Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner
Press
Serie: Andare a segno
Pagine: 232
Prezzo: $ 6,99 (Ebook)
Uscita: 27 Marzo 2018
Traduttore: Claudia Nogara
Sinossi:
Il
futuro di Lane Courtnall appare luminoso: a soli vent’anni è stato scelto dai
Sea Storm di Jacksonville, una squadra di un campionato minore affiliato alla
NHL, la lega nazionale di hockey su ghiaccio. Essere gay e praticare uno sport
dove si scambiano certi insulti lo mette un po’ a disagio. Inoltre, dopo che ha
fatto dei commenti senza riflettere, ha finito per alienarsi le simpatie dei
compagni di squadra. Durante una partita contro i rivali per eccellenza, decide
di dimostrare a tutti il suo valore e getta i guanti a terra per sfidare Jared
Shore, enforcer dei Savannah Renegades. È uno strano modo per cominciare una
relazione.
Jared
ha trascorso la maggior parte della carriera nelle leghe minori, è bisessuale e
non gli importa che gli altri lo sappiano o meno, ma è determinato a evitare
una storia seria dopo che l’ultima lo ha lasciato a pezzi. Gli basta una notte
con il novellino Lane Courtnall per avere dei ripensamenti. Lane gli rammenta
il motivo per cui ama il suo sport e gli fa capire che vale la pena rischiare
per amore. Jared spera invece di mostrare a Lane come sentirsi a suo agio nella
propria pelle, sul ghiaccio e fuori. Ma si trovano in momenti diversi delle
loro carriere, ed entrambi dovranno decidere a cosa tengono di più.
Questo libro mi ha lasciato sentimenti contrastanti. Avevo tante aspettative e purtroppo non tutte sono state soddisfatte.
Adoro i libri che trattano di sport, e di fatti
questa parte non mi ha delusa. Lane è un giovane giocatore di hockey sul
ghiaccio che per farsi accettare dalla sua nuova squadra, durante una partita, sfida un giocatore avversario, Jared
Shore, conosciuto proprio per la sua predisposizione alle zuffe.
Jared Shore, invece, è ormai un giocatore veterano
che però ha perso la passione per questo sport.
Quando i due, dopo la zuffa, si incontrano in un
bar, Jared non può ignorare l’attrazione che prova per questo ragazzo un po’
strambo, con difficoltà a socializzare, non ancora dichiarato, che dice tutto
ciò che gli passa per la testa e che spesso perde da solo il filo del discorso.
Ma l’amore è strano e, nonostante si sia
promesso di non avere mai più una relazione a causa di un tradimento che lo ha
distrutto, Jared non può ignorare i sentimenti che prova per Lane, un ragazzo dolce,
sensibile e ingenuo, dall’animo buono. I sentimenti sono ricambiati,
ovviamente, perché Jared è bello, sexy, divertente, vissuto e basta una chiacchierata in un bar per far scoccare la
scintilla.
Ciò che non mi ha molto convinto è proprio la
velocità e la facilità con cui inizia e si sviluppa la loro relazione. Avrei
preferito più introspezione e descrizioni, soprattutto da parte di Lane che,
ammetto, ho fatto fatica a farmi piacere. È simpatico, carino, e a volte i suoi
discorsi poco sensati mi hanno anche fatto sorride, ma poi a un certo punto
diventa eccessivo.
Jared, invece, mi è piaciuto molto e capisco
anche perché si sia innamorato di questo ragazzo di dieci anni più giovane di
lui. Lane è sì un po’ svampito ma è pieno di vita e di talento, e riesce a far
ricordare a Jared perché ha scelto di giocare a hockey, perché ama così tanto
questo sport. Riesce a fargli vedere il mondo con occhi diversi, a credere di
nuovo in se stesso, e a farlo tornare a vivere.
“‹‹Non eri nella mia squadra, e non eri il mio
capitano, ma mi hai insegnato ad amare di nuovo questo sport. Mi hai mostrato
che andava bene credere di più in me stesso e anche che potevo fare molto di
più che menare le mani. Mi hai restituito qualcosa che non mi ero nemmeno
accorto di aver perso››”
Quando sono sul ghiaccio entrambi mettono da
parte i loro sentimenti e diventano rivali, fedeli alle loro maglie e alle loro
squadre, ma fuori vivono la loro storia d’amore, affrontando ciascuno
le proprie paure e i propri problemi familiari, uno accanto all’altro,
sorreggendosi a vicenda.
E se Lane aiuta Jared a riscoprire se stesso,
quest’ultimo aiuta Lane con la sua difficoltà a dichiararsi, ad ammettere con i
suoi genitori di avere un ragazzo, a integrarsi con la sua squadra. Anche
grazie a Zoe e ai suoi compagni di squadra, Lane riesce finalmente a
socializzare, ad avere degli amici e, di conseguenza, a sentirsi meno solo.
Personalmente, ho trovato la storia un po’
lenta, con scene futili che l’autrice avrebbe potuto evitare a favore di
maggior introspezione di entrambi i personaggi, e spesso mi sono persa tra i
dialoghi. Va bene, Lane è parecchio svampito e passa da un discorso a un altro
senza problemi, è la caratterizzazione del suo personaggio, ma è un po’
troppo e in alcuni casi e, anche a causa dello stile poco scorrevole, mi è
sembrato un po’ forzato.
La fine, invece, mi è piaciuta molto e mi ha lasciato
una sensazione di calore nel petto. Entrambi i protagonisti devono dividersi
tra la loro storia d’amore e lo sport che tanto li appassiona, ma riescono a
trovare un proprio equilibro e Jared in particolare deve, a un certo punto
della sua vita, scegliere tra la sua carriera e il ragazzo che ama. Credo che
non potesse esserci un finale migliore.
La storia è raccontata dal punto di vista di
entrambi, cosa che ho apprezzato perché aiuta a comprendere i personaggi, e si
sviluppa nel corso di un anno, cioè della stagione sportiva.
Leggerò comunque il secondo volume della serie,
incentrato su un compagno di squadra di Lane, che mi ha particolarmente
incuriosita. E se vi piacciono i libri che coniugano
sport e amore, non troppo intensi e con una storia d’amore semplice e veloce,
allora Senza difese è il romanzo che fa per voi.
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