Titolo: Prendimi Se Mi
Vuoi
Serie: Autoconclusivo
Autore: Ella Gai
Data
D’uscita: 20 Maggio 2019
Editore: Newton Compton
Genere: Dark Romance
Nella nuova
casa sono in vigore delle regole:
1 Mai dire di no a qualunque sua richiesta.
2 Testa bassa e sguardo chino.
3 Niente domande.
4 E nessuna speranza.
La prima volta che mi sentii osservata, uscivo di scuola per tornare al Saint Mary.
1 Mai dire di no a qualunque sua richiesta.
2 Testa bassa e sguardo chino.
3 Niente domande.
4 E nessuna speranza.
La prima volta che mi sentii osservata, uscivo di scuola per tornare al Saint Mary.
La
seconda volta mi sembrò di sentire qualcuno alle mie spalle, mentre
attraversavo la strada per rientrare in orfanotrofio.
E
la terza volta, quella sensazione diventò realtà il giorno in cui seppi di
essere stata adottata dal mio carnefice.
Avevo
sedici anni quando fui catturata dal cacciatore.
Da
una gabbia di violenze psicologiche e regole rigide ero finita dentro un’altra
gabbia di violenze fisiche e regole impossibili. Potevo usare la mia mente con
astuzia, per attaccare, e il mio corpo come arma di difesa. Tanto più mi
mostravo remissiva, meno male ricevevo.
Avevo
una vendetta da riscattare e una libertà da riconquistare.
Dovevo
scegliere tra me e lui.
Tra
dolore e piacere. Tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Qualunque
decisione avessi preso il mio destino era già segnato, con violenze e droga.
Alcuni
libri dovrebbero essere muniti di avvertenza prima della lettura, come il
bugiardino che sta nelle scatole dei medicinali. Prendimi se mi vuoi è
uno di quei casi.
Premetto,
adoro i dark romance e i mafia romance; mi piacciono i personaggi crudi, forti,
le storie con una giusta componente di cattiveria, ma la storia che ho appena
finito di leggere ha ben più di una trama cattiva e tinte dark. La lettura non è
stata facile e sono stata in procinto di abbandonare in più di un’occasione. Tuttavia
la curiosità di capire come va a finire e che destino attende la povera Charlotte
ha avuto la meglio su tutto. Il romanzo non è il classico libro d’amore a cui
siamo abituate, anzi, è pieno di un odio ingiustificato e di una violenza senza
esclusioni di colpi che lascia senza parole e pieni di rabbia. È un dark dalle
tinte molto forti con una storia che sfocia nell’assurdo anche se scritta con
maestria.
Charlie
Scott è una sedicenne che dalla vita ha avuto solo infinite delusioni e
sofferenze sin dalla nascita. Vive al Saint Mary, un orfanotrofio che ha
chiamato casa da sempre e in cui ha subito, a causa del suo carattere ribelle e
non docile da gestire, qualsiasi tipo di punizione da parte della direttrice e
delle sorveglianti. L’unico sostegno di Charlie è la sua cara amica e sorella
di anima, come la definisce, Jennifer. Aspetta la maggiore età per inseguire finalmente
la sua libertà e una vita diversa. Un giorno, però, arriva la notizia che
qualsiasi orfano sogna: l’adozione. Una facoltosa e magnanima persona ha deciso
che Charlie avrà una famiglia e una vita diversa da quella che un destino
beffardo le aveva preservato fino a quel momento. Quello che Charlie non sa è
che, chiuse le porte infernali del Saint Mary, la aspetta un nuovo incubo.
Joseph
Hunter, detto il “Cacciatore”, è un potente uomo “d’affari”: gestisce uno dei
più grandi traffici di droga e prostituzione di Chicago. È uno dei “boss” più
temuti. Vive in una sorta di macabra villa nei boschi e ben poco e nulla si percepisce
su di lui, fatta eccezione che è diventato il nuovo tutore legale di Charlotte
e che è pronto a renderle la vita un vero inferno. In realtà la giovane ragazza
ha uno scopo e un ruolo ben precisi, che scoprirà nel modo peggiore che possa
esserci. Compagne di disgrazia in questa storia che sa di assurdo e di
grottesco saranno Layla e Penelope, anche loro “reclutate” dal “Cacciatore” per
i suoi loschi e meschini affari. Il carattere caparbio e indomabile di
Charlotte scatena in Hunter una sorta di possesso che lui stesso stenta a
riconoscersi. C’è un vero è proprio controsenso nel suo modo di approcciarsi
alla ragazza. L’odio e l’amore saranno i protagonisti indiscussi in questa
storia e vi lasceranno perplesse per la maggior parte della lettura, credetemi.
Dal
canto suo, ad un certo punto, forse per spirito di sopravvivenza, Charlie verrà
sopraffatta dalla cosiddetta “sindrome di Stoccolma” e comincerà a guardare il
suo “aguzzino” con occhi assolutamente diversi. Ci sono momenti in cui da’
l’impressione di godere di ciò che sta subendo. Ma la ragazza ha sempre un tarlo
che nella sua mente non la molla mai…la libertà. Con un finale che lascia con
un sapore agrodolce si conclude, forse, una delle letture più difficili ed
intense che mi siano mai capitate sottomano. So che ci sarà un seguito. Ma non
so se sono pronta.
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