Genere: M/M,
Contemporaneo
Editore: Quixote
Translations
Pagine: 242
Prezzo: €
3,99 (E book)
Uscita: 16
Marzo 2018
Traduttore: Elena
Turi
Sinossi:
Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono
tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…
Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in
Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due
anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente
soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette
di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il
proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo
di amici leali sui quali posso sempre contare.
Eppure…
Eppure, manca qualcosa. Una parte di me brama
l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra
parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio
conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui
ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile,
finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato
così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando
vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?
Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.
Dolcezza: tanta!
Romanticismo: molto!
Scene hot: quanto basta!
Dolore: tanto...
Ecco gli ingredienti perfetti per questo libro.
Anzi no, aspettate: stavo dimenticando i biscotti e i rotoli alla cannella.
Oddio, mi sembrava quasi di sentirne il profumo durante la lettura!
Per un'amante delle ricette come me, che adora
fare dolci e biscotti per ammazzare il tempo e rilassarsi, non poteva esserci
lettura più appropriata di questa.
Amir, il protagonista, è un giovane ex militare inglese
soprannominato Cookie dai suoi ex commilitoni. Il motivo? Durante tempi morti
delle missioni faceva biscotti per i suoi compagni, seguendo le ricette
imparate da bambino. Il suo amore per la cucina è nato allora e, al momento del
ritiro dall'esercito, causato dalla perdita di una gamba durante una missione,
ha deciso di investire tutto quello che aveva in una piccola pasticceria a
Cambridge.
Amir soffre ancora di incubi e della sindrome da
disturbo post traumatico; anche se sono passati due anni dal suo ritorno,
quando sente dei rumori improvvisi o vede il fuoco può cadere in crisi
profonde. Non è l'unico che è tornato dall'Afganistan in queste condizioni,
così tutte le sere, dopo aver chiuso il negozio, impacchetta i biscotti
invenduti e si reca in un centro che assiste i veterani. Questi ex soldati sono
l'unica famiglia che gli è rimasta e che l'ha accettato senza fare una piega
quando ha fatto coming out con loro:
“Quelle
persone erano state tutte in guerra, avevano visto cose orribili e potevano uccidere
un uomo a mani nude; eppure la gioia infantile nel loro sguardo quando urlavano
il mio soprannome, Cookie, dall’altro
lato della stanza, e si mettevano a litigare per l’ultima girella alla
cannella, mi riempiva il cuore di così tanto affetto da far male.”
Amir è solo da parecchio tempo ormai
e non crede di avere più nulla da offrire a un ipotetico amante. Essere rimasto
senza una gamba ha minato la sua sicurezza; avere il corpo ricoperto di
cicatrici da ustione l'ha praticamente devastato. Forse, però, l'incontro casuale
avvenuto nel suo negozio con un dolcissimo e bellissimo ragazzo, sembra aver
smosso qualcosa in lui:
“Non
ero più stato nel letto di nessuno da quando avevo rotto con Shane. Avevo
bisogno di tempo per abituarmi all’idea che quell’uomo, quell’uomo perfetto e
splendido, avrebbe visto me e tutte le mie cicatrici. Avevo fiducia in Jay, in
qualche modo sapevo che non sarebbe rimasto disgustato dalla vista del mio
corpo nudo. Ma io non ero
pronto.”
Con la sua dolcezza e fragilità,
ebbene sì perché anche il bellissimo Jay ha avuto i suoi problemi con gli
uomini che hanno ferito il suo cuore, Jay riesce a fare breccia nel cuore di
Amir. In Amir nasce un profondo istinto di protezione verso Jay; il soldato che
ha difeso la patria è tornato, molto più forte di prima:
“Nel
mio petto, il mio cuore mancò un battito, si gonfiò ed esplose, facendomi
sentire a disagio nella mia stessa pelle. In quel momento, capii che mi ero
innamorato di Jay, in fretta e profondamente, e non potevo più tornare indietro.
Mentre lo guardavo suonare, rivolsi una preghiera silenziosa all’universo,
sperando che avrebbe preso il mio cuore al volo, quando gli sarebbe caduto tra
le mani. L’emozione negli occhi azzurri e spalancati di Jay mi disse che stava
pregando per la stessa cosa...L’istinto di protezione che sentivo nei suoi
confronti si fece più forte e promisi a me stesso che non gli avrei mai fatto
del male. Volevo che rimanesse così com’era: innocente, fragile e
incredibilmente buono. Volevo che il suo mondo fosse sempre il più sicuro e
bello possibile, volevo fare in modo che l’oscurità non vi entrasse.”
Un libro che spazia dalla dolcezza al dolore in un battito di ciglia, in cui Jay è il balsamo che serviva ad Amir per guarire definitivamente. Amir sarà tornato anche con un pezzo di meno dalla guerra, ma ha saputo rialzarsi, ricostruirsi una vita, e forse senza quell'esplosione non avrebbe mai incontrato Jay:
“Quando
mi accarezzò la pelle della schiena, tracciando con delicatezza le mie
cicatrici, sentii una fitta al cuore e un dolore nell’anima.”
Dal punto di vista della narrazione
è sempre Amir che ci racconta la vicenda, cosa che mi ha permesso di sentire
sulla mia stessa pelle la ruvidezza delle sue cicatrici...
Davvero complimenti all'autrice per
aver scritto una storia sì semplice, ma toccante fin nel profondo. Non nascondo
che questo libro è il più bello di quelli della Kostova giunti finora da noi.
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