Titolo:
The Quick. Misteri, vampiri e sale da tè
Titolo originale: The Quick
Autore:
Lauren Owen
Data Pubblicazione: 22 Settembre 2016
Casa Editrice: Fazi
Editore
Traduzione:
Lucia Olivieri
Genere: Mystery
Prezzo: €17.50
(cartaceo)
Pagine:
528
Sinossi:
Inghilterra, fine Ottocento. James e Charlotte sono
due fratelli orfani che vivono in una dimora signorile sperduta nella campagna
inglese. Una volta cresciuti le loro strade si dividono: James, timido
aspirante scrittore, terminati gli studi a Oxford divide l’appartamento in
affitto a Londra con un affascinante giovane aristocratico. Grazie alle
conoscenze del ragazzo, viene introdotto nei salotti dell’alta società e trova
l’amore dove non se lo sarebbe mai aspettato. Poi, improvvisamente, scompare
senza lasciare traccia.
Preoccupata e determinata a trovarlo, la sorella
Charlotte parte per Londra e s’immerge nelle tetre atmosfere della città
industriale, dove scopre l’esistenza di un mondo segreto, popolato da
personaggi incredibili e loschi che vivono ai margini della città. Un mondo in
cui i confini della realtà hanno assunto forme tutte nuove. Per lei si
apriranno le imponenti porte di una delle istituzioni più autorevoli e
impenetrabili del paese: l’Ægolius club, luogo di ritrovo degli uomini più
ambiziosi e pericolosi d’Inghilterra, cupo circolo d’élite che cela mille
segreti, uno più terrificante dell’altro: una serie di sorprese che lasceranno
il lettore senza fiato fino all’ultima pagina.
Nel suo coinvolgente romanzo d’esordio, Lauren Owen
ha creato un universo fantastico che risulta allo stesso tempo accattivante e
spaventoso, dove la seduzione del gotico si fonde con l’incanto
dell’ambientazione vittoriana.
Sono un'amante dei romanzi
storici, ma non amo particolarmente quelli ambientati in epoca vittoriana.
Questo libro è ambientato
proprio in quell'epoca e devo dire che dopo una prima parte a mio giudizio un
po' lenta, ma indispensabile per capire i personaggi principali del romanzo, mi
ha poi saputo tenere incollata alle pagine.
Un libro corposo, una
trama complessa e ben strutturata; un libro cupo che sicuramente piacerà agli
amanti del gotico. Una storia ricca di misteri e non tutti svelati.
Una variazione sul tema
vampiresco molto affascinante, legata indubbiamente alla tradizione inaugurata
dal maestro Stoker, ma che poi segue un'evoluzione tutta sua e originale, con
la presunzione di essere la cura per creare una società di individui meritevoli
che la possano “dirigere” meglio. O almeno questo è quello che vogliono farci
credere i membri e il presidente dell’Ægolius Club.
La scrittura
scorrevole è il punto forte dell'autrice, che in un libro così ricco di eventi
ha deciso di utilizzare l'uso della terza persona alternando però a stralci di
narrazione in prima persona, per lo più proveniente un taccuino, quello
appartenuto ad Augustus Mould.
Il libro è
suddiviso in più parti, cinque per l'esattezza.
Nella prima si
può dire che facciamo la conoscenza dei due personaggi principali del libro,
Charlotte e James, due fratelli rimasti orfani in tenera età, molto soli ma
legati fra loro, finché per esigenze di istruzione non vengono separati:
Charlotte rimarrà a vivere nella campagna appena fuori York, James proseguirà
gli studi fino all'università.
James è proprio
il protagonista assoluto di tutta la prima parte del libro. Il suo amore per la
scrittura, sviluppatosi grazie alla tenacia della sorella nell'insegnarli a
leggere, lo porterà a trasferirsi a Londra, la città dove tutti gli scrittori
sognano di vivere:
“Si era reso conto sin da quando era molto giovane che la cosa migliore per lui sarebbe stata passare la sua vita a scrivere. Quell’idea da allora non l’aveva più abbandonato, né l’avevano abbandonato le parole, che cantavano nelle sue orecchie, la notte, nell’intervallo tra le sue preghiere e i pensieri deliberatamente vaghi di morbidi abbracci con cui si lasciava andare al sonno. James aveva di che poter vivere con un certo agio senza dover fare ricorso a una professione. Charlotte aveva quanto le serviva. Poteva scrivere, dunque, se lodesiderava. E poteva vivere a Londra, il luogo in cui deve abitare uno scrittore, perché è là che le cose accadono. Sarebbe stato un flâneur, avrebbe vagato per le strade della città vedendo ogni cosa, inosservato. Quella sera appuntò nel suo taccuino: Una vita senza un capitale andrebbe vissuta nella capitale, e ne fu compiaciuto.”
Ovviamente per
il timido e riservato James non sarà facile ambientarsi nella grande città, e
nel momento più buio l'incontro con Christopher, una vecchia conoscenza
dell'università, gli cambierà e sconvolgerà la vita.
“Alto più o meno come James, sembrava un principe sotto mentite spoglie, e aveva quel genere di fascino che induce a distogliere lo sguardo. I capelli erano di una morbida sfumatura castana, il suo sguardo fece subito sentire James a disagio.”
Christopher è
una continua fonte di turbamento per James da quando dividono un appartamento.
All'inizio non capisce cosa lo spinga ad aspettarlo tutti i giorni alzato fino
a tardi, mentre cerca di scrivere il suo poema: Christopher è un animale
notturno e da festa, che si accompagna a due debosciati sempre ubriachi, eppure
James ne è sempre più attratto.
I due
diventeranno presto inseparabili, vivranno una storia d'amore molto pericolosa
– ricordatevi che all'epoca era un reato avere una relazione omosessuale – ma
anche dolce, quasi delicata visto che non ci sono scene di sesso esplicito tra
i due, è tutto molto lasciato all'immaginazione del lettore; la descrizione più
ricca del rapporto è quella del primo bacio che si scambiano.
Il rischio di
fare spoiler a questo punto sta diventando molto alto, cercherò di morsicarmi
la lingua il più possibile.
“Camminava senza direzione, desideroso solo di continuare a muoversi. Fu solo dopo qualche ora che si rese conto che stava ricalcando le orme delle sue passeggiate con Christopher. Era questo il problema di Londra, come un po’ James aveva sempre sospettato. Si lasciano così poche impronte sui suoi muri e lungo i suoi marciapiedi. A Londra il passato è in pericolo: sulle sue strade calpestate da milioni di piedi sono scritte troppe storie. James era sicuro che lui e Christopher fossero passati di lì insieme, una volta. Lungo quella strada, mentre discutevano d’arte, la conversazione era scivolata su piccole recriminazioni: Christopher aveva rovinato un colletto di James, che ne era rimasto infastidito, finché alla fine l’assurdità di quell’irritazione non l’aveva fatto scoppiare a ridere. Ma non ne era rimasta alcuna traccia intorno a sé. Entrambi potevano non essere mai esistiti.”
Una volta
accantonati i due amanti arriva la parte più complessa e articolata del
romanzo, ricca di misteri, creature soprannaturali, sparizioni e omicidi, con
l'ingresso di una serie di personaggi secondari molto ben caratterizzati.
Ritorna anche
la giovane Charlotte che comincerà un viaggio pericoloso alla ricerca del
fratello misteriosamente scomparso. Sarà accompagnata da un americano molto
coraggioso e affascinate, pronto a difenderla a rischio della sua stessa vita.
Charlotte è molto più forte di quello che sembra e farà davvero di tutto per
James.
Per ultimo
voglio menzionarvi un personaggio che mi ha colpito molto: Adeline, una donna
forte e combattiva, molto avanti per quell'epoca.
Non mi
piacciono le protagoniste svenevoli, in nessuna epoca storica; mi piacciono le
donne forti e indipendenti come Adeline, un'ex acrobata che ha perso il suo
grande amore e che ha deciso di votare la sua vita alla protezione degli Animati, così vengono definiti gli
esseri umani, dalla presenza degli Spenti.
Che mi resta
da dire per convincervi?
Decisamente un
romanzo per gli amanti delle creature della notte per eccellenza. Scorrerà
parecchio sangue per le strade di Londra.
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