Genere: Romance
Editore: Amazon Publishing
Pagine: 384
Prezzo: € 4,99 (E-book)
Uscita: 22 Maggio 2018
Sinossi:
La luce dell’aurora e il gelido buio dell’Alaska: sono Mira e
Kade
L’inverno
in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai
allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio
perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore
ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere
un grande amore romantico.
L’arrivo
di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto
inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi
perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con
nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un
terribile segreto.
Impossibile
per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi
combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi
modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e
dal mistero che lo avvolge.
Lentamente,
l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto
profondo da travolgerli entrambi.
Ma Kade
ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo,
diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.
Amabile
Giusti si è superata anche questa volta. Ha preso il buio più nero che possa
esistere e l’ha trasformato in luce come solo lei è in grado di fare.
Perché
la notte appartiene a noi è un romanzo che vi conquisterà dalle
prime pagine, fino a lasciarvi completamente smarrite e soddisfatte.
Smarrite poiché trovare qualcosa di altrettanto bello dopo questa lettura sarà
abbastanza difficile.
Ci
troviamo in un paesino dell’Alaska di trecento anime. Un luogo inospitale e
buio. Letteralmente buio, nel senso che il sole sorge senza mai alzarsi troppo
dall’orizzonte e ha vita breve. Il massimo della luce è un tenue color argento
che, senza neve a renderlo brillante, sarebbe solo un tetro grigio.
Mira
Kendall è una ragazza di ventidue anni che vive con la madre malata. È una ragazza dolce, silenziosa e particolare. Abita in questa città
dimenticata da Dio e sogna di poter viaggiare, senza mai trovare il coraggio di lasciare tutto e partire verso nuovi lidi. Nella sua mente, tuttavia, compie
viaggi immensi e lo fa attraverso i romanzi d’amore che legge di nascosto dalla bigotta e malvagia madre.
Durante
il giorno gestisce l’emporio di famiglia e di sera si diverte a catturare
fiocchi di neve e a realizzarne magnifici ciondoli.
Questi,
però, non sono i suoi unici impegni. Ne ha uno speciale che è nato da poco, da
quando in paese è arrivato lui.
Kade.
Premetto
che in un piccolo centro assai poco abitato come quello in cui vive la ragazza,
un volto nuovo attirerebbe l’attenzione di tutti, anche se non fosse così
particolare come lo è quello del bello e tenebroso uomo dai capelli lunghi, la
barba incolta, gli occhi bicolore e la moltitudine di tatuaggi che decora il
suo meraviglioso corpo, mani e volto inclusi.
È alto,
muscoloso e rude. Non parla con nessuno e sembra saper solo grugnire di fronte
a occhiate sospiranti − quelle delle donne − e
sguardi indagatori − quelli degli uomini.
Mira non
riesce a non guardarlo, a non fantasticare su di lui, a non perdere la testa
per un ragazzo che dovrebbe incutere timore e non affascinare. Tuttavia, nella
sua mente, Kade potrebbe essere uno di quegli eroi di cui legge nei suoi libri,
un cavaliere dall’armatura scintillante e dall’oscuro passato.
Solo
che lui non è un eroe, non ha un’armatura scintillante, ma una corazza poderosa. In più è uno stronzo colossale.
Se solo
non fosse così misterioso, se solo quegli occhi di due colori non parlassero di
un dolore così lacerante da volerlo curare, se solo lui non fosse così
dannatamente sexy, Mira gli starebbe lontana. Davvero… o forse, no.
Cosa
nasconde dietro quei tatuaggi inquietanti, quell’aria così rabbiosa e persa
allo stesso tempo? Perché
volere qualcosa di proibito?
Per le
stesse ragioni che spingono il nostro orso selvatico a desiderare la piccola e
insignificante ragazza dalle lunghe trecce, dall’aria smarrita e triste e dal
fisico insignificante. Lui che
è abituato ad avere tutte le donne che vuole, tutte belle e più di una
alla volta, non riesce a capire perché Mira debba attirarlo come un chiodo
verso la calamita.
Non-è-amore!
Di
questo è certo.
L’amore
è per le femmine e per le persone deboli. Lui non è un debole, non ha una
coscienza, non ha un cuore e non gliene frega niente del prossimo. Tanto meno
di una bambinetta che lo desidera così tanto da rifiutarlo ogni volta.
Kade
non è in quel buco di città per una vacanza né per redimere quei peccati dei
quali nemmeno si pente di aver commesso. Lui è lì per un solo motivo e solo per
pochi oscuri mesi. Dopo sarà libero. Più o meno.
Il
problema di entrambi i protagonisti è uno solo: l’assaggio. Quando si
assaggeranno sarà la fine di tutto ciò che erano e l’inizio di qualcosa di
nuovo, di disarmante, di pericoloso e di i-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e.
Avete
letto bene.
Perché
la notte appartiene a noi è un romanzo magnifico. Dall’inizio alla
fine, dalla parte narrata a quella dialogata. Dallo stile inconfondibile ed
estremamente evocativo della Giusti alla storia intensa di questi due
personaggi così diversi eppure così simili.
Bellissima
la particolarità dei capitoli narrati a POV alterni: in prima persona al
presente quelli di Kade e in terza e al passato quelli di Mira. Una scelta
stilistica ardua, ma che permette di caratterizzare ancora più a fondo i
protagonisti e il loro modo di vedere e di vivere la storia.
Come
sempre un libro indimenticabile uscito dalla più bella penna del panorama
letterario contemporaneo italiano.
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