Genere: Ironico
Editore: Rizzoli
Collana: YouFeel
Pagine:
130
Prezzo: € 2.99 (e-book)
Uscita: 1 Luglio 2016
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Sinossi:
Zitella chi, io?
Serena Mondelli, trentaquattro anni, single, non è una di quelle donne
indipendenti che passano ore tra l’ufficio e la palestra e si comportano come
uomini sul lavoro e nella vita. Serena inizia ad aver paura di morire zitella e
circondata da gatti: è stanca di stare da sola, ma a quanto pare riesce a
sedurre solo uomini che sembrano seriamente interessati a lei ma che poi si
rivelano… sposati! Secondo Sebastian, il suo fidato amico dongiovanni e
palestrato, sono i chili di troppo di Serena, l’abbigliamento eccentrico e il
suo atteggiamento spontaneo, ingenuo e stravagante a spingere gli uomini
sbagliati ad approfittarsi di lei. Una sera al bar Serena decide, una volta per
tutte, di seguire i consigli di Sebastian, e con un sostanzioso supporto
alcolico redige una lista di dieci punti che seguirà diligentemente. Dieci
mosse per passare da zitella a femme fatale, dieci segreti per far cadere
chiunque ai suoi piedi. Funzionerà?
Un romanzo irriverente e divertente. Una storia per ridere, tra una
disavventura sentimentale e un disastro sul lavoro, e per capire che alla fine
in amore c’è un solo segreto: amare.
Mood: Ironico – YouFeel è un universo di romanzi digital only da leggere
dove vuoi, quando vuoi, scegliendo in base al tuo stato d’animo il mood che fa
per te: Romantico, Ironico, Erotico ed Emozionante.
Non so proprio da dove cominciare. Quando un
romanzo non ti è piaciuto lo devi dire con sincerità, ma senza offendere o
denigrare il lavoro, indi per cui dirò semplicemente e senza tanti preamboli
che ‘Se bella vuoi apparire’ di Silvia Menini, mood ironico della seria Youfeel
Rizzoli di Luglio 2016, non è una lettura che mi ha soddisfatto e che consiglierei.
Alla stregua di una Bridget Jones non proprio dei
tempi migliori, la nostra ultratrentenne Serena ha problemi a prendersi sul
serio. Sembra una matta in cerca di sfogo (quello, sì) e gira e rigira cade
sempre nello stesso errore. L’ironia del mood
è autoironia, ma non di quelle che ti migliorano, piuttosto che deridono il
lato peggiore di se stesse senza trovarvi un insegnamento. Serena è senza
dubbio la sfigata di tutta la storia, anche se metà delle situazioni strambe in
cui si butta a precipizio sono frutto di una sua consapevole scelta. Per un po’
ho pensato che fosse leggermente matta, senza esserne cosciente. Non ho gradito
il suo modo di affrontare la vita perché troppo disincantato, soprattutto se
sei una trentacinquenne. Dalla storia sembra che stiamo parlando di un
balenottero che se ne va in giro sentendosi sirena quando in realtà i chili in
più non sono eccessivi. L’ironia usata in questo caso mi ha lasciato perplessa!
Quel povero Sebastian che le fa da grillo parlante
è più simpatico della protagonista. Amico del cuore e del suo colesterolo, non
lesina rimproveri se Serena si lascia andare e sfoga il suo ‘mal di vivere’ nel
cibo, come può succedere nella realtà di una qualsiasi persona.
La sua condizione a lavoro sa di paradossale,
incredibile crederle, qui abbiamo esagerato con la fantasia. Ma il finale che
spetta al suo ex capo d’azienda è ancora più incredibile.
La scelta di questo romanzo da recensire è nata
dopo aver visto la copertina. Mi aspettavo qualcosa di un po’ più glamour.
Letta la trama ho continuato a pensare che potesse piacermi. Arrivati a metà
romanzo mi è sembrato quasi che l’autrice avesse sviluppato un senso di rifiuto
nei confronti della sua protagonista per cui il lettore dovesse per forza
pensare: ‘Ma da dove esce sta matta?'.
Vive in un mondo tutto suo, su una nuvola che con
la realtà non ha punti d’incontro. Se lo avesse fatto contenta e felice della
sua vita lo avrei forse giustificato, ma quando continua a saltare come una
pallina impazzita in un flipper, la cosa mi fa pensare. E se lo fa anche dopo
che ha trovato l’amore della sua vita e ha avuto due figlie, che a volte
confonde, be', tanto normale non è. Il che non guasta, ma l’autrice avrebbe
dovuto trattare il problema con più tatto.
Ovviamente in futuro avrò
altre occasioni per leggere i romanzi di Silvia. Potrei trovare qualcosa che mi
piaccia di più, ma ‘Se bella vuoi apparire’ non rientra nella casistica.
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