Un messaggio raccapricciante.
Un killer che conosce troppi segreti.
Genere: Thriller
Editore: Salani
Pagine: 603
Prezzo: € 18,60 (cartaceo); € 9,99 (e-book)
Uscita: 9 giugno 2016
Sinossi:
Quando
un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza
rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di
una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è
meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro
persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne
responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di
questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le
indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui
sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a
Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre
indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e
non rimane molto tempo...
La
via del male è il terzo libro dell’acclamata serie che ha per
protagonisti Cormoran Strike e la giovane e determinata Robin
Ellacott. Un giallo ingegnoso, con colpi di scena inaspettati, ma
anche l’appassionante storia di un uomo e di una donna giunti a un
crocevia della loro vita personale e professionale.
Un
messaggio raccapricciante, un killer che conosce troppi segreti. Il
romanzo che consacra la serie tra i pilastri del thriller
internazionale.
La
via del male è il terzo libro della serie gialla dedicata a
Cormoran Strike, scritta da JK Rowling, famosa autrice di Harry
Potter, con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
La
vena dark e un po’ splatter che caratterizza tutto il romanzo viene
evidenziata già all’inizio della vicenda. In una mattina
apparentemente come tante altre, uno strano pacco viene consegnato
all’agenzia investigativa di Strike, indirizzato alla sua
assistente, la sexy nonché efficiente Robin Ellacot. La giovane
donna non si stupisce più di tanto. Poiché si sta avvicinando la
data del suo matrimonio è convinta che si tratti di una fornitura
per allestire la cerimonia, salvo poi rimanere sconvolta quando si
decide ad aprire il grosso plico: dentro è contenuta la gamba
mozzata di una donna.
Allertata
la polizia iniziano le indagini, sotto la direzione del collaborativo
detective Wardle . Gli inquirenti si indirizzano subito verso un
temibile criminale noto alle forze dell’ordine: “Digger”
Malley. Strike in passato, infatti, ha testimoniato contro il
gangster facendolo finire agli arresti.
Il
nostro Cormoran però non è soddisfatto della piega che hanno preso
le indagini ufficiali, che seguono solo la pista del gangster mafioso
tralasciando gli altri tre sospettati, tre individui ognuno dei quali
ha un motivo o un altro di risentimento nei confronti del detective.
Strike
pensa subito che il misfatto sia opera di Jeff Whittaker, musicista
drogato e suo crudele patrigno. Ad alimentare i suoi sospetti, oltre
al risentimento verso l’uomo maturato fin dall’infanzia, è il
biglietto ritrovato nel pacco insieme al suo macabro contenuto che
riporta le parole di una canzone, la stessa che la mamma del
detective aveva tatuate a livello dell’inguine. Anche la morte
della madre di Strike, ufficialmente per overdose, è probabilmente
dovuta a Whittaker, che non ha mai nascosto la sua ammirazione verso
la personificazione del male, Charles Manson.
Gli
altri sospettati sono Donald Laing, che fu accusato da Cormoran
quando faceva parte della polizia militare: l’uomo, infatti, aveva
percosso la moglie a sangue portandola in fin di vita, oltre ad altri
atti di stupro per i quali è sempre stato scagionato. Infine Noel
Brockbank, anche lui ex militare nonché pedofilo incallito, e pure
lui scagionato nonostante le accuse della sua figliastra. Strike
infatti teme che la gamba possa essere proprio della suddetta
ragazza, verso la quale si sente in colpa per non essere riuscito a
far condannare il patrigno.
Mentre
passava accanto a uno spettacolare viadotto sulla sua destra, pensava
agli psicopatici, a com’era possibile trovarne ovunque, non
soltanto in caseggiati fatiscenti, nei bassifondi e negli squat, ma
anche lì, in quel luogo di serena bellezza.
Insomma
un quadro niente male!
Se
poi aggiungiamo che per le strade di Londra si aggira un pericoloso
serial killer che sembra voler emulare le imprese di Jack Lo
Squartatore e che segue passo passo la determinata Robin, che a sua
volta è entrata in crisi col futuro marito, geloso del rapporto che
la ragazza ha con Strike, direi che non ci manca proprio niente.
Inutile dire che Srike e Robin inizieranno le loro personali indagini
mettendo a repentaglio la loro collaborazione, il futuro della stessa
agenzia. E soprattutto l’incolumità di Robin.
Il
piano non le si affacciò alla mente come la rivelazione di Strike
fuori dell’ospedale, con la forza inebriante di una fiamma. Crebbe
lentamente, oscuro e pericoloso, generato dall’insopportabile
passività forzata della settimana precedente e dalla fredda rabbia
per l’ostinato rifiuto di Strike. Strike, l’amico, era passato
nelle file avversarie. Era un ex pugile alto un metro e novanta. Non
avrebbe mai saputo cosa significasse sentirsi piccoli, deboli e
inermi. Non avrebbe mai capito come uno stupro potesse cambiare la
percezione che hai del tuo corpo, farti sentire una nullità, una
cosa, un pezzo di carne da fottere.
Che
dire di questo romanzo? Dopo aver letto una serie di thriller
abbastanza ‘blandi’ questo si è manifestato con la potenza di
una grossa scarica di adrenalina, mettendo in luce temi anche
delicati e difficili da affrontare come l’abuso fisico e
psicologico sui minori, la violenza sulle donne, lo stupro. Oltre a
queste delicatezze fa la sua comparsa un tema che ancora non avevo
riscontrato da altre parti ovvero l’acrotomofilia, l’attrazione
sessuale morbosa verso individui amputati (Cormoran stesso ha perso
una gamba durante una missione in Afganistan).
Ammetto
che non avevo ancora letto niente della Rowling, rimandando la
lettura del ‘maghetto’ sempre più avanti nella lista infinita
dei libri da leggere, e devo dire che si è rivelata all’altezza
degli scrittori di thriller più esperti e affermati. L’intreccio è
impeccabile e ogni filo piano piano andrà al suo posto, componendo
un quadro d’insieme perfetto e ben congegnato e il colpevole sarà
forse quello più scontato, anche se alla fine tutti a modo loro sono
dei colpevoli. La cosa che mi ha intrigato di più sono state le
caratteristiche dei personaggi e il loro ambiguo e particolarissimo
rapporto. Strike, così diverso dai protagonisti belloni e palestrati
a cui queste letture ci hanno abituate, ma ricco di un fascino e una
complessità caratteriale fuori dal comune. Robin, della quale
scopriamo ferite (forse mai completamente rimarginate) relative al
suo passato, che ce la fanno apprezzare ancora di più e ci fanno
capire le radici della sua dedizione al lavoro e del suo bisogno di
aiutare le persone più deboli e indifese.
Nei
sonnellini che riusciva a fare di giorno e di notte, tornava a
sentire le grosse braccia dell’aggressore che la stringevano e il
suo respiro nell’orecchio. A volte gli occhi che non aveva visto
diventavano quelli di chi l’aveva stuprata a diciannove anni.
Chiari, una pupilla fissa. Dietro il passamontagna nero e la maschera
da gorilla, le figure da incubo si fondevano, si trasformavano e
ingigantivano occupandole la mente giorno e notte.
Lo
consiglio sicuramente a chi ama il genere, a chi ama le storie
complesse, articolate, ma ben scritte sia dal punto di vista
dell’azione che della psicologia dei personaggi, e soprattutto non
teme la vista del sangue!
Mi interessa questa serie.
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