“...non mi
rendevo conto
che il
guinzaglio ha due capi,
e chi lo
tiene in mano non è meno prigioniero
di chi lo
porta al collo.”
Genere: Erotico
Prezzo cartaceo: 14.00 €
Prezzo ebook: 4.99 €
Pagine: 334
Data pubbicazione: 6 marzo
Sinossi: Sara e Ginko non potrebbero essere più diversi:
lei, figlia di ricchi borghesi, giovane, carina, educata, con un futuro
assicurato, lui di professione tatuatore, musicista heavy metal, figlio di
nessuno, indipendente e dal forte carattere. Niente li accomuna, niente li
lega.
Eppure dal loro incontro fortuito nasce
improvvisa e fortissima un’attrazione irresistibile, perché Sara è una slave,
una sottomessa, e Ginko un master, il dominatore che prenderà subito in mano le
redini della sua vita e darà loro il deciso strattone che Sara attende da
sempre.
Per lui la brava bambina di papà rivolterà
completamente la sua esistenza, seguendo i propri impulsi e la propria vera
natura, legata a un guinzaglio invisibile, fatto d’amore e di erotismo
travolgente, che la porteranno a esplorare territori sempre più lontani, sempre
più pericolosi, fino a conoscere i propri limiti, quelli oltre i quali il suo
guinzaglio non può tendersi. Perché un guinzaglio ha due estremità, e chi lo
tiene in pugno non è meno prigioniero di chi ne viene guidato.
Ginko non è meno succube della sua slave di
quanto lei lo sia di lui, in un rapporto di simbiosi nel quale ciascuno dei due
ha bisogno dell’altro, per realizzare la propria natura segreta e reale.
E, quando questo guinzaglio finirà per
spezzarsi, le conseguenze saranno imprevedibili, per entrambe le sue estremità.
L'autrice:
Scrittrice, sognatrice, riservata. Perché l'erotismo è arte, l'arte è piacere, e il mio piacere è scriverne.
L'autrice:
Scrittrice, sognatrice, riservata. Perché l'erotismo è arte, l'arte è piacere, e il mio piacere è scriverne.
RECENSIONE A CURA DI ANITA BLAKE:
Lei è ricca e bella, lui un artista, un
tatuatore che ama gli aghi. Cosa li accomuna? La passione per il dolore.
Ormai quasi trentenne, Sara è stanca
dei suoi amori allo zucchero filato e, quando incontra Ginko, la passione
esplode nella sua mente e nel suo corpo.

L’analisi psicologica che fa l’autrice
della sottomessa è accurata e profonda.
Nell’indole repressa di Sara non c’è un
passato di torture, di rovine psicologiche: c’è la voglia di uscire dagli
schemi imposti dalla società; è una scelta consapevole e totale, una resa a ciò
che si è davvero. Anche quando la paura ha il sopravvento e la fine sembra
essere vicina, Sara trova la forza dentro di sé di capire cosa vuole e perché.
La scelta, a quel punto, non può che essere una e una soltanto: l’amore.
La nostra protagonista è costruita in
maniera perfetta, nulla sfugge alla penna di Aurora D’Evals che sembra quasi
raccontare se stessa per bocca di Sara.
L’erotismo che permea il libro è come
una nebbiolina sottile, sempre presente ma non opprimente. Qualsiasi scena di
sesso, che sia “vanilla” o “BDSM”, è scritta in maniera magistrale.
L’unica forzatura che il lettore può
farsi è quella di immedesimarsi in Sara.

La D’Evals è chiarissima su questo
punto: il potere del Master è tutto per il suo Slave. Deve essere lui a capire
i limiti e non scendere mai nel masochismo puro. La fiducia deve essere totale
e nessuna punizione può essere inflitta se si usa la saveword.
Ginko è un uomo equilibrato, non un
maniaco sessuale né un malato. Ama avere il potere e sa come usarlo. Dimostra
esperienza, buon senso e un amore incondizionato verso quella che diventerà la
sua compagna.
Scandagliare a fondo una tematica
simile richiede uno stile delicato, pulito e senza forzature. Qualche frase
buttata qua e là ad hoc fa capire che
il romanzo è un ricordo di Sara, una Sara matura e consapevole di se stessa.
Il disastro, quando avviene, è
raccontato con una studiata mancanza di dettagli pratici, si concentra, come in
tutto il romanzo, sull’aspetto mentale della separazione. In lui come in lei.

Prima di leggere questo libro mi sono
documentata e ammetto di aver letto anche io le “Cinquanta sfumature” della
James, ma non ci si può permettere di paragonare i due romanzi. A differenza
della James, la D’Evals sa cos’è il BDSM e non lo rende una caricatura a
beneficio della trama.
L’interesse per il dolore, infatti, non
è sempre dovuto a un trauma, si tratta semplicemente di gusti e inclinazioni.
Consiglio di leggere “Il Marchio” sia a
chi ama le storie forti che a chi ama le storie d’amore.
Ho amato questo libro, l'ho letto in una sera sola, facendo le tre del mattino, e lo continuo a rileggere con la stessa passione!!
RispondiEliminaMi sono complimentata personalmente con l'autrice, merita davvero tantissima attenzione! Non è affatto una storia scontata, e Ginko ti entra sotto pelle... Proprio come un tatuaggio. =)
questa recensione mi ha molto colpita. Lo devo leggere assolutamente!
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