla trama velocità
e scorrevolezza senza però trascurare i sentimenti dei vari personaggi. Amore,
dolore, paura, ricerca disperata di libertà e libero arbitrio: sono questi i
punti fondamentali di tutta la trilogia.
La sofferta storia d'amore
tra Ryan e Jonathan è il cardine su cui si regge la trilogia, il punto focale,
ma a mano a mano che leggevo, venivo rapita da tutti i personaggi che si
alternavano nella narrazione, soprattutto mi ha affascinato la visione che ha
dato l'autore di Dio e dei suoi figli prediletti.
Sono stata cresciuta in
una famiglia cattolica più o meno praticamente, ma sin da bambina non ho mai
creduto molto in Dio, ripetevo semplicemente a pappagallo quello che mi
insegnavano a scuola, catechismo, eccetera. Ora che sono un'adulta, ho una mia
visone del mondo e della religione, credo nelle scienze empiriche più che in
un'entità sovrannaturale che tutto può, quindi mi trovo molto in linea con il
contenuto di questo ultimo volume:
“Dio è una spiegazione grossolana ai dubbi dell’umanità. Qualcosa che una mente curiosa e incredula non può che trovare insufficiente. Ridicola anche. Ricorderò a voi Umani che cercare è l’unico modo che avete per sollevarvi dal suolo dove strisciate da sempre.”
In questo pazzesco finale ricco di battaglie, cambi di fronte e rivelazioni, i personaggi che mi hanno più colpito sono stati quelli di Emily e di nuovo Val/Valery.
Emily è cresciuta
ulteriormente in questo terzo volume; la ragazza eterea dall’aspetto quasi
fragile, con la passione della musica e con l'arma della VOCE, si è rivelata
essere una guerriera completa e decisa, pronta a lottare per i suoi fratelli e
alleati fino all'ultimo respiro.
“Non avevo mai ucciso prima d’ora. Ero sempre riuscita a tenere saldo questo limite. Ora, per colpa sua, ho perso quel limite per sempre. Mi ha trasformato in un mostro, dovevo fargli pagare anche questa”.
Val/Valery, per le sue
caratteristiche fisiche, mi aveva colpito subito: per lei era stato amore e
odio a prima lettura, ma devo dire che in questo capitolo si è davvero
superata! Ne parlo al femminile perché per me lei è fisicamente una donna, ma
il suo cuore è quello di un guerriero, un angelo guerriero. Aveva molto da
farsi perdonare, ma molto le doveva essere restituito e la sua ricerca
dell'agognata libertà sarà la cosa che le farà aprire definitivamente gli
occhi:
“Possibile che per millenni abbiamo combattuto una guerra che non aveva motivo di esistere se non per la volontà di qualcuno superiore a noi? Qualcuno che voleva fare degli Infernali delle vittime da punire e noi Celestiali dei secondini nelle mani di un odio che non ci appartiene? Ho scoperto quanta libertà esiste nel ribellarmi al potere degli Eterni e forse questo è solo l’ultimo passaggio che devo avere il coraggio di fare. Accettare che ciò che mi sembra ovvio e naturale, di fatto non è che una menzogna raccontata tanto a lungo da sembrare realtà. Se è così, se la verità è oltre il velo che ci hanno messo davanti agli occhi da quando abbiamo memoria, allora potremmo davvero cambiare le regole e scoprire un mondo che non avevamo mai nemmeno immaginato.”
Dovrei menzionare tutti i
personaggi che hanno popolato questa saga: alcuni ci lasceranno, anche
fisicamente, lasciando un grande vuoto in chi gli ha voluto bene, mentre altri
continueranno a scorrazzare in moto lungo le strade del mondo...
Rispetto alle due
precedenti recensioni che ho scritto riguardanti quest'appassionante saga,
stavolta mi sono segnata numerosi passi che mi hanno colpito.
Come potete ben immaginare,
per lo più hanno come protagonisti Ryan e Jonathan e il sentimento che li lega:
un amore forte e struggente, puro e incorruttibile e i loro due modi di viverlo
e accettarlo, o nel caso di Jonathan di fuggire a esso.
Ryan vive per il suo
amore, alla luce del sole, senza vergogna e cerca in tutti i modi di
riconquistare Jonathan, ma sarebbe anche disposto a restare in silenzio pur di
poter vegliare su di lui:
“Quanto vorrei abbracciarlo. È a pochi metri da me e so che quello che sta facendo in questo momento è chiudermi fuori dalla sua anima e tenermi il più lontano possibile. Perché il mio amore è diventato sofferenza fisica per lui, perché quello che provo lo brucia anche se non parlo, perché quello che provo non è sostenibile.E allora devo stare da parte e non guardarlo se non quando non può vedermi e ricacciare dentro i sentimenti e cercare di non farmi battere il cuore fino a quasi fermarlo. Devo limitarmi a sentire la sua presenza vicino e non muovermi per abbracciarlo e stringerlo a me...Eppure su quel ponte a guardare la città illuminata e mezza addormentata davvero mi era sembrato di aver trovato la chiave del mondo, davvero pensavo che sarebbe stato l’inizio, senza rendermi conto che invece era già la fine. Un ricordo che potrò conservare, lucente e bruciante, eppure insufficiente e doloroso come una lama che mi trapassa il corpo.”
Jonathan invece, cerca di
spegnere questo sentimento da cui è attratto suo malgrado, e non a causa di
qualche incantesimo ma perché non riesce ad accettarlo, e ancora peggio non
riesce più ad accettare la sua stessa natura.
“«Jonathan, che ti è successo?». Il mio fratellino è cambiato, ho difficoltà a riconoscerlo e non solo per l’aspetto fisico, il suo mutamento è qualcosa di profondo che l’ha reso una persona diversa...
... «Lucifero mi ha trasformato. Prima che Emily e Alexander e Ryan», sottolinea con una certa veemenza il nome di Ryan ma ci vorrà ben altro prima che decida di fidarmi di lui, «venissero a salvarmi, Lucifero ha mutato il mio corpo. Ha... eliminato la mia parte umana, esaltando la mia parte angelica. E sono diventato questo, qualcosa che non riconosco più come me stesso». «Emani un grande potere, è dai tempi antichi che un Serafino non compare nel nostro mondo, lo sai?». «Val questo non sono io! Sei tu l’Angelo della famiglia, non io! Io sono solo Jonathan, quello che vuole diventare Umano, quello che non ha mai voluto combattere».
Nel gran finale qualche
lacrima mi è scappata, ma devo dire che il sorriso che mi è spuntato dopo aver
letto le ultime righe ha ripagato tutta la sofferenza patita nell'intera saga.
Michela... Ci vediamo sempre di corsa nelle fiere e alle presentazioni. Una volta tanto ho modo di ascoltarti un po' più a lungo. È bello sapere i propri libri in mano a una persona come te.
RispondiEliminaGrazie.