Genere: Erotico
Editore: Hope edizioni
Serie: The Red, #1
Pagine:
Prezzo: € 3.99 ebook
Uscita: 3 Aprile 2020
Non
fare mai promesse che non intendi mantenere…
Mona
Lisa St. James ha fatto una promessa solenne: salvare The Red, la galleria
d’arte di sua madre, a qualsiasi costo.
Purtroppo,
il nome della galleria non potrebbe essere più appropriato, non solo perché è
dipinta di rosso, ma perché è in rosso.
Mona
sa di non avere altra scelta che venderla, almeno fino a quando, dopo l’orario
di chiusura, un uomo misterioso non fa il suo ingresso. Si tratta di un
bellissimo inglese, estremamente seducente, che fa a Mona un’offerta che non
può rifiutare: salverà The Red se lei acconsentirà a sottomettersi sessualmente
a lui, per un anno.
Di
certo, la madre di Mona non avrebbe voluto che lei si vendesse a un estraneo,
però, la ragazza è intenzionata a fare qualunque cosa per mantenere la sua
promessa...
The
Red
di Tiffany Reisz è il libro che stavo aspettando, il romanzo perfetto per
tirarmi fuori dall’apatia di storie tutte uguali, di vicende dolci sì, ma poco
stimolanti.
The
Red,
invece, stimola l’intelletto, seduce il palato del lettore abituato al fast-food
e lo educa a sapori più raffinati, rievocando in qualche caso conoscenze
sopite, anchilosate dall’inutilizzo.
In
una struttura elementare, che parte da un contratto tra i due protagonisti e si
sviluppa per capitoli volti alla rappresentazione erotica di famosi quadri,
questo romanzo pungola la mente, strega il corpo, fino a renderli un tutt’uno e
intrappolarli in una malia di oscura seduzione.
La
sfida erotica e quella culturale, dunque, si intrecciano, si istigano a vicenda,
accrescendo la lussuria estetica del lettore di pagina in pagina, di quadro in
quadro, di amplesso in amplesso.
Che
sapienza, che eleganza.
Tiffany
Reisz ha indagato le pieghe del desiderio nella sua opera, ha approfondito l’aspetto
carnale dell’attrazione ma non ha ignorato quello più squisitamente intellettuale che, pur scisso e scindibile dai desideri terreni, può indurre un godimento più
intenso, di sicuro più durevole.
E
allora perdersi nel sottotesto di rimandi colti, di citazioni letterarie
diventa ancora più piacevole del brivido caldo, oserei dire bollente, provocato
dalle scene sensuali.
L’autrice,
supportata da una preparazione mai così evidente come in questo scritto, ci
trascina ora nell’incanto bucolico di un prato popolato da ninfe e satiri,
strizzando un occhio a Priapo e Bacco, ora nell’oscurità di una caverna pozzo
di peccati e desideri negati, o ancora nella decadenza di un epoca tanto
invidiata e stimata da aver influenzato e plasmato l’intero libro.
Perché
Malcom, protagonista ineffabile eppure carnalissimo, è l’ultimo dei libertini inglesi,
lascito tardo di un tempo in cui ricchezza e trasgressività sopprimevano, rimpiazzavano
e sbeffeggiavano i valori tradizionali, opponendo il bello al giusto, il
piacere alla repressione degli istinti e alla celebrazione della razionalità.
The
Red
non è solo un erotico contemporaneo, di cui veste la forma ma non il contenuto;
è una celebrazione. La celebrazione di un romanticismo contemplativo al divino
ma non mistico, quello del Faust, a cui pure si ispira, e di un
estetismo provocatorio, finemente wildiano.
La
Reisz sa cosa fa, in qualche punto ne è perfino compiaciuta, ma è generosa e
mai saccente, e anche se la voglia di traferire nelle pagine le sue influenze e
suggestioni è incontenibile, tenta di mettersi un freno, lasciando al lettore
la facoltà di ricostruire ciò che lei non può palesare per necessità di trama.
Il
testo ne risulta ricco, perfino un po’ barocco, ma non fastidioso, soprattutto
perché riesce nell’intento di portare in un genere ricreativo, quello del rosa,
un pizzico della complessità della nostra eredità culturale, quella della letteratura
erotica dal classicismo al decadentismo.
Un
testo difficile? No, assolutamente. Piuttosto un romanzo che si sottopone a
diverse letture, da quelle più superficiali a quelle più minuziose, da quelle fresche
e leggere a quelle più autocompiaciute.
Il
registro e lo stile sono quelli tipici dell’autrice che avete imparato o
imparerete ad amare. Il trucco per goderselo è farsi cullare tra veglia e sonno
in quell’universo onirico evocato dalla sua penna, lasciandosi trascinare tra
risate argentine, sussurri di piacere e gemiti di dolore in un sogno ad occhi
aperti magnifico anche quando grottesco, prezioso anche quando graffia l’anima.
L’esperienza
di lettura, allora, sarà incomparabile e la parola fine segnerà l’inizio di un
senso di appagamento che vi accompagnerà per giorni e vi arricchirà di nuove
scoperte e nuove passioni, di rinnovate curiosità.
E
il plauso va a Tiffany Reisz, ancora una volta sensibile e acuta, abile nell’usare
il suo talento per condividere i suoi interessi ed educare il suo pubblico a
cercarne di nuovi. Ancora una volta degna di stima e rispetto, del desiderio, il
mio, di leggere nuove e indimenticabili opere da lei firmate.
Nessun commento:
Posta un commento