Traduttore: Chiara Messina
Genere: M/M
Editore: Triskell Edizioni
Collana: World/ Rainbow
Pagine: 134
Pagine: 134
Prezzo: € 3,99
Uscita: 6 aprile 2015
Sinossi:
Aaron
non ha la più pallida idea di cosa aspettarsi quando si presenta a un provino
per fare da modello a un noto – e notoriamente scorbutico – fotografo. Di
sicuro non immagina di finire a lavorare per Jake come assistente per cinque
frustranti, folli e frenetici anni.
Tutto
funziona a meraviglia, finché Jake non si rende conto che Aaron è diventato il
fulcro della sua esistenza, un’esistenza che rischia di sgretolarsi quando
Aaron decide di cominciare una relazione con un altro ragazzo. Nonostante il
suo cuore minacci di spezzarsi, Jake si renderà conto di dover lasciar andare
la sua musa, se davvero vuole una chance di riconquistare Aaron.
«Quello
lì. Voglio quello lì.»
Sono
queste le parole di Jake quando punta il dito verso Aaron dopo aver passato in
rassegna per dieci secondi la fila di giovani ragazzi aspiranti modelli. E già
da quel momento, Jake è consapevole che quel ragazzo gli sconvolgerà la vita,
perché Aaron si mostra immediatamente per quel che è: un casinista totale.
“Di
solito, la sua propensione ad agire d'impulso e di pancia finiva col metterlo
in una montagna di casini.”
È
proprio questo suo atteggiamento fuori di testa a impressionare e attrarre
Jake, il quale “dietro
quell'apparenza rude e parecchio irritabile, nascondeva una certa fragilità”.
“Aaron
era entrato come una folata di vento e aveva stravolto ogni cosa.”
Il
ruolo di assistente che Aaron andrà a ricoprire apparteneva precedentemente ad
Alyson, che è anche una cara amica del fotografo. Lei ha subito le idee chiare
riguardo i due:
«Siete
fatti l'uno per l'altro. Lui è uno stronzo emotivamente ritardato» disse con un
cenno del capo in direzione di Jake. «E tu sei chiaramente pazzo e ti diverti
ad avere a che fare con gente emotivamente ritardata. Funzionerà a meraviglia
tra voi.»
L'impatto
con la conversazione iniziale tra i due è piuttosto forte, ti lascia dapprima
con una sensazione di sorpresa e incredulità di fronte allo scambio di battute
ironiche ed esilaranti, senza freni. Ma poi ti accorgi che è proprio questo il
filo che li lega fin da subito.
Da
quel giorno al periodo in cui si ambienta la storia sono trascorsi cinque anni
durante i quali il loro rapporto è sempre rimasto solo a livello
lavoro/amicizia. Almeno apparentemente. In questi cinque anni, Aaron (chiamato
affettuosamente anche Pip) ha avuto delle storie più o meno brevi con altri
ragazzi, i cosidetti “Fidanzati”. Jake li ha conosciuti tutti e li ha odiati
tutti. Anche Jake (chiamato affettuosamente Moz) ha avuto qualche storia, o
“Scopata”, ma solo roba di una notte e via. Aaron non li ha mai conosciuti, ma
li ha odiati tutti. Questi cinque anni, Aaron li ha quasi interamente trascorsi
dietro al tornio regalatogli da Jake, a modellare la creta, e Jake a scattargli
foto quando l'altro era troppo preso dal suo lavoro per accorgersene. Era
impossibile per i due stare separati, soprattutto per Jake, il quale chiamava
Aaron al telefono quasi tutte le notti solo per sentirlo, per sapere che ci
fosse ancora.
“...spesso
si chiedeva se non avesse bisogno di quel conforto tanto quanto Jake, e se il
fatto che Jake lo chiamasse per accertarsi che fosse ancora lì lo rendesse in
qualche modo reale.”
Nessuno
dei due ha però il coraggio di ammettere di essere innamorato. Nessuno tenta il
primo passo per paura che quel che hanno si rovini, perché entrambi credono di
non essere corrisposti. Quando Aaron, esasperato da quella situazione, annuncia
la sua decisione di andare a vivere insieme al suo ultimo “Fidanzato”, a Jake
crolla addosso l'intero universo.
“Scattami
una foto” è una storia travolgente, esilarante, piena di ironia con i suoi
dialoghi spesso anche molto coloriti e, allo stesso tempo, è una storia di una
dolcezza unica. Una tenerezza che, per gran parte del romanzo, fa sospirare e
soffrire a causa della loro cocciutaggine, ma che alla fine ci riempie il cuore
con il loro amore.
Molto
buona e scorrevole la scrittura, il registro della Ellis non potrebbe essere
più appropriato per Aaron e Jake. Peccato però che il romanzo sia piuttosto
breve. Avrei preferito qualche approfondimento e descrizione in più. In alcune
scene, i protagonisti sembrano muoversi in ambienti sterili, fatti solo di
quattro pareti. Ma ciò è perdonabile dato che ci sono costantemente Aaron e
Jake a riempire le scene in modo prorompente.
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