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Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 291
Prezzo: $ 6,99 (E-book)
Uscita: 29 Maggio
2018
Traduttore: Veronica Zana
Sinossi:
L’unica cosa che ha senso nella vita di Colin
Mulligan è smontare automobili e rimetterle insieme. Nell’officina dove lavora
con suo padre e i suoi fratelli, dà del suo meglio per arrivare a fine giornata
senza avere un attacco di panico o di rabbia. Bere lo aiuta. E così anche
correre e sollevare pesi fino a riuscire a malapena a stare in piedi. Ma niente
può cambiare il fatto che è gay, un segreto che ha tenuto nascosto a tutti.
Rafael Guerrera ha trovato il modo di convivere
con un passato di cui si vergogna. Dedica la sua vita alla giustizia sociale e
ad aiutare i giovani che, come lui, sono cresciuti con molto poco. Non ha tempo
per l’amore. Diamine, ha a malapena tempo per sé. Per qualche ragione, tutto di
Colin, quell’uomo triste e autodistruttivo, sembra supplicarlo. Ma è proprio lì
che si annidano i guai che Rafe ha lavorato tanto per lasciarsi alle spalle. E
mentre la loro relazione diventa più profonda, Rafe e Colin sono costretti a
rivangare i segreti che entrambi avrebbero preferito tenere sepolti.
La serie "In mezzo al nulla" è al momento così composta:
2 – FUORI DAL NULLA (Autoconclusivo)
Avevo già capito dal primo
libro della serie che in questo romanzo avrei sofferto. Colin e Rafe mi hanno
mozzato il fiato... Ho fatto le ore piccole: non potevo chiudere il libro,
dovevo sapere se Colin avrebbe finalmente affrontato i suoi demoni. Colin è una
vecchia conoscenza: è uno dei fratelli maggiori di Daniel, quello a cui il
giovane professore tatuato era più legato da piccolo. Eppure Colin non ha fatto
altro che deriderlo, offenderlo e invidiarlo, perché credeva che Daniel fosse
migliore di lui e, soprattutto, più coraggioso, visto che non ha mai nascosto di
essere gay.
La voce narrante è Colin.
Ha capelli rasati, occhi blu, fisico asciutto perché si sfianca di pesi, corsa
e alcool per dimenticare di essere gay e il dolore per la scomparsa dell’amata
madre. È dilaniato dal terrore di essere estromesso dalla famiglia. Gli manca
da morire il fratellino Daniel, anche se non lo vuole ammettere.
“Non ricordo quand’è stata l’ultima volta che papà mi ha toccato e non è stato per darmi una pacca sulla schiena o spingermi fuori dai piedi. Di solito si comporta come se il nostro lavoro all’offiina gli fosse dovuto: seguire i suoi piani, sottostare alle sue regole. I suoi complimenti sono sporadici e arrivano sempre quando ne ho quasi avuto abbastanza di lui. La gioia che deriva dalla sua approvazione scaccia la vergogna, e mi sento più leggero di quanto non mi senta da mesi. Mi ricordo questa sensazione da quando ero bambino... Avevo la memoria di Sam e la mente veloce e creativa di Daniel. Ero anche quello che ci teneva di più. Volevo essere proprio come papà, volevo riportare in vita le macchine.”
Colin mi ha spezzato il
cuore! La sua continua ricerca di approvazione da parte della famiglia arriva
al punto da sacrificare tutto! Avrei voluto entrare tra le pagine del libro e parlare
con Colin della rabbia inespressa che cova dentro di sé. Colin è come una bomba
ad orologeria che si sfoga attraverso i pugni e gli sberleffi verso Daniel.
“Giravo per i corridoi come un poltergeist, invisibile nella mia tristezza, finché qualcuno non mi faceva incazzare, e a quel punto diventavo la personifiazione della rabbia.”
E poi arriva il miracolo,
la luce: Rafe salva Colin da un pestaggio. Rafe è un angelo latino dai capelli
e occhi scuri, un colosso dal cuore grande. Gli farà capire che essere gay non
toglie nulla all'essere Uomo. Incontrare e conoscere Rafe consente a Colin di
cambiare modo di pensare, lo sprona ad aprire gli occhi. Era ora!
“Rafe non ride molto. Quasi mai. Quindi, quando lo fa, è una vera conquista. Ho festeggiato l’occasione arrampicandomi su di lui e baciandolo fio a fargli perdere la testa, riuscendo a malapena a evitare di rompere il bicchiere in mille pezzi... Rafe mi prende la mano tra le sue, ed è come se una diga si fosse rotta al suo tocco. Non sono neanche più ubriaco, solo esausto. Stanco di essere ferito, stanco di avere paura. Stanco di cercare di stare senza di lui, e stanco di non essere ciò di cui ha bisogno. Sono solo così stanco…”
Rafe ha scheletri
nell'armadio, ma si è rimboccato le maniche e ha saputo rinascere dalle ceneri.
Rafe finalmente offre a Colin una ragione per vivere e per uscire allo
scoperto. Ma Colin è pronto?
“Rafe mi sta respingendo con tutto se stesso. Io l’ho fatto milioni di volte, ma non l’ho mai visto fare ad altri; non ho mai visto com’è obbligare qualcuno a vederti come vedi te stesso; obbligarlo a sbattere la faccia contro i tuoi difetti e poi a scegliere se vuole andarsene o restare. La maggior parte delle persone se ne va. Ma Rafe mi ha visto nei miei momenti peggiori e non l’ha fatto. Mi ha chiesto del tempo e gliel’ho dato, ma adesso ne ho abbastanza. Ne ho abbastanza di scherzare. Ne ho abbastanza di nascondermi. Ne ho abbastanza di inventare scuse per tutti e due.”
Questo romanzo è stupendo.
Mi ha toccato nel profondo, perché tratta argomenti difficili ma attuali:
l'accettazione di se stessi, le difficoltà per emergere, per trovare il proprio
posto nel mondo e per rendere orgogliosi i genitori. È una storia che va oltre
il romance e che consiglio, in particolare
a chi si ferma alle prime impressioni e apparenze.
La vita è troppo breve per
rinunciare alla felicità... Colin: buttati e VIVI!
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