Genere: Erotico
Editore: Harlequin Mondadori
Prezzo Ebook: € 2,99
Pagine: 99
Uscita: 20 Marzo 2014
Sinossi:
Le
regole da non infrangere erano due: mai mischiare il piacere agli affari,
mai portare il lavoro in camera da letto. Nell’attimo esatto in cui avevo
posato gli occhi su Jackson Rutledge ero sicura che le avrei infrante
entrambe. E non potevo dire di non sapere che sarebbe stato un grosso
errore.
Due
anni dopo, Jax è tornato. Ma io, nel frattempo, ho imparato un paio di
cosette. Non sono più la donna che conosceva, lui invece non è cambiato.
A differenza della prima volta in cui le nostre vite si sono incrociate,
ora so perfettamente con chi ho a che fare... e quanto possa creare
dipendenza.
Il
lussuoso ambiente tutto glamour, sesso e potere che una volta era
territorio esclusivo di Jax, non lo è più. Ora anch’io conosco le regole
del gioco. La prima, la più importante, è una sola: tieniti stretti i
nemici e ancora più stretti gli ex amanti.
RECENSIONE A CURA DI ADRIANA MUNNO:
Se
avete amato la serie Crossfire adorerete “Afterburn”. La
Day, infatti, riprende esattamente lo stesso taglio, lo stesso
stile, lo stesso fuoco e la stessa intensità.
Dopo un
paio di volumi arrivati in Italia, a mio parere sottotono rispetto ai suoi
standard, con “Afeterburn” ci ricorda perché è una delle autrici più pubblicate
del panorama internazionale.
Il
paragone con la famosa serie nasce e finisce sulla qualità, perché il resto è
tutto differente. La
Day sa quel che fa, ha fantasia da vendere e riesce a creare
situazioni sempre nuove, intense e accattivanti.
L’autrice
questa volta fa muovere i suoi personaggi nell’ambito della ristorazione. Non
pensate alle padelle, ai fuochi e agli antipasti, perché qui si parla di
management. Soldi, potere e pugnalate alle spalle. Ma andiamo con ordine.
La
protagonista è Gianna, figlia di ristoratori italiani che hanno un ristorante a
New York. Unica femmina di quattro figli. I fratelli si occupano di
ristorazione, lei, sempre restando interessata all’ambiente, si occupa di
gestione e lo fa affiancando con la donna più potente del settore.
Di
primo acchito mi sembrava l’inizio de “Il diavolo veste Prada”: giovane donna
sprovveduta che approda in un mondo sognato e patinato le cui trame sono
tessute da una megera. Non è così, il suo capo la appoggia e la sostiene (è un
libro, tutto può essere). Mentre la cara Gianna prova ad accaparrarsi gli chef
migliori per una catena di ristoranti, sul suo cammino irrompe una sua ex
fiamma, Jackson Rutledge.
Membro
di quella che viene considerata la famiglia reale degli Stati Uniti, Jackson ha
potere, fascino ed una oscura tendenza a scappare a gambe levate. È così che
aveva spezzato il cuore di Gianna e, quando i due si ritrovano a dover fare
affari per compagnie concorrenti, vecchi rancori risorgono insieme al calore e
alla passione.
La
situazione non è proprio chiara: Gianna è innamorata di Jax e viceversa, due
anni prima, però, dopo 5 settimane di relazione lui è sparito dalla mattina
alla sera apparentemente senza motivo. I due dopo due anni si amano, ma Gianna
non crolla ai piedi di Jax (grazie a Dio, perché ‘ste donne che si buttano ai
piedi degli uomini hanno rotto) e detta le regole volendo capire la verità e il
mistero racchiuso in Jackson.
Gianna
è un tipo molto interessante, ha carattere, è solare ed energica.
Jackson, per ora, è il classico maschio tenebroso e passionale ma ancora
da scoprire.
La
storia lascia molte porte aperte e io aspetto “Aftershock” per farmi un quadro
più completo. Per ora consiglio la lettura, non solo alle amanti della Day ma
soprattutto a coloro che non la conoscono. La storia è interessante ma non
troppo carica di scene hot e potrebbe essere una rivelazione.
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Non so, Crossfire mi ha stufato, sono ancora all'inizio del terzo e non ricordo bene il secondo... visto così leggerò altro...
RispondiEliminaè un genere che o piace o non piace, se non ti cattura all'inizio non ti prenderà mai. almeno questa è la mia esperienza
EliminaConcordo in pieno. Anche io ho ritrovato nello stile la Day di Crossfire, che aspetto con ansia. Fortuna che sono solo due! Troppo lunghe queste serie
RispondiEliminaio non approvo molto che la Day abbia deciso di far diventare la Crossfire una serie. a mio parere con il terzo si è chiuso un cerchio, quello dei protagonisti, che poi lei abbia volutamente lasciato alcune porte aperte si era capito e se è un desiderio suo di scrittura mi può anche andare bene, è il lato commerciale che non approvo ma prima di dare un sentenza aspetto il 4° volme
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