Recensione: “KING” di T. M. Frazier

Genere: Romanzo Rosa

Editore: Newton Compton Editori

Pagine: 320

Prezzo: € 1,99 (E-book)

Uscita: 20 giugno 2019

Sinossi:

King non è esattamente il classico tipo di uomo da cui andare a cercare protezione. È il capo di una banda criminale coinvolta in ogni tipo di traffico illecito ed è appena uscito di galera. Per questo è sorpreso di ritrovare in casa sua, durante una festa, una perfetta sconosciuta. Doe ha perso la memoria. Non sa chi sia o cosa le sia successo. Anche Doe è solo un soprannome. Vive per strada e rischia la vita ogni giorno, affamata e infreddolita. E così una sera entra in casa di King. A suo rischio e pericolo. Quell’uomo, infatti, la attrae come la fiamma attrae la farfalla. I suoi modi brutali non la spaventano. E quando lui ascolta la sua storia, qualcosa cambia. Chi è davvero la sconosciuta? C’è il rischio che il suo passato riemerga? Affezionarsi a lei è sicuramente un rischio. Ma potrebbe già essere troppo tardi.

Mi ero ritrovato negli occhi stregati di una ragazza che era perduta quanto me

O forse non ci eravamo trovati affatto

Forse avevamo semplicemente deciso di perderci insieme

«Una bellissima storia. L’ho letta e riletta… Non sono riuscita a staccarmene.»
«Prendete questo libro e leggetelo. Quando lo avrete fatto non potrete mai più smettere di pensarci.»

«Per favore, scrivete altri romanzi come questo!»

L’Autrice:

T.M. Frazier è cresciuta sognando che un giorno qualcuno potesse leggere e amare le sue storie. Adesso è un’autrice bestseller di USA Today e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. I suoi romanzi sono stati definiti oscuri, crudi e pieni di grinta: se alcuni scrittori hanno il dono di saper descrivere la primavera, lei sceglie le tinte dell’autunno.

“King” è un libro di contrasti. È un romanzo che testa la pazienza, che riempie di dubbi e interrogativi senza mai offrire risposte. Si tratta semplicemente di un mistero. Ho letto il libro con delle aspettative che, però, sono rimaste disattese perché la storia avrà un seguito. Questo primo capitolo è necessario per esporre le premesse di ciò che avverrà, per presentare i personaggi per poi, alla fine, lasciare il lettore a bocca aperta… il finale, ve lo assicuro, è con il botto.

Devo essere onesta: c’è stato un momento in cui ho trovato la storia ripetitiva, come se si cercasse di dilungare la trama per tenere con il fiato sospeso, creando al contrario l’effetto di rendere la lettura in parte noiosa. È come se le giornate si ripetessero senza offrire nulla di nuovo, fino ai fuochi d’artificio finali. Le domande crescono, confondono, senza mai concedere la grazia di un pur minimo indizio al quesito più importante… chi è Doe?

King e Doe si conoscono per caso, come a far comprendere che quando è destino non si può scappare. La protagonista ha perso la memoria, non conosce la sua identità e il passato, ma solo i giorni terribili vissuti dal momento in cui ha aperto gli occhi in un vicolo buio e la sensazione di disperazione e di fame che la assale da allora. Questa drammatica condizione la spinge a cercare protezione intrufolandosi a una festa. Ed è qui che fa la conoscenza di King, il duro dal cuore buono. Perché è solo così che si può definire il protagonista maschile: un criminale spietato che non riesce a non cedere di fronte a Doe, la sua nuova tentazione.

Dopo un iniziale rifiuto, i due riescono a ritrovarsi in questa tempesta, come due calamite alla ricerca della protezione l’una dell’altro.

Tuttavia i tanti interrogativi che si creano nel corso della lettura possono diventare sfiancanti, poiché è come se il lettore si perdesse la vicenda. Non ci sono indizi, se non minimi, e alla fine potrebbe risultare irritante.

Nonostante tutto “King” è scritto molto bene, il POV alternato permette di entrare nella mente di entrambi i protagonisti con il desiderio di conoscere la verità sui fatti avvenuti. Cosa che spero avvenga presto, perché non vedo l’ora di scoprire la storia di Doe. La narrazione risulta un po’ lenta per il protrarsi della trama, ma la storia ha il suo potenziale. L’autrice, inoltre, ha sapientemente ritratto anche i personaggi secondari, al punto che il lettore non può che affezionarsene nella speranza di scoprire qualcosa in più su di loro.