Titolo: La professoressa di matematica
Autore: Guido Anselmi
Genere: Erotic Romance
Editore: Delos Digital
Pagine: 129
Prezzo: 2.49 €
Uscita: 9 maggio 2017
Sinossi:
Una giovane professoressa di liceo, bella e
affermata, che nasconde un passato di dolore dietro a una facciata
irreprensibile.
Un nuovo
alunno, prepotente e manesco, un bulletto che frequenta la scuola tra una
rapina e una gara clandestina di moto.
Sullo sfondo di
una Calabria violenta e primitiva, il torbido incontro di due vite
lontanissime, che sensi di colpa e conflitti irrisolti spingeranno sempre più a
fondo, in bilico tra passioni distruttive e speranze di cambiamento.
Sono rimasta conquistata da questo romanzo breve
di genere erotico. Mi hanno colpito la resa psicologica dei personaggi e
l’intensità della storia, sostenuti da uno stile incisivo.
L’ambientazione è una Calabria violenta e primitiva (cito la sinossi) che mostra un
territorio “selvaggio”. Uso “selvaggio” perché la vicenda presenta in modo
verosimile le difficoltà e il degrado sociale della periferia calabrese.
Inoltre, “selvaggio” è il termine più appropriato per descrivere la bellezza
naturalistica del luogo che fa da sfondo agli incontri sessuali tra i
protagonisti, forse a testimonianza della passione e della speranza di serenità
per entrambi.
Emerge l’intensità dei sentimenti e delle
emozioni. Lui è un ventenne bullo, ancora studente alle superiori, che si
invaghisce di lei e la tenta. Lei, più grande, è una sua insegnante sposata al
preside. Non è una banale storia di tradimento o di un desiderio femminile
represso che solo un giovane scapestrato può ridestare. È innanzitutto una
storia di riscatto morale e sociale. Entrambi celano volontà disattese e inconsce,
frustrazioni, realtà difficili che aspirano alla rinascita. Il loro rapporto deve
affrontare i pregiudizi, la mentalità sfrontata di lui, le incomprensioni, le
tentazioni, le cattive compagnie di lui, il rancore del marito di lei. Emerge
infine il potenziale di entrambi. Il finale è quanto mai appropriato.
Come educatrice, ho ammirato il ritratto del
protagonista maschile. Può un teppistello, ritenuto senza speranza, essere
sensibile e intelligente e avere la possibilità di riscatto? Ebbene, sì. Questo
testo, anche se inventato, lo dimostra. Lei è la donna di cui ha bisogno, perché
sa scorgere nel profondo e si fa rispettare. L’insolenza di lui e i battibecchi
tra loro scandiscono gli incontri. Allo stesso modo, lei ha bisogno del ragazzo:
le emozioni che lui le offre e il modo in cui la comprende (pur con metodi
“poco ortodossi”), rappresentano ciò che lei non ha mai ottenuto con il marito.
Quest’ultimo è insopportabile, ma rappresenta una certa categoria di uomini
ancora presente.
Mi sono piaciute le scene di sesso perché sono
funzionali e non sono prevalenti.
Lo stile è ottimo: si adegua ai registri
linguistici dei personaggi, è sintetico nell’esporre le situazioni e le
sensazioni, permettendo quindi al lettore di immedesimarsi.
La
professoressa di matematica è un
breve erotico impegnato: è una storia d’amore passionale, tormentata e di
rivalsa personale, in cui entrambi hanno bisogno di salvarsi e di essere
salvati. Inoltre è atipico sul fronte dei personaggi, perché è la donna la più
adulta.
Nessun commento:
Posta un commento