Titolo: RUSH
Titolo
originale: Rush
Serie:
Stone Kings MC #1
Autore:
Daphne Loveling
Editore:
Queen Edizioni
Genere:
Erotic Romance
Pagine:
300
Uscita:
9 marzo 2020
SINOSSI
Seton
Non
riesco a smettere di desiderare un assassino.
Greyson
Stone è il presidente della Stone Kings MC, il club di motociclisti di Lupine,
e so che mi porterà soltanto guai. È rude e pieno di tatuaggi, trasuda pericolo
da tutti i pori. È quel tipo di uomo arrogante e sicuro di sé che dovrebbe
farmi scappare a gambe levate… Invece, non riesco a smettere di
fantasticare su di lui. Anche se so che è un criminale. Anche se è stato un
uomo come lui a uccidere mio padre. Anche se la mia vita, ora, è nelle sue
mani.
Greyson
Come
presidente della Stone Kings ho poche regole: sali in sella o muori; meglio la
morte del disonore; il club viene prima di qualsiasi donna.
O
almeno, questo era quello che pensavo. Poi ho incontrato lei. Grandi occhi
verdi, curve da infarto, e quella bocca…
Nel
momento stesso in cui l’ho vista, ho desiderato farla mia. Anche se so che,
quando scoprirà chi sono, mi odierà per sempre.
Lei
è la ragazza che non sono mai riuscito a dimenticare.
La
donna a cui sto per spezzare il cuore ancora una volta.
RECENSIONE
A CURA DI SIMONA TIBERIO
Quando
leggo la sinossi che descrive un libro di prossima uscita, nella mia testa si
creano milioni di aspettative diverse, tra cui primeggia il desiderio di
immergermi in una lettura conturbante, scorrevole e mai troppo scontata.
Leggere
un romanzo ti trasporta in una differente realtà, e mai come ora ho desiderato
abbandonare ciò che succede al di fuori di queste quattro mura e sognare ad
occhi aperti un amore che nasce spontaneo e che passo dopo passo diviene
vitale.
Seton
ha già compreso quanto la vita possa essere crudele: a nove anni ha visto suo
padre esalare l’ultimo respiro, ucciso da un membro di quella banda di
motociclisti che abita nella periferia della sua cittadina. Ma non avrebbe mai lontanamente
previsto quanto potesse diventare difficile dimenticare quegli occhi che la
osservano da lontano, quando l’ultimo saluto al padre le addolorava l’anima e
il cuore.
E
quando, quindici anni dopo, il fratello minore Cal decide di voler entrare a
far parte di quella particolare famiglia di motociclisti, è terrorizzata al
pensiero di vederlo finire immischiato nella stessa merda del padre.
La
vita, a volte, può diventare ancor più infima se si pensa alla crudeltà con la
quale ti porta via le persone che ti sono accanto, e spesso se ne conosce solo
il suo lato meschino e deleterio.
Nonostante
ciò, ci hanno sempre insegnato a vedere il meglio in ogni situazione, e forse
Seton è l’unica protagonista capace di non lasciarsi cullare dalla negatività,
ma di continuare a combattere contando solo sulle proprie forze.
Seton
non è completamente affascinata da Greyson, ma non fa la ritrosa, non si trincera
dietro la paura: si lascia andare con una naturalezza disarmante ai propri
sentimenti e desideri, nonostante lui faccia parte di un gruppo pericoloso e
rude e, per quanto ne sa lei, sia un criminale, un assassino.
I
due sono fortemente attratti e l’autrice indaga minuziosamente ciò che i
protagonisti pensano e sentono per far capire al lettore quanto sia profondo il
legame che li unisce.
Al
contempo ci immerge in una lettura semplice, che ricostruisce i vissuti degli
eroi in ogni piccolo particolare, facendoci capire fin da subito il passato di
entrambi.
Ci
presenta un Greyson all’apparenza duro, rude, dedito alla vita dissoluta, ma
andando avanti con la lettura viene fuori un protagonista diverso, dotato di
dolcezza e amore sconfinato, sia per la famiglia Stone Kings, sia per la donna
che gli fa girare la testa e che non è mai riuscito a dimenticare.
In
questo piccolo capolavoro di Daphne Loveling, ciò che mi è rimasto impresso
nella mente è la naturalezza con la quale viene espresso il concetto del
perdono, ovvero il saper andare avanti oltre tutto e tutti, con coraggio e
audacia, dominando situazioni talvolta avvilenti, senza dimenticare di
dimostrare i più nobili sentimenti umani.
Non
nego, però, che avrei voluto leggere qualche altra pagina della storia di
questi due giovani e, al contempo, avrei preferito un finale leggermente
diverso e più movimentato.
Essendo
una serie, capisco che quel qualcosa che è mancato in Rush, ci verrà poi
chiarito nei libri seguenti, però da lettrice accanita avrei preferito un po’
più di suspense, avrei voluto avvertire maggiormente quel leggero pizzicore che
fa arrotolare le budella.
Sarà
questa quarantena forzata, ma le mie aspettative sembrano essere diventate un po’
troppo “selvatiche” ed estreme.
Quindi
voglio soffermarmi solo su quei concetti super carini che mi hanno fatto
apprezzare questo libro e voglio lasciarvi con un aforismo che ho trovato sul
web che li rispecchia al meglio: “Se non ti arrampichi, non puoi cadere. Ma
vivere tutta la vita sul terreno non ti darà gioia” (anonimo).
A
buon intenditore poche parole!
Ah,
stavo per dimenticare una raccomandazione fondamentale: in questo periodo, come
si dice qui da noi in Abruzzo #statvalacas o, se preferite, #stateacasa
#stayathome.
#celafaremo!
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