Non si aspettava
di innamorarsi di sua moglie
Genere: Romance Storico
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic - n° 1068
Prezzo: € 4,50
Ebook: € 2,99
Uscita: Febbraio 2014
Ambientazione: Inghilterra, 1810 circa (periodo regency)
Sinossi:
Abigail Gardiner è appena stata licenziata ed è disperata. Così decide di rivolgersi a un lontano parente, il carismatico Miles Ripley, conte di Severn e nientemeno che lo scapolo più ambito di Londra, affinché le fornisca le referenze che l’aiutino a trovare al più presto un nuovo impiego. L’ultima cosa che si aspetta è di ricevere invece una proposta di matrimonio, che lei accetta d’impulso sorprendendo perfino se stessa. Una scelta che avrà poi conseguenze imprevedibili, perché se Miles aveva delle ragioni particolari per sposarla, lei nasconde un segreto che potrebbe compromettere il loro futuro. Proprio ora che l’amore è sbocciato inatteso…
La serie "Brides & Wives" è così composta:
1 - The Ideal Wife - L'IDEALE DI MOGLIE
2 - A Precious Jewel - Un gioiello raro
3 - A Christmas Bride
Note:
Il libro A Christmas Bride appartiene anche alla serie Dark Angel
RECENSIONE A CURA DI MERY:
“L’ideale di moglie” è l’ultima opera di Mary Balogh di ambientazione Regency ed è il primo romanzo della serie “Brides & Wives”.
Cosa dire del libro... Sono rimasta un po' delusa e sono riuscita a finirlo con fatica nonostante la trama mi avesse incuriosita.
Ma vediamo la storia più nel dettaglio partendo dalla protagonista del romanzo, la signorina Abigail Gardiner, una giovane donna di buona famiglia caduta in miseria. Una serie di sfortunati eventi l’hanno costretta a guadagnarsi da vivere lavorando come dama di compagnia per la moglie di un ricco borghese.
Abigail si presenta come una persona forte: l’aspetto che più spicca di lei nel libro è la capacità di dire senza mezzi termini quello che pensa. Proprio a causa di questa sua “qualità” si ritroverà senza lavoro e sarà costretta a chiedere aiuto a quello che pensa essere un vecchio conte, un parente alla lontana.
Di certo tutto si aspettava tranne che trovare, al posto dell’anziano conte ormai deceduto, un giovane di bell’aspetto, Miles Ripley, il nuovo conte di Severn.
Miles ha un disperato bisogno di una moglie. Quello che vuole è una scialba, noiosa e insignificante fanciulla da spedire in campagna subito dopo aver concepito un erede, per potersi liberare di tutti i doveri derivanti dal suo nuovo titolo e soprattutto per scampare alle macchinazioni della madre e delle sorelle che fremono per incastrarlo in un matrimonio combinato con qualche giovane fanciulla del ton. Quando incontra Abigail pensa che sia la risposta al suo desiderio, ma non sa che lei in realtà non è ciò che sembra: la ragazza cela in sé un carattere impetuoso, una buona dose di segreti e problemi, e senza dubbio non si può definire noiosa e scialba. Per entrambi il matrimonio è la soluzione ideale a tutti i problemi. Sanno cosa vogliono, ma di certo sono ignari di ciò che li attende nella vita coniugale. Arriveranno mai ad amarsi o sarà l’errore più grande della loro vita?
Fondamentalmente i due protagonisti risultano abbastanza anonimi, soprattutto il giovane Conte, che all’inizio ci viene presentato come il tipico libertino, tutto donne e vizi; in seguito si cala nel perfetto ruolo di marito. Anche se il suo non è un matrimonio d’amore, nutre da subito un profondo rispetto per la donna che ha sposato, tanto da abbandonare la sua amante. Accetta di buon grado la routine che si instaura tra di loro e arriva ad amarla in brevissimo tempo.
Per il personaggio di Abigail non sono riuscita a trovare un’etichetta, perché non è la tipica eroina dei romanzi: non sfida il suo compagno, ma non è neanche una donna mansueta. La sua personalità spicca soprattutto quando si trova a dover fronteggiare la società ostile, nei momenti di nervosismo o in quelli di felicità, quando tende a dire tutto ciò che le passa per la mente senza far caso a chi le sta intorno. Può addirittura dare sui nervi. (Sì, lo ammetto, l’avrei strozzata volentieri!).
Anche i personaggi secondari non convincono. L’unico degno di nota è il più caro amico del Conte, Sir Gerald Stapleton, che ritroveremo nel prossimo libro della serie (Un gioiello raro).
Dal punto di vista logistico, l’azione si svolge prevalentemente a Londra, ma non ci sono grandi descrizioni della City. Per il resto non c’è suspense nemmeno nel finale del libro, anch'esso molto piatto. È piacevole, ma non fa commuovere né lascia con il sorriso stampato in faccia.
Non mi sento di bocciare totalmente il libro perché c’è sicuramente di peggio, ma non posso neanche dire di essere rimasta entusiasta dell’opera, avendo letto anche altri scritti della Balogh. Sarò io a non aver apprezzato appieno lo spirito del libro? Forse.
Nonostante questo, consiglierei il libro a chi ha gli altri della serie, ma non a chi si appresta a leggere per la prima volta Mary Balogh.
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