Dal giallorosa al Romantic Suspense, Teresa Siciliano ci racconta la sua nuova passione per gli adrenalinici romanzi rosa con un pizzico di thriller!
In
passato non amavo i giallorosa: per esempio, adoravo Stephanie James e Amanda
Quick, ma detestavo i romanzi della Krentz, eppure si trattava sempre della
stessa scrittrice. Infine ignoravo addirittura l’espressione romantic suspense.
La cosa divertente è che i due volumi successivi della
serie mi piacquero molto (del resto, la Enoch è sempre stata nei romance
storici una delle mie autrici preferite). Ma le lettrici comuni non condivisero
questo mio improvviso innamoramento e perciò la serie si bloccò dopo il terzo
volume.

Ripensandoci, non arrivo a capire bene perché Antonio
Mariani mi abbia affascinata tanto: in fondo, come uomo, ha un difetto per me
gravissimo: almeno nei primi anni di matrimonio tradisce ripetutamente sua
moglie Francesca, una donna meravigliosa, che pure ama molto. E su questo si
potrebbe costruire un intero manuale di psicanalisi. In realtà il poverino si
trova a trattare con due donne a dir poco eccezionali: la mamma Emma, ex
partigiana ed esattamente l’opposto della madre mediterranea tipica, e la
moglie Francesca, donna in carriera di successo, amorosa e intelligente, al
punto di dargli anche qualche aiuto nel suo lavoro. Insomma, da due donne così
un uomo deve anche fare attenzione a non essere schiacciato!
Pertanto questo aspetto non mi ha fermata e anzi mi ha
spinta lungo tutti gli attuali 14 volumi della serie (impresa eroica e per me
senza precedenti). Di Antonio mi piace lo stile investigativo e l’interesse
umano verso tutti (eccetto, in genere, ricchi, potenti e corrotti), ma
soprattutto verso i più poveri e diseredati. Insomma abbiamo le stesse idee
politiche.
Poi per me arrivò il fenomeno Roberts. Avevo sempre
amato i rosa di quest’autrice, ma confesso che le serie su giardini e spose non
mi entusiasmarono. Non so come approdai ai gialli: credo a seguito della mia
fame di romanzi, cui i Mondadori non bastavano, e ad una maxi offerta a prezzo
stracciato. Fu davvero una rivelazione e la scoperta di un mondo.

D’altra parte l’autrice instaura un inedito
e interessante parallelo fra i cattivi e l’eroe positivo del romanzo, con
qualche suggerimento per il sano sviluppo della personalità di un uomo. Accanto
a questo titolo non posso fare a meno di menzionare anche Luci d’inverno e Due vite in
gioco.

L’aspetto per i miei gusti più sgradito è che spesso
il protagonista, che dovrebbe essere l’eroe positivo, infrange la legalità e
non ha ritegno ad usare sistemi sbrigativi e violenti: su questo versante forse
il libro migliore è l’ultimo pubblicato della Stuart, grande inventrice di
terribili bad boys: Freddo come il
ghiaccio presenta un protagonista davvero discutibile, ma riuscendo a
renderlo umanamente credibile e narrativamente verosimile, senza inaccettabili
(per me) giustificazioni: anche quando gli agenti infiltrati hanno buone
intenzioni, a contatto con il male, non possono fare a meno di contaminarsi.

I primi sono forse più gialli che non RS, anche se in
essi è importante la storia d’amore fra Mike e Julia, che mi ha fatto spesso
soffrire, tanto che la lettura ne è stata rallentata. Confesso che non ho
ancora letto l’ultimo, Scacco matto:
anche perché mi ha lasciata un po’ sconcertata la conclusione-non-conclusa di Gambler (nel senso che, come ho scoperto
inaspettatamente alla fine, l’individuazione dell’assassino avverrà solo
appunto nel volume Scacco matto). E
non ho ancora trovato la forza di superare la delusione. Come sapete, odio i
romanzi a puntate.


Come avrete capito non sono un’esperta in questo tipo
di narrativa, anzi sono proprio alle prime armi: però ho l’impressione che
prossimamente le case editrici di romantic
suspense ce ne forniranno in abbondanza. E, per quanto mi riguarda, come mi
è successo con l’erotico, io farò la solita cernita, scartando i prodotti più
crudi e forti.
Interessante carrellata davvero :) Grazie Teresa per avere puntato i riflettori su questo genere e per il modo in cui hai parlato anche di me.
RispondiEliminaD'accordissimo sulla Roberts, una maestra, il mio preferito finora è Luci d'inverno - ho un debole per l'Alaska. La Stuart su di me ha effetti alterni, non tutti mi piacciono. Mi fermo qui prima di fare altri nomi, altrimenti mi dilungherei troppo.
Buona giornata e buone letture a tutti!
Grazie Teresa per avermi citata! :D
RispondiEliminaE' vero credo che sono arrivata alla pubblicazione e al genere un po' come un missile aria-terra, con una storia complicata con protagonisti ancora più complessi ma... attenzione è quasi uno spoiler... aspetta l'episodio finale (a brevissimo) e poi ne riparliamo meglio! :D :D :D :D
e cosi hanno bloccato davvero la pubblicazione del seguito di amore a rischio..............
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