Editore: Fabbri Editori
Genere: New Adult
Prezzo: €14,90
Pagine: 380
Uscita: 9 Luglio 2015
Sinossi:
COPERTINA ORIGINALE |
“Una notte è bastata. È sufficiente un suo sguardo e
dimentico persino il mio nome. Sono attratta da lui come mai prima in vita mia.
Lo voglio. Lo voglio senza paura. Senza riserve. Se solo sapessi che cosa vuole
lui da me…” Brooke ha reinventato se stessa dopo la tragedia che le ha cambiato
la vita, e ora lavora come fisioterapista. Quando la sua migliore amica la
trascina a un combattimento clandestino di pugilato, basta uno sguardo di
Remington Tate – l’enigmatico vincitore dell’incontro – a sconvolgere ogni sua
certezza. Data la sua fama, quando Remington la invita nello spogliatoio Brooke
pensa che si tratti solo di una notte di sesso. Invece il dolce viso di Brooke
l’ha colpito con la stessa forza di un gancio che ti coglie alla sprovvista.
Remy la vuole a ogni costo e, pur di averla accanto, la assume come
fisioterapista. Brooke accetta subito, anche se non ha la minima idea di che
cosa l’aspetta. Resistere alla bellezza e alla perfezione di quel corpo è
impossibile. Resistere alla sensualità di quel le labbra e di quel sorriso
sfrontato è totalmente inutile. Brooke non ha altra scelta che abbandonarsi a
Remington, a quel piacere devastante che soltanto lui è capace di farle provare
e all’amore incondizionato che pretende. Ma cosa succederà quando il lato oscuro
di Remy prenderà il sopravvento? Sei tu il mio per sempre è nato come fenomeno
della rete: 150.000 copie in un mese, migliaia di recensioni a 5 stelle su
Amazon, lettrici entusiaste che pregavano l’autrice di continuare la storia di
Brooke e Remy. Finché non è stato notato dagli editori, ed è diventato un
bestseller in corso di pubblicazione in 8 Paesi.
La serie REAL è così composta:
1 - SEI TU IL MIO PER SEMPRE
2 - Mine
3 - Remy
4 - Rogue
5 - Ripped
Katy
Evans è brava. Sì, perché ha capito su quali pulsanti spingere per far
emozionare, riesce a dosare con intelligenza gli elementi di una storia e
strappa consensi anche ai lettori con la puzza sotto il naso come me.
Il
risultato? Tenetevi forte perché lo dico una sola volta: mi sono presa una
cotta per Remington Tate!
Ed è
strano, assurdo, assolutamente irrazionale. Remy, infatti, nel libro non
esiste. Mi spiego meglio: parla a monosillabi e molto raramente, passa il tempo
a correre, allenarsi, picchiare e farsi picchiare… e basta.
Però è
buono come un gelato affogato al caramello, dolce come lo zucchero filato e
bollente come le fiamme dell’inferno. Voglio bruciare con lui!
Il
pugile conosciuto con il nome di Riptide a ogni respiro fa innamorare stuoli di
donne che non hanno problemi ad assistere a pestaggi (la boxe è un’altra cosa),
che sopportano più che volentieri sangue, sudore e violenza perché quegli occhi
azzurri e quel sorriso da ragazzino fanno impazzire più delle sfumature di
tenebra del vecchio Grey.
Remington
il controllo e l’eleganza non sa nemmeno dove abitano, lui è il trionfo della
bestialità, degli istinti primitivi, dell’uomo che perde la razionalità e
diventa pura potenza animale. E quando l’adrenalina corre nelle vene più veloce
del sangue, posso assicurarvi che un metro e ottanta centimetri di muscoli sono
dinamite in camera da letto.
Brooke
lo sa bene… Brooke, chi? Ma la protagonista e voce narrante, of course, la
ragazza perfetta in un libro come questo: bella, ma semplice; elegante, ma
porca; sofferente per il passato, ma non troppo; studentessa modello, ma non
antipatica; sportiva, ma femminile; simil verginella, ma pronta a implorare
Remy di schiantarla al muro e darle soddisfazione.
Brooke
non può non piacere, eccetto per il nome che credo che negli ultimi vent’anni
sia sinonimo di troia. Brooke è tutte noi e non è nessuna di noi… ed è così
concentrata sul quel manzo da non avere altri pensieri o interessi che
potrebbero rendercela antipatica o più simpatica. Lei esiste per narrarci di
quanto Remy le faccia battere il cuore, di quanto le faccia bagnare le
mutandine e desiderare di abbandonare tutto per lui.
E il
bel Riptide è abbastanza da permetterci di dimenticare una trama piuttosto
banaluccia, priva di conflitti veri e propri (qualche ostacolo sopraggiunge
solo alla fine).
Katy
Evans ha fatto jackpot quando ha caratterizzato il personaggio maschile, perché
la sua evanescenza, il suo essere ineffabile, la sua assenza nonostante tutto
sia incentrato su di lui, tengono il lettore incollato alla pagina. Di lui
sappiamo che è romantico all’inverosimile, buono, rispettoso, leale, ligio al
dovere, innamorato… ma su di noi aleggia il sentore di una catastrofe e per la
prima volta qui i problemi del protagonista sono seri, non parliamo di un
personaggio che chissà per quale motivo stupido, probabilmente perché da
piccolo il fratello gli rubava i giocattoli, ora ha bisogno di incatenare le
donne a una croce.
Complimenti
alla Evans per l’intuizione che ha avuto nel dotare Remington di un fantasma
credibile e anche originale, complimenti per la sua scrittura schietta e
diretta, pulita ma non troppo proprio come Brooke, il cui punto di vista l’autrice
ha usato magnificamente. La vera protagonista è, infatti, solo uno strumento
per mostrare il personaggio più bisognoso di una crocerossina che abbia letto negli
ultimi tempi (ci sono iooo!).
L’autrice
vince nell’equilibrio e così abbiamo un prodotto democratico, che anche i
detrattori non posso dire di aver trovato noioso.
“Sei tu
il mio per sempre” è emozionante, ma non strappalacrime (bugia, sull’epilogo ho
pianto… ma anche pensare a un altro mese di caldo mi fa piangere ormai); è
scritto discretamente anche se i refusi disturbano (eddai, lo so che fa caldo
ma potete fare più attenzione in RCS); vi è un’ottima tensione erotica per gran
parte del romanzo prima di approdare dalle parole ai fatti; è una storia d’amore
a La bella e la bestia (un evergreen che non annoia mai); infine, è il trionfo
della compassione e del riscatto, e noi siamo pur sempre donne sensibili… e con
Rocky che corre sullo scalone di Philadelphia a simboleggiare il riscatto degli
italoamericani ci siamo cresciute.
Il
libro può dirsi conclusivo, non lascia nulla in sospeso, ma ora vi chiedo:
rinuncereste alla possibilità di leggere la descrizione di ogni muscolo,
tendine, osso di quel marcantonio di Riptide? Io no… quindi avanti il prossimo volume
della serie Real!
Ps.: La
cover con il ring e la rosa aveva un senso. Questa copertina un senso non ce l’ha!
PPs.:
Invece dei titoli infiniti e anonimi, che ne dite se nel dubbio lasciate gli
originali? “Sei la mia realtà” avrebbe avuto più senso, questo qui un senso non
ce l’ha!
A me purtroppo non è piaciuto per niente :( ma zero proprio. Non ho sopportato Brooke che ragiona solo con gli ormoni (che vanno a palla!) e non mi è piaciuta la superficialità con cui l'autrice abbia trattato un problema serio.
RispondiEliminaMi hai incuriosito ed ora voglio proprio leggerlo.
RispondiEliminaConcordo con la Recensione. Lettura molto coinvolgente.
RispondiElimina