di J. L. Langley
(Serie Ranch Vol. 1)
Traduttore: Claudia MilaniGenere: M/M
Editore: Triskell Edizioni
Collana: Rainbow
Pagine: 250
Prezzo: € 5,99
Uscita: 28 Febbraio 2015
Sinossi:
James Killian imparò la dura lezione che le piccole città sono piene di bigotti. Quando si rivelò al padre, fu cacciato di casa e fuori dal Quadruple J dove aveva lavorato come capo allevatore. Ora, senza un posto dove andare e senza soldi, Jamie ha bisogno di tutto l’aiuto che può trovare. La sua salvezza avrà la forma improbabile del migliore amico di suo fratello maggiore, l’uomo di cui è innamorato da metà della sua vita.
Il proprietario di ranch Ethan Whitehall è molto rispettato nella sua comunità. Il ranch di famiglia The Tin Star gli conferisce prestigio e potere nella cittadina che lui chiama casa. Tuttavia Ethan sa senza dubbio che tutto ciò andrà in frantumi se i suoi gusti sessuali diventassero noti. Quando viene a sapere cosa è successo al fratello minore del suo migliore amico e perché, sa che non si sarebbe dovuto far coinvolgere. Ma ha sempre saputo di avere un debole per Jamie Killian, e questo potrebbe diventare la causa della sua rovina.
Il cliché dell’uomo
vero, dell’uomo ‘maschio’ che è incarnato dal cowboy sopravvive. Non che ci sia
bisogno di essere uomini per correre dietro a delle mucche ma comunque anni e
anni di tradizione hanno reso il cowboy una delle fantasie femminili, e non
solo, più in voga. Beh, dopo aver letto questo romanzo penso che il mito
continui a esistere poiché la descrizione che la Langley ci fa di Jamie ed
Ethan farebbe morire d’invidia anche i secolari bronzi di Riace.
Ad ogni modo ho amato
questo romanzo come pochi perché semplice è la storia ma il sentimento che
unisce i due uomini mi ha sempre convinto. Tin
Star è la storia d’amore di due cowboy omosessuali di cui uno fa outing e
si ritrova a essere allontanato dalla famiglia e dalla società. L’altro non
ammette apertamente la sua condizione ma nel tempo, con l’approfondirsi del
sentimento, non nasconde quello che prova per l’uomo che vive con lui.
Jamie ha solo
ventun’anni, è ‘il polipo’ della coppia, ha un carattere forte ma ancora ignaro
dei comportamenti giusti da tenere. Ethan è più grande di Jamie. E’ l’uomo
fatto e finito, più riflessivo e maturo.
Ho apprezzato la
semplicità dei sentimenti, la complicità, la veridicità di un rapporto di
coppia che in romanzi di coppie etero avrei letto intriso di intrighi,
schermaglie e gelosia. Ma più di tutto ho apprezzato il modo in cui si
sostengono e affrontano insieme le avversità. Parliamo infatti dei capisaldi di
un rapporto: affetto, stima, presenza, aiuto. Ethan e Jamie sono amici di
infanzia ed Ethan decide di accogliere Jamie in casa quando il padre lo caccia
dal ranch di famiglia. Non essendo più i bambini di una volta i due cowboy ora
si guardano con occhi diversi. Ciò che vedono sono due uomini nel massimo della
loro forma fisica, grandi professionisti e dediti al lavoro.
Il romanzo segue le
tappe dell’evoluzione di questa amicizia, che si trasforma in un rapporto di
passione, per poi diventare sempre più profondo. Non solo i corpi trovano
soddisfazione ma c’è anche l’incontro di due anime. I protagonisti sono due
persone adulte che rispettano se stessi e gli altri. Sono maturi e forti perché
possono contare l’uno sull’altro – […] Avrebbe combattuto fintanto che Ethan
fosse rimasto al suo fianco, fintanto che ci fosse stato qualcosa per cui
combattere. (cit.)
Ethan e Jamie sono
circondati da amici e nemici. John e Julia sono i fratelli di Jamie e sono dalla
parte del fratello. Così come la maggior parte dei personaggi del romanzo,
eccezion fatta per Jacob, padre di Jamie, e alcuni dei suoi cowboys, il cui
sentimento omofobo viene fomentato dal loro essere, paradossalmente, messi da
parte proprio da quelle persone che avrebbero dovuto allontanarsi da Jamie.
Oltre alla trama rosa
il romanzo, quindi, richiama il sentimento omofobo che tutt’oggi serpeggia
nella società. ‘Frocio, fatina’ sono solo due dei sinonimi dispregiativi che
vengono utilizzati. Ma fino a quando ci si limita alle parole si può sempre
‘fare orecchie da mercante’ o almeno rispondere per le rime. Da condannare sono
tutti quegli atti violenti che mirano a imporre la propria mentalità
maschilista che non vede al di là del proprio naso. Questo è un discorso che
all’alba del XXI secolo ancora esiste ed è veramente un peccato che la società
contemporanea sia ancora così retrograda. Sinceramente, non me ne meraviglio!
A bilanciare tanto
astio sono presenti anche battute autoironiche di Jamie, che fanno sorridere e
decisamente fanno riflettere sul fatto che si insiste a parlare di diversità,
ma da cosa? Lì dove c’è amore non c’è diversità che può contrastare.
Poche cose non mi sono
piaciute di questo romanzo: alcune scene di sesso soprattutto verso gli ultimi
capitoli non le avrei inserite perché non hanno aggiunto o tolto niente alla
trama; avrei inoltro, cambiato il finale. Per meglio dire un dettaglio. Della
serie, se proprio devo ‘incidere’ l’artefice del mio sentimento avrei preferito
il tronco di un albero! In fondo, io non sono una cowgirl!
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