Genere: Erotico
Editore: Self-publishing
Editore: Self-publishing
Pagine: 463
Prezzo: € 11,90
Prezzo e-book: 1,99
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Uscita 23 Febbraio 2014
Sinossi:
Londra, 1851. Guy Spencer,
quarto conte di Ashbourne, odia profondamente Jane Hartwell, la ragazza con la
quale ha condiviso l’infanzia. E quando i problemi economici della famiglia Hartwell
spingono Jane a chiedere il suo aiuto, Guy le propone un patto ignobile: lui
salverà suo padre dalla prigione, in cambio lei diventerà la sua schiava
sessuale per sei mesi.
Costretta a sottomettersi a
ogni suo desiderio, in una sconvolgente alternanza di estasi e umiliazione,
Jane si sente sempre più confusa.
È proprio odio quello che prova
per il suo crudele padrone?
E Guy, perché si sta vendicando
di lei? Cos’è accaduto tra loro anni prima, da spingerlo a cercare una tale
scioccante rivalsa?
RECENSIONE A CURA DI ANTONELLA MICCIO:
Schiava per vendetta. Il titolo
non lascia spazio all'immaginazione. Il tema della dominazione? Presente.
Il tema della vergogna? Presente. Il tema della degradazione? Presente. Il
tema dell’amore? Presente.
A mio parere bisogna leggerlo
come una storia d’amore, perché anche quello c’è. Un amore nato da bambini tra
due fratellastri (da notare che non hanno né madre né padre in comune) che sono
stati resi nemici da una donna, che ha escogitato le peggiori trame pur di
annullare il dolce sentimento che stava sbocciando tra Guy e Jane. Sì, sono
innamorati sin dalla più tenera età.
Lei è la bambina timida,
viziata ma con un cuore grande. Lui è già macho, aiuta la sorellastra sempre e
comunque, costretto a crescere in fretta in una famiglia che non ha affetto per
lui: è il frutto di una violenza e la madre rivede in lui il marito che ha
odiato, e il patrigno (padre naturale di Jane) rimane in disparte. Jane viene
spinta a rifiutare Guy, arriva a odiarlo. Lui soffre e decide di vendicarsi di
questo rifiuto. La cosa tragica da cui la trama prende origine è il fatto che
Jane e Guy sono inconsapevoli dei sentimenti dell’altro. Senza Rona, madre di
Guy, i ragazzi avrebbero vissuto una di quelle storie d’amore che durano tutta
la vita.
Questo è un romanzo storico,
ambientato in epoca vittoriana con i cliché di tale genere; il linguaggio è
chiaro e la scrittura diretta e scorrevole.
In breve la trama: il padre di
Jane ha gravi problemi finanziari e rischia di perdere tutto, casa inclusa.
Jane, che trascorre la sua vita come insegnante in un orfanotrofio o infermiera
in un ospedale, pensa quindi di rivolgersi al fratellastro, che invece è un
conte rispettato e ricco. In cambio del suo aiuto Guy chiede che la ragazza
diventi sua schiava per 6 mesi, il tempo necessario per estinguere tutti i
debiti del padre. Jane accetta perché farebbe di tutto per aiutare il padre.
Trasferitasi nella casa del Conte, Jane obbedirà a tutte le richieste di Guy.
Nessuno sa quello che sta succedendo. Si fanno illazioni, ma solo Stephen, il
miglior amico di Guy, scoprirà fino a che punto Guy può essere demoniaco nelle
sue richieste. Nonostante la degradazione, gli abusi e i maltrattamenti Jane è
innamorata di Guy e sarà la sua purezza che farà riscoprire al Conte i suoi
veri sentimenti.
Non voglio dire di più per non
svelare quelle dinamiche che hanno senso e valore solo se si legge il romanzo.
La trama di ‘Schiava per
vendetta’ è duplice e ben organizzata. L’autrice scrive la storia di Guy e Jane
adulti e in alcuni capitoli dà lo spunto per legare la trama di Guy e Jane
bambini, trattata in capitoli separati ma che permette ai lettori di capire
cosa è successo davvero. In altre parole, svela i motivi per cui Guy è
diventato così cinico, arrabbiato, odioso. Ma come sono delicate le scene in
cui si comporta romanticamente, riempiendo la sua amante di baci, carezze,
abbracci affettuosi e usando vezzeggiativi quali ‘piccolina, angelo’. Invece
Jane resta la pura, angelica, sognante ragazzina (che a dire il vero, mi ha
dato sui nervi molte volte).
Alla storia d’amore e di sesso
(tanto sesso e tante scene erotiche) si alterna una storia di giustizia: un
gruppo segreto di aristocratici, denominato la Confraternita dei
Coltelli, fa piazza pulita di chi compie abusi e soprusi contro gli innocenti.
Non c’è pietà e il sangue scorre copioso e senza tentennamenti.
Anche altre sottotrame vengono
esplorate: si scoprirà il passato, presente e futuro della vita sentimentale
del padre di Jane; il personaggio di Stephen è secondario - è il commercialista
fumatore di oppio di Guy - ma è comunque presente in molte scene, alcune
simpatiche, altre ironiche. Alla fine svelerà tutto il suo potenziale in una
scena di grande umanità.
Libro altamente sconsigliato a
moralisti, bacchettoni e agli
innamorati con occhi a cuoricino! A paragone ‘50 sfumature’ diventa un libro
per educande e missionarie! Lo consiglio alle persone dalla mentalità aperta,
che sanno che i romanzi sono opera di fantasia… e che alcuni autori hanno una
fantasia più spinta di altri.
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