Esiste un luogo in cui l'immaginazione è più vera della realtà.
Un luogo in cui per gioco si può anche morire.
Genere: Fantasy
Collana: Chrysalide
Editore: Mondadori
Pagine: 372
Prezzo: € 17,00
Uscita: 4 Marzo 2014
Sinossi:
Esiste
un mondo dove ogni cosa è possibile: viaggiare in paesi lontani, vivere
i ricordi di persone sconosciute, camminare per le strade di città mai
viste e perfino uccidere. Basta un casco per immergersi nella realtà che
connette tutte le menti nell'interconscio, il grande spazio virtuale in
cui ogni esperienza è a portata di mano, più vivida di un sogno. Il suo
nome è Onyricon. Ma c'è chi nella rete si perde, come Miri, che per
gioco è rimasta intrappolata in X-Stream, un social network pirata
controllato da un pericoloso hacker. Alex, dotata di una rara immunità
ai virus informatici, dovrà scendere nell'inferno di X-Stream, in cui i
sogni si trasformano in paure e morire non è più soltanto una finzione.
Bastian è l'unico che può aiutarla. Un tempo le ha spezzato il cuore,
ora la vita di Miri e degli onirodipendenti perduti nel network è nelle
sue mani.
RECENSIONE A CURA DI VALENTINA GREGORI:
In questo romanzo la
combinazione tra il genere Young Adult e la distopia funziona e
affascina. Sono rimasta intrigata dal mix tra Matrix e Inception, con
un tocco di Minority Report, che si riscontra nella tematica della
connessione cerebrale con il virtuale. Anche l’ambientazione, un
universo futuristico in stile cyberpunk, mi ha coinvolto. Certo, non
mancano le solite caratteristiche a cui ha abituato lo YA. Alcuni
aspetti mi hanno ricordato la serie “L’accademia dei vampiri”:
lei ostinata, perspicace, sensibile, leale, altruista, passionale,
l’amica “vittima”, che deve proteggere e con cui è
legata da un rapporto di dipendenza; storia d’amore con il lui più
maturo, in questo caso ex-mentore, dalla natura riservata, affidabile
e salda, eppure intensa, che la sostiene e la apprezza. Ma l’autrice
riesce a delineare un intreccio originale e incalzante, dalle
sfumature più adulte e dark rispetto al contesto classico
adolescenziale.
Il romanzo segue alcuni
punti di vista, tra i quali spicca la protagonista. La diciottenne
Alex Petra è una crosser di talento e una “cento per cento”,
ovvero capace di muoversi nell’universo virtuale senza perdere la
lucidità e con un’immunità totale ai virus
informatici. Persone così dotate sono una risorsa preziosa per
l’Accademia di Imoterapia di Stoccarda, che si occupa della terapia
ai “drogati” di realtà virtuale (onirodipendenza) e che
affianca la divisione investigativa di terrorismo e crimini
informatici. Alex convive a Milano con l’amica Miranda “Miri”
Guerrieri, mezza-tossica e onirodipendente, che di fatto mantiene.
Alex si ritrova invischiata nei due mondi dalla quale si era
allontanata: la criminalità, che conduce Miri alla pazzia
introducendola nel nuovo sistema virtuale illegale (X-Stream), e
l’Accademia di Imoterapia. Per salvare Miri e distruggere X-Stream,
subdolo, potente e pericoloso, Alex si avvale del sostegno del dottor
Bastian Riegel, brillante imoterapeuta e crosser, nonché un
“cento per cento”, suo ex-istruttore quasi trent’enne, a cui si
affiancano il giovane tecnico informatico Teeg Connor e l’agente
Costa.
In alcuni momenti ho
detestato Alex, ma niente in confronto al biasimo che ho nutrito per
Miri. Miri si comporta come una “bambina sperduta” che ha bisogno
di Alex, la cui presenza rappresenta per lei l’ancora di salvezza.
Il passato sofferto può spiegare solo in parte questo
atteggiamento. Alex si trova nel limbo tra adulto e adolescente, per
cui, pur essendo più matura della sua età, risente di
idealismo e impulsività. Per esempio accetta la natura
“soffocante” del legame con Miri, che sostiene fin quasi da
annullarsi. Per fortuna capirà l’importanza di pensare a se
stessa, pur tra incertezze. Anche alcuni timori e le scelte azzardate
che compie, sono dettati da una certa dose di immaturità.
Secondo me uno dei punti
di forza del romanzo è il modo in cui è stata delineata
la storia d’amore. Infatti non emerge subito il desiderio, ma
l’interazione tra i due lascia sottendere qualcosa, fino al
crescendo finale. Il punto della sinossi in cui è scritto che
Bastian ha spezzato il cuore ad Alex è ambiguo. Perché
non sono mai stati insieme. Il fatto è che lui non è un
tipo facile da gestire, in quanto calcolatore e manipolatore. Ma,
come già accennato, l’apparenza inganna. Tanto che,
nonostante tutto, Alex si fida di lui e lo stima. Bastian dimostra
un’attenzione particolare per lei, che finirà per essere più
di quello che sembra. La ragazza, invece, aveva cercato di soffocare
i sentimenti. Eppure questa nuova alleanza e il suo essere più
adulta rispetto al passato, la esortano ad innamorarsi di nuovo di
lui. Con un esito diverso, accettato da Bastian.
Essendo consapevole della
natura fredda di Bastian, lei non è convinta di una loro
eventuale relazione. Inoltre il bisogno di proteggere Miri le farà
nutrire dubbi sul rapporto con lui. Infatti Miri e Bastian
appartengono a fronti opposti: lei rappresenta l’amicizia solida ed
è simbolo della generosità di Alex, lui la fermezza, la
sicurezza, l’effettiva comprensione e l’universo che appartiene
ad Alex. Tormenti infondati, ma che rispecchiano l’indole ancora
acerba della protagonista. Non vi preoccupate, l’happy end è
rispettato, anche se “con riserva” da parte di Alex.
Mezza fiammella perché
l’autrice lascia intendere il sesso e descrive solo qualche bacio
appassionato.
Lo
stile fluido illustra con efficacia le emozioni, il vissuto e
l’evoluzione dei personaggi. Quelli principali sono ben
caratterizzati. L’antagonista rivela una psicologia criminale di
tutto rispetto.
Un affresco avvincente,
che si avvale di una scenografia sensazionale, colpi di scena e
contenuti “forti”.
Ho avuto l’impressione
che ci possa essere un seguito.
Spero che l’ipotesi sia
giusta.
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