Genere: M/M
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 194
Formato: digitale
Data di pubblicazione: 8 aprile 2014
Sinossi:
Kyle Miller è davvero
speciale. Anche se nato da genitori conservatori e cresciuto in una
piccola città dell’Oklahoma, capisce sin da giovane che deve scappare
dall’America rurale. Ora vive a New York, lavora come dottore al pronto
soccorso e ripaga il suo debito studentesco. Non è mai stato su un
aeroplano e non ha mai visto un film, ma sa abbastanza del mondo da
riconoscere l’attrazione quando lo colpisce in fronte. Non che sappia
come sia riuscito a sbattere la testa contro Joseph, che è un bel po’
più basso di lui.
Joseph è l’opposto di Kyle in tante cose: benestante tanto quanto Kyle è povero e sicuro di sé tanto quanto Kyle è insicuro. È anche determinato a mostrare a Kyle che ragazzo fantastico sia e a portare la fiducia che mostra in pronto soccorso nella sua vita di tutti i giorni. Ma gli orari di lavoro frenetici di Kyle e la sua inesperienza nelle relazioni non rendono la loro storia d’amore semplice.
Joseph è l’opposto di Kyle in tante cose: benestante tanto quanto Kyle è povero e sicuro di sé tanto quanto Kyle è insicuro. È anche determinato a mostrare a Kyle che ragazzo fantastico sia e a portare la fiducia che mostra in pronto soccorso nella sua vita di tutti i giorni. Ma gli orari di lavoro frenetici di Kyle e la sua inesperienza nelle relazioni non rendono la loro storia d’amore semplice.
Scheda sul forum!
Come si può intitolare un libro così?, hanno chiesto in molte gridando allo scandalo.
La risposta è semplice: apritelo e scopritelo!
RECENSIONE A CURA DI ANGELA D'ANGELO
Michael Murphy è uno scrittore
dannatamente simpatico, un uomo brillante e ironico. Mi piacerebbe dire che lo
conosco personalmente, che il sabato sera usciamo insieme per una birra, ma in
quel caso dovrei far finta di avere una vita ancora più ricca di risate di
quanto in realtà lo sia.
Il sabato notte all’insegna
della gara alla risata più fragorosa, però, Murphy me l’ha regalato lo stesso
con il suo romanzo “Scoiattoli piccoli possono
scalare alberi alti”. Come si può intitolare un libro così?, hanno chiesto in molte gridando allo scandalo.
La risposta è semplice: apritelo e scopritelo!
Non c’è bisogno di attendere l’ultima pagina
affinché sia svelato l’arcano, la nota dell’autore ci fa iniziare il primo
capitolo con già le lacrime agli occhi, e non sono lacrime di commozione!
Ma se i nostri occhi offuscati ci impediscono di
leggere per bene le righe del capitolo introduttivo, i nostri addominali sotto
sforzo e il diaframma che sventola bandiera bianca ci rendono quasi impossibile
procedere con il secondo senza prenderci una pausa per respirare. Una pausa in
cui genitori e fratelli potrebbero guardarvi male e dire “Che ridi a fare?”
(Giuro che detto in napoletano da mia madre fa sganasciare).
Ecco cosa ci propone questo scrittore, un leggero
romanzo in cui non è la storia ad essere impressionante ma il protagonista,
Joe.
Kayle, la sequoia, è solo il mezzo attraverso il
quale la follia dello scoiattolo rabbioso viene a galla. Non vi ho fatto capire
niente, eh?
Joe è un uomo nella norma con una mente perversa e
la brutta abitudine di conversare con se stesso su argomenti a luci rosse ogni
qual volta vede un uomo – facile comprendere quali siano i due cervelli che
intavolano queste interessanti disquisizioni.
Kayle è un dio in terra nato nella parte sbagliata
d’America, in cui il credo vigente sponsorizza la mortificazione della carne e
dei propri talenti. Per quanto meraviglioso, ha una così scarsa considerazione
di se stesso da non rendersi conto di quanto sul mercato degli scapoli di New
York è quotato un Adone che ha anche un cervello (è un medico laureato ad
Harvard, non so se mi spiego).
Mettete insieme il diavolo tentatore e l’angelo che
ha voglia di cadere dalle grazie del Signore e immaginatene gli sviluppi:
risate a iosa!
Il romanzo è godibile, leggero, spassoso ma anche
romantico. Tra le battute da sgualdrina di Joe e la buffissima ingenuità di
Kayle (quest’ultimo mi fa ridere come i bimbi di tre anni che ripetono le
parolacce), nasce una storia d’amore, anzi, la maiuscola ci sta: Amore.
Unica nota dolente? Dopo il brio della prima parte,
gli ultimi tre/quattro capitoli non aggiungono nulla alla storia, pur rimanendo
vivaci ed esuberanti.
Murphy si piazza sulle 4 stelline abbondanti e,
spero gli faccia piacere, guadagna la mia eterna gratitudine per avermi fatto
trascorrere virtualmente lo spassoso sabato sera che mi piacerebbe passare con lui
e il suo compagno all’insegna di azioni molto, molto cattive.
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