Recensione:"LA CUSTODE DI ANIME. SPEZZA DESTINO" di Virginia Parisi.

Genere: Paranormal Romance 

Editore: Self-Publishing 

Pagine: 231 

Prezzo ebook: € 0,99

Uscita: maggio 2015

Sinossi:
In sette giorni possono accadere molte cose. Cose in grado di cambiarti l’esistenza o quasi. Come incontrare la propria anima gemella, rischiare di perdere il lavoro, mettere in dubbio l’affetto della tua migliore amica e fare i conti con il proprio ex.

Oltre che scoprire di essere una custode di anime.

E non una qualsiasi, ma una davvero speciale, del tipo che nasce una volta ogni secolo almeno. Ed è così che Alex, una giovane pubblicitaria alle prese con sponsor e testimonial, si imbatte in Ariel, un quasi Angelo, impegnato a fare il Traghettatore di anime, in attesa di guadagnarsi finalmente il Paradiso.

Peccato che non le sia affatto chiaro il proprio compito e che non riesca a rassegnarsi all’idea di non tentare il tutto per tutto pur di modificare i piani celesti. Perché sebbene esistano leggi imprescindibili che disciplinano un equilibrio sottile e millenario, Alex rimane pur sempre una ribelle. Soprattutto quando scopre l’identità del passeggero. Così salvare la sua anima diventa l’unica cosa che conta davvero. Anche se significa diventare una Spezza Destino e scatenare imprevedibili conseguenze.

L’autore:

Virginia Parisi nasce nella suggestiva Piazza Armerina e vive da oltre un trentennio tra le belle colline del Monferrato. Sposata, madre di una bimba di quattro anni, si divide tra la famiglia, il lavoro di fotografa e la sua passione per la scrittura.

Come scrittrice ha esordito nel 2003 con il romance storico "Animi Fortitudo”, cui hanno fatto seguito nel 2004 il romanzo storico "La Fiamma della Speranza" e nel 2007 il giallo storico "L'Ottava Pergamena". Nel 2009 è la volta della commedia romantica “Al centro del dipinto”, pubblicata in una nuova edizione nel 2015. Del 2014 è il suo fantasy “La Leggenda di Ghelbes Tal” (trovate la nostra recensione qui). 

Inizierò questa mia recensione rilevando che, sì, questa volta sono stata invogliata alla lettura di questo romanzo dalla copertina. La prima volta che l’ho vista, ne sono rimasta affascinata. Credevo che la cover fosse la prerogativa di una trama intensa e coinvolgente, ma ho scoperto una storia leggera e piacevole. Unica pecca? La protagonista. All’inizio della lettura ho trovato Alex molto divertente, nel procedere del romanzo, tuttavia, il personaggio ha iniziato ad annoiarmi un poco.

La donna mi è parsa (soprattutto all’inizio) un clone di Bridget Jones, una donnina alla ricerca del principe azzurro che combina tanti guai e ha la capacità di ritrovarsi sempre nelle situazioni più assurde: vogliamo parlare di quando scivola sul vialetto di casa, o quando invece si ritrova completamente nuda al buio in casa sua? (Tra l’altro proprio poco prima di un incontro amoroso con l’uomo dei suoi sogni).

Immancabile, infatti, la figura dell’affascinante datore di lavoro Chris, nuovo direttore dell'agenzia pubblicitaria (vi ricorda qualcuno?), che ovviamente s’innamora di lei tra le tante impiegate del suo ufficio. La storia, poi, prenderà una piega un poco diversa, direi quasi “esoterica”. 

Lo stile dell’autrice è molto scorrevole, chiaro e semplice allo stesso tempo. Credo che sia d’obbligo riconoscerle la capacità di poter passare dall’umorismo all’emozione scaturita dalla rivelazione in Alex dia un’ingombrante eredità familiare, quella di custode di anime, che irrimediabilmente plasmerà il suo destino.

Mi sono molto piaciuti i genitori di Alex, il fatto che siano così distanti caratterialmente tra loro e nonostante ciò molto legati da un amore profondo (Vogliamo parlare del loro primo incontro: il carabiniere che arresta la manifestante?). 

Non ho amato per nulla, invece, il personaggio chiamato “ Lady Oscar”. Scusate, ma credo sia stato “letteralmente ucciso” uno dei cartoon pilastro della nostra infanzia: non si poteva chiamare in altro modo? L’ho trovata proprio una brutta scelta (digressione totalmente personale)!

La novità di questo romanzo sta nell’inversione di genere che si ha da un certo punto in poi, ossia quando si passa al lato paranormale. Qui l’autrice ha dato il meglio di sé, compiendo, di fatto, un lavoro davvero buono.

Consigliato a chi crede nella presenza costante degli angeli nella vita di ognuno di noi. 

«Io non voglio rinunciare» dissi d’impulso. «Se rinuncio, significa che non potrò comunque fare nulla. E io invece, voglio che resti con me.»

Ci sostenemmo a vicenda, così con la stretta decisa delle nostre mani. Sentii una calma profonda, dolce, meravigliosa provenire da David, una sorta di pace, di tenera comprensione che si intrufolò dentro il mio petto e mi consolò.

«Sarai una buona custode di anime, tesoro.»

«Il problema è che non voglio esserlo. Voglio essere una come te. Una ribelle, che spezza il destino.»

David spalancò gli occhi e tacque. La sua stretta si fece ancora più salda, quasi a suggellare le mie parole, come se le avessi appena fatto un giuramento. Qualcosa di assoluto, che non poteva essere cancellato.

Ebbi l’impressione di aver fatto una scelta. Proprio come l’angelo che avevo di fronte. Ed ebbi la netta sensazione che fosse per sempre.