Genere: M/M
Editore: Triskell
EdizioniPagine: 414
Uscita: 24 Maggio 2017
Sinossi:
Samuel Brant conduce
un’esistenza tranquilla. Frequenta l’ultimo anno di liceo e nasconde la sua
omosessualità a tutti, dalla famiglia ai compagni di scuola, compreso il suo
grande amico David Eliot, del quale è innamorato.
Quando nella loro classe
arrivano inaspettatamente due nuovi ragazzi, Jason e Marta, il loro equilibrio
rischia però di spezzarsi. Marta diventa la ragazza di Davis, mentre Jason, gay
dichiarato, fa di tutto per avvicinarsi a Samuel.
E mentre i giorni passano e
l’amicizia di Samuel e David subisce dei grossi cambiamenti…
Chi non si scorda il primo
amore? Questa è la storia del primo amore di Samuel e l'oggetto del suo
desiderio è l’amico e compagno di banco David.
Samuel è timido, impacciato,
non si apre: un tipico teenager insicuro che non ha amici. Nessuno sa dei
sentimenti che prova per David, perché non ha ancora fatto coming out. David
invece è il tipico bel ragazzotto americano, atletico, biondissimo e con
spettacolari occhi. Come da cliché, David si “fa” tutte le ragazze della
scuola, senza però mai “fidanzarsi”.
A Samuel non resta che
guardarlo da lontano. Ma i suoi piani vanno a monte per l’arrivo di due nuovi
studenti: Marta e Jason. Entrambi sono affascinanti e determinati a conquistare
lei David e lui Samuel!
Siamo di fronte all’evoluzione
del triangolo che vira verso un quadrilatero, perché lo sviluppo delle due
coppie è strettamente legato l'una all'altra. Per Samuel la nuova amicizia
stretta con Jason è una boccata di ossigeno puro: Jason è gay dichiarato e
orgoglioso, non si nasconde e non ha paura di gridare al mondo il suo interesse
per Samuel:
“Era come se fossi riuscito a togliermi una corda legata stretta attorno ai polsi, una corda che per anni mi aveva reso ogni singola azione più difficile di quello che era veramente. Ora potevo muovermi come volevo. Ero riuscito a dire a mia madre che ero gay, lo avevo detto ad alta voce. Adesso non mi rimaneva che fare la stessa cosa con mio padre, poi sarei stato finalmente libero di essere quello che ero davvero, non avrei più dovuto nascondermi nella mia stessa casa e dai miei stessi genitori.”
Durante la
lettura avevo quasi parteggiato per lui, colpa anche di Samuel che me l'ha
fatto credere:
“Chiusi gli occhi e mi lasciai avvolgere da quei sentimenti che mi stava trasmettendo, così chiari che non potevano essere fraintesi. Il suo amore per me era così ovvio che quasi mi veniva da piangere. La sicurezza di una relazione stabile, la certezza di essere l’unica persona amata, la libertà di mostrarci, era ciò che avevo sempre cercato e l’avevo finalmente trovato.”
Ovviamente tra David e
Jason non scorre buon sangue: i due sanno che prima o poi Samuel deve decidere
da che parte stare, se da quella del migliore amico per vivere nella sua ombra,
nascondendosi all'infinito, o se vivere a pieno la sua omosessualità a fianco
di Jason.
David non riesce a capire la
scelta di Samuel di aprirsi con l'ultimo arrivato:
“Mi aveva fatto sentire un idiota. Una persona di cui non si fidava. Per quale motivo non me l’aveva detto? Gli avevo mai fatto capire che mi avrebbe dato fastidio una cosa del genere? Ci pensai e non riuscii a ricordare una sola volta in cui l’argomento era venuto fuori.”
David non ha le idee
chiarissime: si sente attratto da Samuel ma non riesce ad ammettere a se stesso
le proprie pulsioni. La sua difficile situazione famigliare non lo aiuta.
La palma del personaggio
peggiore a chi va, secondo voi? Per me è un ex equo tra la madre di David e il
fidanzato del momento. Quando trovo la figura di una madre che si annulla per
il fidanzato, mi viene da sperare che sia solo frutto della fantasia
dell’autore...
Dal punto di vista
stilistico la storia è narrata in prima persona da Samuel e David: le voci
narranti si alternano i capitoli, in questo modo i sentimenti dei due ragazzi
giungono ancora più forti al lettore. Entrambi mi hanno commosso e fatto
arrabbiare, soprattutto David, a cui una bella doccia fredda non avrebbe fatto
male.
È una lettura quindi molto
intensa, ben scritta e mai pesante: il lieto fine c'è, come sempre, ma mi ha
colpito molto.
Da alcuni anni ho abbandonato il romance classico
m/f e mi sono tuffata nell'm/m. E non tornerei indietro! I romance sono
considerati letteratura di seconda serie. Invece gli m/m mi hanno insegnato
molto sulle personalità e sulla condizione dei gay.
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