Potrà l’amore trionfare
sulle menzogne e sui fantasmi del passato?
Genere: Romance storico
Editore: Mondadori
Pagine: 206
Prezzo: € 4,50
Prezzo ebook: € 2,99
Uscita: 7 Marzo 2015
Sinossi:
All’indomani della presa di Bari da
parte dei Normanni, nell’XI secolo, Elena, figlia del defunto catepano
bizantino Avartutele, viene catturata durante una rappresaglia e sta per
essere venduta come schiava al nuovo governatore. A ribaltare le sorti è
Gérard de Bailleul, mercenario normanno soprannominato il Lupo per la
ferocia con cui combatte, che rapisce Elena e la conduce al castello di
Otranto, di cui ora è signore. La bella fanciulla greca decide di non
rivelare la propria identità, ma le sue difese vacillano quando, dietro
la maschera del feroce guerriero, in Gérard scopre un uomo ferito dalla
vita, disposto a rimettersi di nuovo in gioco in nome dell’amore…
Ambientazione: Italia, 1071
La storia della nostra bella Italia è appassionante,
travolgente, ricca di spunti; è stata forgiata dalla miriade di popoli che l’hanno
abitata, amata e odiata, che l’hanno resa la culla della civiltà.
Non c’è lembo di terra, pezzo di pietra, o
rudere che non sia legato a una vicenda sensazionale, a una guerra ingaggiata
con violenza oppure alla nascita di una cultura nuova.
Anna Joy French nel suo libro “Cuore normanno”
individua un periodo fervente di cambiamenti nella città di Bari, funestata dalla
guerra tra i bizantini e i normanni, e fa rivivere attraverso gli occhi di un
uomo e una donna le difficoltà di una vita sconvolta dalla violenza, dalle
crudeltà inferte a vincitori e vinti, dall’odio che sgorga spontaneo quando
alimentato dalla fame e delle umiliazioni.
Elena e Gérard, due mondi distanti che si
incontrano, sono la dimostrazione che ci sono forze più determinate dell’orgoglio
e del disprezzo, esistono sentimenti che
permettono di vedere anche quando siamo ciechi.
L’autrice costringe due nemici per eccellenza a
una convivenza che si dimostra ancora più difficile perché improntata al
rispetto, all’attrazione e all’amore, che spaventano più dell’avversione.
Gérard, il lykos
filaimatos, è corrotto dalle brutture della battaglie, le sue mani come la
sua anima sono macchiate dal sangue, il passato lo tormenta attraverso le gelide
spire del pentimento. Un uomo come lui non può toccare la bellezza ed Elena è quanto
di più puro abbia visto nella sua vita.
La bella bizantina, però, è anche una donna
appassionata, di carattere, una creatura di carne e sangue con una testa che lo
affascina e un corpo che lo eccita. Non è un fantasma, effimero e intoccabile,
ma una donna che lo desidera anche quando crede di odiarlo.
I contrasti creati dall’autrice, che minano alla
realizzazione di un sentimento, rendono “Cuore normanno” un
romanzo che si legge con il cuore in gola. Il lettore spera, soffre e gioisce
con i protagonisti, che non devono solo conquistare la pace tra di loro, ma
devono anche perdonarsi le atrocità di una guerra decisa da altri e i cui strascichi
gravano sulle loro spalle.
Elena e Gérard sono dei bei personaggi, anche se
il Lupo conquista di più per i suoi tormenti e per una insospettata dolcezza
che lascia spiazzata la protagonista quanto il lettore.
La ricostruzione storica è accurata e la scelta
di far calcare il palcoscenico anche a personaggi veramente esistiti si rivela
azzeccata. Il libro, infatti, non assolve solo il ruolo di romanzo rosa, ma ci
insegna anche qualcosa di più sul nostro territorio.
Lo stile della French è buono, adeguato per un
libro di ambientazione medievale, scorrevole e immediato. Il susseguirsi delle
vicende ha un buon ritmo e la lettura non presenta momenti di stasi.
Anna ha firmato un ottimo esordio, che lascia
intuire delle potenzialità ancora inespresse.
Non si può che attendere una riconferma, che la
consacri da promessa del romance storico a vera e propria stella del panorama
rosa italiano. Io scommetto che non ci deluderà!
Farò il giro delle edicole, ogni tanto qualcuna tiene anche i libri dei mesi precedenti, altrimenti...vai con l'ebook! :D
RispondiEliminaCiao Angela, ti ringrazio molto per questa bella quanto inaspettata recensione. Mi hai fatto davvero una piacevole sorpresa.
RispondiEliminaPersonalmente non sono un'appassionata del genere romance, e la mia formazione da medievista mi rende alquanto diffidente verso i romanzi che si spacciano per storici ma che di storico non hanno niente, specie se si tratta di Medioevo. In questo caso abbiamo un'autrice che non solo riesce ad andare oltre i generi, ma che tratta la Storia come merita di essere trattata. Lo sforzo di ricostruire l'ambientazione dell'Italia meridionale della seconda metà dell'XI secolo è palese, nonostante qualche piccola ingenuità nell'evocazione della vita materiale.
RispondiEliminaLa storia coinvolge, la tensione erotica è resa in modo aggraziato e senza volgarità, l'introspezione psicologica crea personaggi tridimensionali e dinamici.
Incoraggio l'autrice a continuare perché ha tutti gli strumenti per farlo, e spero che il prossimo romanzo possa essere una grande storia di quelle che lasciano il segno.