Genere: Young adult
Editore: Newton Compton Editori
Collana: narrativa n. 1266
Pagine: 256
Pagine: 256
Prezzo: € 4,99 (ebook)
Uscita: 1 giugno 2016
Sinossi:
Oakley
Farrell è chiusa nel silenzio da undici anni. All’età di cinque ha smesso di
parlare, e nessuno sa perché, anche se l'ipotesi più probabile è che abbia
subito un trauma, dato che dal punto di vista fisico non sembra avere niente
che non vada. Nonostante gli sforzi della sua famiglia per risolvere il
problema, da allora Oakley comunica solo con piccoli gesti e se ne sta
rinchiusa in un mondo tutto suo. A scuola viene esclusa e presa in giro dagli
altri ragazzi. Ha un solo amico, Cole Benson, che la conosce fin da quando
erano entrambi molto piccoli e le è rimasto sempre accanto, perché per lui
Oakley è perfetta così com’è. Nel corso degli anni hanno costruito una loro
personale versione dell’amicizia. Ma funzionerà ancora quando inizieranno ad
avvicinarsi sempre di più?
E
quando Oakley sarà costretta ad affrontare una persona che arriva dal suo
passato, riuscirà ancora a mantenere il suo segreto?
L’autore:
Natasha Preston vive in un paesino inglese con il
marito Joe e il figlio Ashton. Ha iniziato a scrivere su Wattpad nel 2010. Nel
2012 ha autopubblicato Silence con grande successo e non ha più smesso di
scrivere. Per saperne di più: natashapreston.com
Mie
care Insaziabili,
dopo
un periodo di letture non molto entusiasmanti, ho deciso di iniziare questo YA
la cui trama mi aveva attratta. Una storia sofferta, corredata da un amore
adolescenziale che avrebbe sicuramente allietato le mie giornate.
Purtroppo
la fortuna non è dalla mia parte. Cercando un'evasione dalle ultime letture, mi
sono buttata su un genere che, solitamente, non mi delude ma, Silence di Natasha Preston, non mi ha
conquistata come avrebbe dovuto.
La
storia di per sé è davvero bella, coinvolgente e sofferta, ma la struttura non
regge bene, soprattutto sul finale. Non parlo del fatto che la storia si
conclude con un portone immenso aperto sul domani, essendoci un seguito, non me
ne stupisco, ma la velocità dello svolgersi delle ultime scene, rispetto a
tutta la narrazione ha inciso in modo sostanziale sul giudizio finale.
Oakley
è una ragazzina di quindici anni che non parla da quando ne aveva cinque.
Sebbene la storia sia narrata a POV alterni, di lei leggeremo solo i pensieri,
ma capiremo fin da subito che il blocco della parola è stato causato da un
forte trauma infantile.
Vive
con mamma, papà ed un fratello maggiore in una casa confinante con quella del
suo migliore amico Cole.
Cole
e Oakley si conoscono da quando sono nati perché l'amicizia tra le relative madri
è di vecchia data. è l'unico,
assieme al fratello Jasper, ad accettare il suo mutismo come parte integrante
del suo essere. Entrambi non la forzano e non la trattano mai in modo diverso
rispetto a “prima”.
Sarah,
la madre invece, è l'unica che vorrebbe “curare” sua figlia per scoprire il
motivo che l'ha indotta a tacere e riuscire a farla parlare nuovamente.
Il
padre è una figura ambigua, ma non vi allarmate. Scoprirete cosa si cela dietro
ad un affetto per nulla cristallino e no, non fate congetture perché la cosa è
peggio di quello che potete aver pensato e che io stessa avevo presupposto.
Cole
ama Oakley e quest'ultima prova qualcosa per questo ragazzo fantastico che la
capisce come nessun altro, che la sostiene, che l'aiuta e la protegge.
Con
lui sente di poter vivere, di poter essere ancora felice e di potersi
permettere la normalità. Quello che non crede è di essere degna di lui. Lei non
è più nulla. Non può parlare per non rovinare tutto, nemmeno un semplice SMS
potrà sfuggirle ed innescare il meccanismo di soccorso nel quale Cole
incapperebbe senza problemi.
Il
silenzio appare come l'unica salvezza per la felicità di tutti tranne che per
la sua. Lei attende solo il momento in cui potrà andarsene e forse dimenticare.
Tuttavia,
l'amore che sboccia tra i due “amici d'infanzia” è tenero, ma forte. Aiuterà
Oakley a trovare il coraggio per dire “BASTA”, portando Cole ad amarla ancora di più.
La
verità è lì a portata di mano, pronta a colpire e a distruggere, ma forse anche
pronta a far tornare la luce nel buio della vita della protagonista.
Emozionante
la dolcezza e l'altruismo di Oakley, struggente il sentimento che lega questi
due giovani fidanzatini e la forza della loro tenera unione.
Ho
trovato questo romanzo molto poco convincente, però, per come l'autrice ha
deciso di sviluppare la storia. Senza scendere in particolari di portata
psicologica, non capisco come sia stato possibile che una bambina di cinque
anni smettesse di parlare senza che nessuno psicoterapeuta fosse riuscito a
comprenderne il motivo, a coglierne le sfumature, a sottintendere “quello” che
io avevo già sospettato. Non parliamo di mutismo della durata di un anno, ma di
unici anni consecutivi. Da bambina è divenuta adolescente senza che nessuno sia
mai riuscito a capire o ad intuire il motivo del suo problema. La cosa che
comunque mi ha lasciata basita è la velocità con cui si scopre il “fattaccio” e
come si decida in fretta la possibile soluzione, senza ovviamente l'aiuto di un
terapeuta. Il tutto avviene nelle ultime venti pagine. Sebbene il finale sia
palesemente un “non finale”, quindi, avrei preferito che la scoperta della
causa del suo lunghissimo mutismo, venisse trattata in maniera più
approfondita.
Nell'insieme
il libro merita di essere letto, ma, a parer mio, non con troppe aspettative.
L'aspetto
che mi è maggiormente piaciuto riguarda la parte del linguaggio utilizzato.
Trattandosi di due adolescenti di quindici e diciassette anni, ho apprezzato la
semplicità intrinseca dei dialoghi e della parte narrante. Leggendo questo
romanzo, ti sembra di avere esattamente l'età dei due protagonisti.
Qualche
refuso e qualche difetto di traduzione hanno disturbato un po' la lettura, ma
senza renderla difficoltosa.
Uno
young adult che mostra con dolcezza l'amore alle prime armi tra due anime
affini!
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