Genere: Romanzo rosa
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 383
Prezzo: € 4,99 (E-book) - € 9,90
Uscita: 22 agosto 2019
Sinossi:
Keatyn ha deciso che non perderà più tempo dietro alle preoccupazioni. Vuole vivere spensierata. Anche perché è decisamente presa a cercare di capire chi, tra i ragazzi nella nuova scuola, merita davvero il suo cuore. I baci travolgenti di uno di loro, per esempio, potrebbero essere un buon indizio... e con il ballo della scuola in arrivo, di sicuro ci saranno delle sorprese. Ci sono moltissime novità eccitanti in arrivo: feste esclusive, viaggi e shopping sfrenato. Ma Keatyn sa bene che non tutto è perfetto come sembra. Qualcuno che le è molto vicino, infatti, ha dei segreti. E Keatyn, a sua volta, non è ancora del tutto sicura di poter rivelare la verità sul suo passato agli amici. Per ora si limita a fingere di essere una ragazza normale, come se il suo stalker non fosse mai esistito e il pericolo di un suo ritorno fosse solo un'eventualità remota. Ma dentro di sé sa bene che tornerà a tormentarla. E, questa volta, potrebbe essere l'ultima.
Avete presente quei libri con un potenziale incredibile che però non viene espresso? Perfect Girl,secondo il mio modesto parere, rientra in questa categoria. Non voglio dire che sia un libro pessimo, ma ho fatto molta fatica a terminarlo.
Il romanzo è stato consigliato in particolar modo ai fan di “Gossip Girl” e di “Pretty Little Lies”: è stato un consiglio in parte azzeccato, ma per quanto mi riguarda è stata anche una trappola. Uno dei punti in comune tra le serie sopra citate e il romanzo è che rappresentano adolescenti alle prese con tematiche impegnative e troppo mature per loro, dunque per lo più inverosimili.
La stessa protagonista del libro è come se vivesse in un mondo tutto suo, surreale, come se fosse un fantasy fatto male in quanto emula una realtà esagerata, quasi estrema. Keatyn è una ragazzina, ha i soldi, ha un passato particolare e anche il suo presente non è facile: sesso, instabilità, sentimenti poco seri, ragazzini e soldi. Questa sarebbe la descrizione perfetta.
Con “sentimenti poco seri” mi riferisco all’innamoramento rapido e semplicistico presente nel romanzo, che vuol fingere di essere sincero e profondo. Secondo me non esiste nulla di peggiore.
La sintonia tra lettore e personaggi è inesistente. Pensate che quando iniziavo a conoscere meglio uno di loro veniva poi eclissato da qualcun altro. Per me questa confusione, che ha oscurato i personaggi, è stata snervante.
È un romanzo privo di spessore, sicuramente destinato ad un pubblico giovane, ma lo sconsiglio vivamente perché di reale c’è ben poco e quindi rivela un vuoto contenutistico.
Non amo parlare in modo negativo di un romanzo; non amo il fatto di essere così crudele nei confronti del lavoro di qualcuno; prima di approcciarmi ad un libro cerco di entrare in sintonia con l’autore e di capire se potrebbe fare per me. Questo romanzo, così come il primo della saga, aveva tutte le carte in regola per rientrare nello spazio delle letture piacevoli, ma così non è stato.
Al contrario, ho apprezzato molto lo stile dell’autrice: la sua penna è davvero piacevole. Dunque non mi spiego: perché questo talento nella scrittura viene sprecato? Perché nessuno ha consigliato alla scrittrice di dare un minimo di spessore ai personaggi? Perché non scrivere di una storia reale? Gli argomenti trattati sarebbero stati più convincenti in un’altra prospettiva, in un’altra ottica, rispetto invece a quanto il romanzo avrebbe voluto (o potuto) esprimere. A fare le spese di queste mancanze, è la capacità espressa dallo stile di scrittura. Peccato…
Nessun commento:
Posta un commento