Per la prima volta insieme, due autrici di grande successo e dal
talento narrativo geniale e dark. il fuoco vuole ardere, l'acqua vuole
scorrere, l'aria vuol levarsi, la terra vuole avvincere, il caos vuol divorare.
Traduttore: Beatrice
Masini
Genere: Fantasy YA
Editore: Mondadori
Pagine: 324
Prezzo: € 17,00
Uscita: 30 Ottobre 2014
Sinossi:
Quando
raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il
Nemico l'ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì
rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum,
seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair
lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah
prima di morire lo fanno inorridire… Dodici anni dopo, quando Call viene
ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di
talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al
figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della
scuola, lo ha ammesso all'Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può
sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di
Call incombe fin dalla nascita l'artiglio del Nemico.
La serie “Magisterium” è al momento così composta:
1 – L'ANNO
DI FERRO (The Iron Trial)
2 – The
Copper Gauntlet
3 – The
Cosmos Blade
4 – The
Golden Boy
5 – The Enemy of Death
Le autrici
Holly
Black è
tra gli autori bestseller del New York Times, ha esordito nel 2002 e da allora
ha pubblicato numerosi romanzi.
È
autrice, insieme a Tony DiTerlizzi, della saga Le cronache di Spiderwick, da cui è anche stato tratto un film.
Vive in Massachusetts con il marito Theo, in una casa con una biblioteca
segreta.
Cassandra
Clare è
nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con
la famiglia, trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato
come giornalista tra Los Angeles e New York, si è fermata a Brooklyn, dove, per
non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive nei bar e nei ristoranti.
Per Mondadori ha pubblicato la saga "Shadowhunters", il prequel
"Shadowhunters - Le origini" e "Shadowhunters - Il Codice".
Prima di incominciare vorrei aprire una piccola
parentesi, probabilmente qualcuno si irriterà, ma io mi irriterei il doppio a
non parlarne.
Ho sentito e letto di gente che diceva che
questo libro è un plagio bello e buono di Harry Potter. (Potterhead, abbiate
pietà…non c’è l’ho né con voi fan sfegatati né con i semplici lettori della
saga, solo con chi si lamenta inutilmente.) Ora, voi lo sapete che state
accusando delle persone di aver rubato le idee di qualcun altro, vero? Perché a
me pare che questa parola sia stata usata con un po’ troppa leggerezza, detto
onestamente. Le parole bisogna usarle con cognizione di causa, per cui mi son
sentita in dovere di oppormi a tutte queste dicerie.
Plagio sarebbe se una persona decidesse di
pubblicare Penny Rotter e la pietra d’oro dove si racconta di questa ragazza
che ha perso la famiglia per colpa di Shhh e solo lei può fermare il suo
malvagio ritorno andando in una scuola di magia. Giusto per intenderci eh.
Per parlare di plagio si deve avere qualcosa in
più di qualche elemento circostanziale, soprattutto perché molti autori
potrebbero accusarne altri di aver copiato qualcosa dai loro libri.
Ma andiamo con ordine:
· il
protagonista, Callum, deve andare ad una scuola di magia (eh si, la Rowling ha
comprato i diritti sulla magia quindi nessun altro può scriverne, pena l’accusa
di plagio;)
·
suddetto
protagonista diventa amicone con altri due maghi, un maschio e una femmina
(fossero stati tutti maschi o tutte femmine ci sarebbe stato il finimondo
comunque;)
·
suddetta
scuola di magia ha un dormitorio e una mensa (a me sembra la descrizione di una
qualsivoglia scuola, ma probabilmente c’è qualche legge che ne impedisce
l’inserimento in altri libri;)
·
c’è
un antagonista (davvero? Ommioddio, di questi tempi se ne vedono così pochi per
cui ora che ne è spuntato uno nuovo lo si indica senza troppe remore;)
·
professori
poco… gentili (non so in che scuola voi siate andati, ma tutti i miei prof si
può dire siano stati così;)
·
un
oscuuuuuro segreto (direi che potrebbe essere un mix dei commenti precedenti.)
Insomma, guardate quante somiglianze! Cioè, come
si fa a leggere questo libro dove si parla di una scuola di magia dove il
protagonista di turno fa amicizia dopo anni in cui è stato trattato male dai
coetanei e deve sopportare professori estenuanti? È assolutamente
inconcepibile!
MA. ANCHE. NO.
Perché notare tutte queste somiglianze al posto
delle differenze? Perché rovinarsi una buona lettura cercando paragoni insulsi?
Per di più accusando le autrici di plagio con leggerezza?
Non sarà né il primo né l’ultimo libro in cui si
parla di scuole, magia, professori e tutto il resto, quindi evitiamo di puntare
il dito ingiustamente.
Veramente, a leggere certi commenti mi è venuto
un nervoso che non potete capire. Che poi sono le stesse persone che leggono
una caterva di 50 sfumature e simili (signore, la James ha iniziato a scrivere
quella storia come fan fiction di Twilight, sapevatelo.)
Comunque, iniziamo questa povera recensione dove
non spoilererò un accidente di niente perché voglio che lo compriate e che non
vi fermiate alle apparenze.
Callum è un ragazzo di dodici anni che deve
frequentare, inizialmente controvoglia, la scuola di magia. Non ha mai avuto
amici ed è zoppo, per cui veniva preso spesso di mira dai soliti bulletti.
Condividerà le sue avventure/disavventure con i suoi amici Aaron e Tamara e poi
non posso dire altro perché andrei contro il volere delle scrittrici.
A fine libro hanno sapientemente messo una nota
in cui spiegano perché hanno fatto tutto questo, perchè loro per prime sapevano
che molti lettori avrebbero notato le somiglianze con HP, ma VOLEVANO che si
notassero.
Ragazze, NON FATEVI INGANNARE DALLE APPARENZE,
perché una cosa che può essere banale può diventare l’esatto opposto.
Credetemi, tutte le supposizioni che avevo in testa erano sbagliate. E ne avevo
un bel po’.
Comunque, queste due scrittrici mi piacevano
separate e unite ancor di più, il libro va via scorrevole (iniziato a leggere
alle 22 e finito alle 3 del mattino ç.ç) e niente… dategli
una possibilità.
premesso che non ho letto HP, scusatemi ma adesso aspetto i miei bimbi per farlo, dopo questa recensione sono ancora più convinta a leggere questo libro, che già mi ispirava
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